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ALESSANDRO FONTANA<br />
L’ACQUA NELLE STRATEGIE INSEDIATIVE PREISTORICHE<br />
DELLA BASSA PIANURA FRIULANA<br />
1. INTRODUZIONE<br />
Le azioni umane hanno coperto una vasta gamma <strong>di</strong> attività anche nel<br />
passato, ma spesso solo quelle territorializzanti sono ancora testimoniate e,<br />
<strong>qui</strong>n<strong>di</strong>, la loro analisi può fornire utili in<strong>di</strong>zi per la ricostruzione delle altre.<br />
Infatti, i sistemi territoriali del passato possiedono una <strong>di</strong>screta inerzia che a<br />
volte permette la loro conservazione anche nei paesaggi moderni, frequentemente<br />
sotto forma <strong>di</strong> flebili tracce, talvolta come strutture ancora in uso quali<br />
strade o <strong>di</strong>visioni agrarie. Di conseguenza, il territorio, inteso quale prodotto<br />
dell’azione <strong>di</strong> una società in un determinato spazio, può essere considerato<br />
come una manifestazione in<strong>di</strong>retta delle strutture che regolano una comunità<br />
(RAFFESTIN, 1981). Quin<strong>di</strong>, l’accoppiamento tra l’analisi archeologica<br />
della cultura materiale e lo stu<strong>di</strong>o ecologico-territoriale del paesaggio può<br />
fornire utili strumenti per la ricostruzione del passato. Tale approccio è stato<br />
sviluppato soprattutto dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Location Analysis e Catchment Analysis<br />
(ad es.: HAGGET et al., 1977; HIGGS, VITA FINZI, 1972). In Italia queste ricerche<br />
sono state condotte particolarmente nella parte centrale della pianura<br />
padana (ad es.: AA.VV., 1997; BIAGI, 1990).<br />
Con la transizione tra Mesolitico e Neolitico (avvenuta in Italia<br />
Settentrionale circa 7500 anni fa), il passaggio da un’economia nomade<br />
ad una agricola e sedentaria legò fortemente i gruppi umani alle caratteristiche<br />
dell’area abitata. Oltre a motivazioni culturali, la collocazione <strong>di</strong> un<br />
sito può essere stata influenzata dall’insieme <strong>di</strong> numerosi parametri fisiografici<br />
tra cui un ruolo fondamentale venne svolto anche dalla posizione<br />
rispetto a fiumi e costa e dalla possibilità <strong>di</strong> approvvigionamento idrico.<br />
Durante le ultime fasi della Preistoria e le prime della Protostoria<br />
l’aumento della complessità socio-economica ha portato alla mo<strong>di</strong>ficazione<br />
del significato attribuito dalle comunità ad alcuni fattori ambientali.<br />
L’acqua, da bene necessario al sostentamento fisiologico e pericolo naturale,<br />
<strong>di</strong>venne anche veicolatore <strong>di</strong> prodotti e conoscenze, limite politico-culturale,<br />
fattore <strong>di</strong> strutturazione territoriale e risorsa da gestire. Di conseguenza,<br />
la percezione geografica dell’entità acqua passò da una <strong>di</strong>mensione<br />
locale a scale maggiori: da con<strong>di</strong>zionamenti idrici legati alla topografia<br />
del sito, a relazioni riguardanti intere regioni fisiografiche e culturali.<br />
In questo lavoro sono state considerate le relazioni intercorrenti tra<br />
l’ambiente e i primi villaggi del Neolitico antico e tra l’ambiente e i<br />
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