10.07.2015 Views

Scarica il fascicolo 1 in pdf - Istoreco

Scarica il fascicolo 1 in pdf - Istoreco

Scarica il fascicolo 1 in pdf - Istoreco

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

46che era <strong>in</strong> pectore segretario federale, per ottenerne <strong>il</strong> benestare, s'<strong>in</strong>tende senzamai accennare a me. E <strong>il</strong> benestare fu subito accordato. Mi assicurai la collaborazionedei tre uom<strong>in</strong>i sopranom<strong>in</strong>ati, che costituivano allora l'équipe reggianapiù qualificata nel settore culturale; e Fulloni scelse un certo Lodovico SUvani,che era giornalista e redattore capo del giornale Il solco fascista, per laresponsab<strong>il</strong>ità della rivista, restando <strong>in</strong>tesi che <strong>il</strong> nome del direttore non sarebbestato stampato, cosicché <strong>il</strong> pubblico avrebbe pensato al Fulloni, mentre <strong>in</strong> realtàero io, fra l'altro proprietario della testata e f<strong>in</strong>anziatore dell'impresa. Ed <strong>in</strong>questo senso col Fulloni ci scambiammo una lettera riservata, che conservo.Sostituito <strong>il</strong> Muzzar<strong>in</strong>i con <strong>il</strong> Fontan<strong>il</strong>i a1lla segreteria della federazionefascista (31 dicembre 1929), quando le cose sembravano ormai bene avviate,ci fu un'impennata di <strong>in</strong>transigenza: ,si pretendeva cioé che <strong>il</strong> nome del direttorefosse palese. Fulloni, un po' per gli impegni che aveva preso con me, unpo' per <strong>il</strong> timore di qualche complicazione, tergiversò. Ed allora si risolse conl'affidare al Sjllvani <strong>il</strong> titolo formale di direttore, ma con l'<strong>in</strong>tesa che egli avrebbericevuto tutto <strong>il</strong> materiale da Fulloni, <strong>il</strong> quale, ... sottobanco, lo avrebbeavuto da me. In sostanza <strong>il</strong> dom<strong>in</strong>us rimanevo io. Il S<strong>il</strong>vani accettò, accontentandosi.di un modesto compenso mens<strong>il</strong>e e non fece mai capricci: credo che, <strong>in</strong>verità, f<strong>in</strong> da allora sapesse benissimo la parte ch'io avevo nell'<strong>in</strong>iziativa. Naturalmente,per avere via libera, non mi opposi che <strong>il</strong> Fulloni nella Premessa dipresentazione della rivista mettesse un <strong>in</strong>ciso di stretta osservanza fascista: fu<strong>il</strong> pedaggio obbligatorio che avrebbe dovuto pagare chiunque avesse volutomettere <strong>in</strong> circolazione una pubblicazione. Ora si trattava di scegliere <strong>il</strong> nomedel periodico e di dargli l'<strong>in</strong>dirizzo che volevo io.Naturalmente <strong>il</strong> suggerimento del prefetto Miranda, di consultare Croce,fu subito da me realizzato. Ne parlai con l'amico carissimo Giulio Bergmann(8), un Hberale di idee avanzate che fu poi con me nel partito d'Azione. Sapevoche era <strong>in</strong> rapporti con Croce e che, col suo tramite, sarei riuscito adavere un colloquio. Pochi giorni dopo, mi scrisse - come eravamo rimasti<strong>in</strong>tesi - che <strong>il</strong> colloquio col «cliente» di Napoli era fissato: saremmo andatiassieme (conservo la cartol<strong>in</strong>a che reca <strong>il</strong> timbro postale del 22 gennaio 1930).Ci trovammo all' Albergo Moderno a Roma ed ebbi <strong>il</strong> piacere di ap-(8) Bergmann, dist<strong>in</strong>tissimo avvocato esercente a M<strong>il</strong>ano, assieme a Pivano di Alessandria, a Z<strong>in</strong>o di Genovae ad alcuni alrri, fu uno dei fondatori, nel 1918, dell' Assodazione Nazionale Combattenti. Presidente della federazioneprov<strong>in</strong>dale di M<strong>il</strong>ano della detta Assodazione (dal 1920 al 1925) <strong>in</strong> tale veste pattedpò al famoso Congressodi Assisi che ebbe luogo nel luglio del .1924. In questo si manifestarono due tendenze: una f<strong>il</strong>ofasdsta eduna antifascista. Era stato da poche settimane commesso <strong>il</strong> delitto Matteotti. La grande autorità morale dell'Associazionepronunciò <strong>in</strong> quell'occasione la esplicìta e solenne condanna del metodo e del regime fascista. La federazioneprov<strong>in</strong>dale dei combattenti di Reggio, che presiedevo, aderl all'aret<strong>in</strong>e del giorno che venne approvato agrande maggioranza, come aderirono Cuneo con Marcello Soleri, Alessandria con Livio Pivano, Palermo con FrancescoMusotto, Parma con Umberto Besegbi, Bergamo con Lnigi Bruni e Genova con Mario Z<strong>in</strong>o. Siamo superstitidi quella schiera Ettore Viola, Z<strong>in</strong>o, Pivano, Guatteri di Tor<strong>in</strong>o e pochi altri. La decisa posizione da me assuntaad Assisi e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> campo nazionale e i passi da noi compiuti dopo <strong>il</strong> colloqnio che <strong>il</strong> Comitato centrale ebbecol Mussol<strong>in</strong>i a palazzo Chigi e l'udienza concessad dal Re a San Rossore ed <strong>il</strong> fiero atteggiamento antifascistadel giornale settimanale della federazione di Reggio (La Vittoria), che dirigevo, misero <strong>in</strong> moto verso i .miei amide me le prime violenze personali, f<strong>in</strong>o a che, nel febbraio 1925, con provvedimento prefettizio, la federazionevenne sdolta e ne fu nom<strong>in</strong>ato commissario straord<strong>in</strong>ario <strong>il</strong> col. Piero Casali. Poco tempo dopo, analogo provvedimentopoliziesco venne adottato dal Presidente del consiglio Mussol<strong>in</strong>i nei confronti del Comitato centrale dellaAssociazione, <strong>in</strong> luogo del quale fu nomi(lata una reggenza straord<strong>in</strong>aria con un triumvirato composto dai fasdstissimiAm<strong>il</strong>care Rossi, Lnigi Russo e Nicola Sansanelli, con pieni poteri. Da quel tempo l'Assodazione Combattenti,fiaccola di libertà e simbolo di sacrificio, assunse <strong>il</strong> ruolo di «spalla» o - meglio - di servo scioccodel fascismo (f<strong>in</strong>o al 25 luglio 1943). Qni a Reggio non fu da meno, tanto che <strong>il</strong> Casali - che era un galantuomoe un fascista di buona fede - appena se ne accorse, si dimise da commissario ed <strong>in</strong> suo luogo fu nom<strong>in</strong>ato l'on.Muzzar<strong>in</strong>i, dal quale <strong>il</strong> 30 luglio 1943 ebbi le consegne, riprendendo <strong>in</strong> veste di commissario le red<strong>in</strong>i della federazioneda cui era stato estromesso con la violenza e col sopruso didatta anni prima.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!