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]7Quale era la consistenza di questo movimento, <strong>il</strong> quale prima del fa­~cismo non aveva avuto la possib<strong>il</strong>ità di diventare una grande forza politica?Al 25 luglio avevamo alle spalle una lunga lotta antifascista, una lottache era nata col fascismo, ma che trovava la sua matrice nelle profonde e gloriosetradizioni di lotta delle classi lavoratrici della città e delle campagne;nelle tradizioni di lotte s<strong>in</strong>dacali, economiche e politiche, socialiste, che la dittaturafascista non aveva potuto cancellare, così come non era riuscita a distruggerecompletamente le organizzazioni economiche cooperative. Nelle cooperativecont<strong>in</strong>uavano a vivere lo spirito di classe e socialista e la solidarietà morale e materialecon i molti soci arrestati per attività antifascista.Basta scorrere l'elenco dei comunisti reggiani condannati dal Tribunalespeciale fascista per notare i nom<strong>in</strong>ativi di numerosi lavoratori soci di cooperativemuratori e braccianti.L'assenza nella nostra prov<strong>in</strong>cia di una forza socialista organizzatadurante <strong>il</strong> lungo periodo che precede la lotta di liberazione nazionale - comeci ha dimostrato <strong>il</strong> compagno Prandi - ha <strong>in</strong> gran parte vanificate le possib<strong>il</strong>itàdi allargamento unitario delle forze antifasciste popolari prima del 25luglio, allargamento che la comune orig<strong>in</strong>e dal vecchio ceppo rendeva naturalee di cui <strong>il</strong> patto d'unità d'azione tra comunisti e socialisti aveva creato lepremesse.Durante questo lungo periodo, sotto la nostra <strong>in</strong>fluenza si sono avuti deigrandi spostamenti ideologici e politici <strong>in</strong> mezzo alle masse lavoratrici e popolariche <strong>in</strong> passato rappresentavano la base socialista della nostra prov<strong>in</strong>cia. Noici presentavamo come dei conseguenti cont<strong>in</strong>uatori delle tradizioni socialiste,così che <strong>in</strong> particolare i giovani che venivano da famiglie di tradizioni socialistesi orientavano ad entrare nelle f<strong>il</strong>e del movimento comunista per condurrela lotta al fascismo. Gli spostamenti più importanti anche dal punto divista sociale si ebbero <strong>in</strong> mezzo ai contad<strong>in</strong>i.Nelle nostre campagne si ebbe addirittura <strong>il</strong> passaggio nelle f<strong>il</strong>e comunistedi <strong>in</strong>tere famiglie contad<strong>in</strong>e di vecchie tradizioni socialiste e prampol<strong>in</strong>iane.Basti citare le famiglie dei Fantuzzi, degli Strozzi, dei Cocconi. Potrei nom<strong>in</strong>arequi dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e di queste famiglie le cui case divennero dei puntid'appoggio per la nostra organizzazione (<strong>in</strong> alcune di esse avevamo <strong>in</strong>stallatol'attrezzatuta per la stampa de «L'Unità» clandest<strong>in</strong>a) e nelle quali furono. ospiti, <strong>in</strong> vari periodi, Giancarlo Pajetta, Teresa Noce, Giovanni Roveda eGiorgio Amendola. Ne nom<strong>in</strong>erò una che le simboleggia tutte: la famiglia Cervi.Certo le difficoltà erano molte: non avevamo le possib<strong>il</strong>ità di movimento,di rapidi <strong>in</strong>contri a tutti i livelli e autorevole copertura, come ci hadetto Mons. Si monelli per <strong>il</strong> movimento cattolico.Non abbiamo avuto la possib<strong>il</strong>ità della cont<strong>in</strong>uità nella formazione diun gruppo dirigente reggiano. I primi dirigenti del nostro movimento, i più noticome Cam<strong>il</strong>lo Montanari, per sfuggire alle violenze fasciste, o addirittura allamorte certa (sia perché conosciuti come dirigenti comunisti, sia per avere direttola prima resistenza ai fascisti e al fascismo) furono costretti prima allaemigrazione <strong>in</strong>terna (Tor<strong>in</strong>o, M<strong>il</strong>ano, Genova) poi a recarsi <strong>in</strong> Francia, ave sicostituì un forte gruppo che assolse anche ad una importante funzione politicanell'emigrazione, <strong>in</strong> particolare durante la guerra di Spagna.

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