PDF Babel 010 - Parliamo di Videogiochi
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360 ps3 pc<br />
DEAD SPACE<br />
It’s a rescue mission, you’ll love it<br />
console 360 ps3 pc sviluppatore electronic arts produttore ea versione pal provenienza usa<br />
a cura <strong>di</strong> Tommaso “Gatsu” De Benetti<br />
REVIEW<br />
014<br />
N<br />
ello spazio, se urli abbastanza<br />
forte, qualcuno<br />
potrebbe pure<br />
sentirti. È questa una<br />
delle poche licenze poetiche che<br />
Dead Space si prende nel ricalcare<br />
pe<strong>di</strong>ssequamente qualsiasi<br />
stereotipo fantascientifico che vi<br />
possa venire in mente. Prendete<br />
Aliens Scontro Finale, aggiungeteci<br />
le idee <strong>di</strong> prequel e sequel,<br />
mischiatelo con elementi presi da<br />
Sunshine, Mission to Mars, 28<br />
giorni dopo, 2001: O<strong>di</strong>ssea nello<br />
Spazio, shackerate e con<strong>di</strong>te con<br />
un mood che ricorda vagamente<br />
Bioshock, senza <strong>di</strong>menticare<br />
come tocco finale un generico<br />
tema religioso scritto in <strong>di</strong>eci minuti.<br />
Assicuratevi però che perculi<br />
Scientology. A questo punto il vostro<br />
Dead Space è pronto, mettetelo<br />
nello spazio siderale e<br />
servitelo mortalmente freddo.<br />
Strana apertura per un gioco<br />
che ha collezionato voti eccellenti<br />
un po’ dappertutto. Ed è giusto<br />
<strong>di</strong>re che Dead Space è, in assoluto,<br />
un prodotto pregevole che<br />
merita <strong>di</strong> essere almeno provato.<br />
Inserito però nel contesto <strong>di</strong> Natale<br />
2008 - con una valanga <strong>di</strong> titoli<br />
<strong>di</strong> primo livello a saturare<br />
ogni possibile spazio vitale <strong>di</strong> un<br />
mercato che, complici tempi economicamente<br />
foschi, conterà alla<br />
fine della battaglia un numero <strong>di</strong><br />
feriti ben più alto del previsto -<br />
Dead Space non è quel trionfo lu<strong>di</strong>co<br />
che sembrerebbe a sentire le<br />
recensioni <strong>di</strong> bocca buona.<br />
Quando la scelta è troppo ampia,<br />
la soluzione è guardare il pelo<br />
nell’uovo, e in questo senso Dead<br />
Space è un uovo villoso.<br />
Prima <strong>di</strong> tutto il survival horror<br />
<strong>di</strong> Electronic Arts fallisce clamorosamente<br />
sotto il profilo emotivo:<br />
per tutto il tempo l’anonimo protagonista<br />
Isaac interagisce con<br />
una manciata <strong>di</strong> tristi personaggi<br />
<strong>di</strong> supporto, che hanno l’unica<br />
funzione <strong>di</strong> rappresentare dei <strong>di</strong>stributori<br />
umani <strong>di</strong> obiettivi. L’affiatato<br />
binomio giocatore-spalla<br />
composto, per esempio, da Gordon<br />
Freeman-Alyx in Half Life 2 è<br />
lontano anni luce dalle corde <strong>di</strong><br />
Dead Space. Un’improbabile sequenza<br />
<strong>di</strong> sfighe si trasforma in<br />
questo contesto in una gran<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni che continuano a far<br />
spostare il giocatore avanti e in<strong>di</strong>etro<br />
per l’enorme astronave infestata,<br />
spesso con il risultato <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sintegrare la sospensione <strong>di</strong> incredulità<br />
del giocatore: dopo il<br />
quinto tubo che perde da riparare,<br />
l’unica cosa che Isaac vorrebbe<br />
rispondere al suo superiore<br />
è: “Mavaccagare, aggiustatelo da<br />
solo!”. È ammirabile l’impegno<br />
che il gioco ripone nel farci <strong>di</strong>sinteressare<br />
totalmente della sorte<br />
del capitano Hammond e <strong>di</strong><br />
quella della sua sottoposta, che,<br />
è in<strong>di</strong>cativo, non mi ricordo nemmeno<br />
come si chiama. Picco assoluto<br />
della pochezza narrativa <strong>di</strong><br />
Dead Space è la storia d’amore<br />
fra Isaac e la moglie, sfortunata<br />
pendolare a bordo della Ishimura.<br />
La suddetta, che vorrebbe imporsi<br />
come nuova Maria <strong>di</strong> Silenthilliana<br />
memoria, si fa vedere<br />
talmente poco, e <strong>di</strong>ce cose talmente<br />
fuori contesto o da ‘film de<br />
paura’, che alla fine viene quasi<br />
da grattarsi la testa e chiedere ad<br />
alta voce: “Chi era quella?”.<br />
Non mancano delle belle sequenze:<br />
il vuoto è un’ambientazione<br />
innovativa per la quasi assenza<br />
<strong>di</strong> rumori, che confonde più<br />
<strong>di</strong> quanto sarebbe lecito aspettarsi,<br />
e in generale ci sono delle<br />
sezioni che includono elementi<br />
strutturali od organici che non<br />
esiterei a definire tecnicamente<br />
colossali. L’Ishimura è progettata<br />
con senno, e anche se la palette<br />
<strong>di</strong> colori metallici annoia presto,<br />
gli amanti <strong>di</strong> architetture e interni<br />
fantascientifici non possono non<br />
versare una lacrimuccia ripetendo<br />
sottovoce “Escono dalle fottute<br />
pareti“. Un grosso <strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o va<br />
però innalzato alle <strong>di</strong>fettose<br />
stanze a gravità zero: oltre a mo<strong>di</strong>ficare<br />
il gameplay molto poco, è<br />
irritante scoprire che ci si può<br />
proiettare sulla stessa superficie<br />
solo quando il gioco lo prevede.<br />
Non è raro trovarsi in situazioni<br />
dove è necessario scandagliare<br />
con accuratezza ogni possibile<br />
spot remoto per capire in quale<br />
punto Isaac abbia intenzione <strong>di</strong><br />
volare, visto il suo immotivato rifiuto<br />
a raggiungere agganci perfettamente<br />
legittimi.<br />
Se il gameplay <strong>di</strong> Dead Space<br />
sostanzialmente compila una<br />
Le situazioni più interessanti <strong>di</strong><br />
Dead Space sono rappresentate<br />
dai momenti in cui <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong><br />
nemici soverchiano da ogni<br />
dove lo sfortunato Isaac. Utilizzare<br />
l’arma giusta al momento<br />
giusto senza sprecare proiettili<br />
è assolutamente vitale per<br />
avere una qualche chance <strong>di</strong> sopravvivere