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EVELIN VARDANEGA<br />
NOMI DI LUOGO:<br />
INDICATORI DELL’ABBANDONO NELLE “TERRE ALTE”<br />
1. IL VALORE GEOGRAFICO DEL NOME DI LUOGO<br />
Lo stu<strong>di</strong>o dei nomi <strong>di</strong> luogo è crocevia <strong>di</strong> interessi multi<strong>di</strong>sciplinari;<br />
pur essendo una <strong>di</strong>sciplina strettamente linguistica, infatti, la toponomastica<br />
incontra le esperienze <strong>di</strong> ricerca dei geografi (in quanto ha per<br />
campo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o un oggetto geografico), <strong>degli</strong> storici (perché non può prescindere<br />
da un approccio <strong>di</strong>acronico), <strong>degli</strong> archeologi (quando riflette<br />
in<strong>di</strong>cazioni su antiche forme <strong>di</strong> territorializzazione) 1 . Quale fra le <strong>di</strong>verse<br />
<strong>di</strong>scipline sia quella più debitrice nei confronti delle altre è <strong>di</strong>fficile a<br />
<strong>di</strong>rsi, e comunque la scienza toponomastica trova forza solo se rimane<br />
feconda area <strong>di</strong> convergenza inter<strong>di</strong>sciplinare, se riesce ad attirare a sé e<br />
poi a <strong>di</strong>spensare ogni informazione utile alla ricostruzione della storia <strong>di</strong><br />
un nome, <strong>di</strong> un luogo e del gruppo umano che lo ha coniato.<br />
In questa sede ci si intende soffermare su pochi e concisi punti <strong>di</strong><br />
riflessione capaci <strong>di</strong> mettere in luce la valenza della copertura toponomastica<br />
come segno del rapporto <strong>di</strong>retto fra l’uomo e il territorio.<br />
1.1. Conoscenza del luogo<br />
Il toponimo ha la funzione nominale <strong>di</strong> specificare e <strong>di</strong>stinguere<br />
oggetti e fenomeni geografici al fine <strong>di</strong> attuare un sistema <strong>di</strong> riferimento<br />
spaziale che ne renda possibile l’identificazione; i singoli oggetti geografici<br />
farebbero parte altrimenti in<strong>di</strong>stintamente delle generiche categorie<br />
che interessano la geografia (le forme del terreno, gli elementi idrografici<br />
e orografici, le se<strong>di</strong> umane...) e ogni “valle” e ogni “cima” si confonderebbe<br />
nella varietà anonima <strong>di</strong> altre valli e altri monti.<br />
Quando un tratto <strong>di</strong> superficie terrestre è destinato ad arricchirsi della<br />
presenza <strong>di</strong> un toponimo, significa che un sistema <strong>di</strong> relazioni, più o meno<br />
complesso, si è già instaurato tra l’area geografica e il singolo o l’intera collettività.<br />
Il bisogno umano <strong>di</strong> denominare un luogo proviene da una previa<br />
conoscenza, frequentazione e talvolta utilizzazione <strong>di</strong> tale luogo. Lo confermano<br />
i vari significati dei nomi <strong>di</strong> luogo, spesso incentrati sul tipo <strong>di</strong> utilizzo<br />
del territorio e sulla sua organizzazione agricola, sulla presenza <strong>di</strong> una<br />
1<br />
Per questioni <strong>di</strong> carattere introduttivo alla <strong>di</strong>sciplina toponomastica nei suoi rapporti<br />
con gli altri campi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si confronti PELLEGRINI, 1981, pp. 17-39.<br />
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