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33evoluzione della situazione politico-m<strong>il</strong>itare che sarebbe sboccata fatalmente,come poi avvenne, <strong>in</strong> una lunga lotta clandest<strong>in</strong>a.Ecco <strong>il</strong> contenuto di quel foglio: per l'<strong>in</strong>carico di vice-commissari al Comunedi Reggio, <strong>il</strong> rag. Armando P<strong>in</strong>otti e <strong>il</strong> rag. Att<strong>il</strong>io Manz<strong>in</strong>i, della correntesocialista; a commissario dell'Unione Commercianti, 11 cav. Cesare Romolotti,della corrente rappresentata da Montessori; all'Unione degli Agricoltori, l'<strong>in</strong>g.Anton Lorenzo Motti, che faceva capo al mio gruppo; a membri della G.P.A.l'avv. Luigi Corradi, della corrente Montessori, <strong>il</strong> rag. Romeo Galaverni, socialista,l'avv. Leuratti e l'<strong>in</strong>g. P. Spallanzani della corrente cattolica, l'avv. Morandi,di tendenza liberale, e l'<strong>in</strong>g. Vischi, designato dalla Combattenti. Per icomuni della prov<strong>in</strong>cia, segnalammo: per Bibbiano N<strong>in</strong>o Palazzi, per Luzzara<strong>il</strong> rag. G. Berni, per Campagnola Anselmo Mirotti, per Cavriago Fermo UcceHi,per Ciano Ulderico R<strong>in</strong>aldi, per Fa:bbrico Cesare Terzi che poi, nel febbraio1945, gu1dò la battagllia di Fabbrico, per Poviglio Italo Jemmi, per S.Ilario Augusto Verderi, per V<strong>il</strong>lam<strong>in</strong>ozzo Massimo Giacomelli, per Novellara <strong>il</strong>maestro Alberto Jemmi, per Castelnuovosotto <strong>il</strong> dotto R<strong>in</strong>aldo Baldi, per RioSaliceto Primo Bon<strong>in</strong>i socialista. Per le Unioni dei lavoratori iii. Comitato lasciò<strong>il</strong> compito della designazione ai partiti socialista e comunista: a quella dei lavoratoridell'<strong>in</strong>dustria fu poi nom<strong>in</strong>ato Degani e, su proposta di questi, SanteV<strong>in</strong>cenzi quale vice-commissario. Non ricordo chi fosse segnalato e poscia nom<strong>in</strong>atoper i lavoratori dell'agricoltura.Intanto <strong>il</strong> prefetto aveva «ufHcializzato» la mia presa di possesso dellaFederazione combattenti con un suo decreto (<strong>il</strong>legittimo) di nom<strong>in</strong>a a «reggente». Fu allora che redassi un messaggio ai combattenti, <strong>il</strong> cui testo fec<strong>il</strong>eggere a Degani, <strong>il</strong> quale mi suggerì qualche modifica non sostanziale: questofu l'unico, dico l'unico, documento politico che l'Autorità m<strong>il</strong>itare, che esercitavala censura preventiva, lasciò pubblicare e fu l'unica manifestazione pubblicae ufficiale di un organismo che si dichia,rava per la democrazia. Il col. DeMarchi mi convocò e ne discusse <strong>il</strong> testo con me; ma non fu persuaso e dovettifare qualche ritocco; ma non bastò: solo qualche giorno dopo, quandoricevette un telegramma dall'ono Gasparotto, commissario governativo dell'Associazione,al quale ne parlai <strong>in</strong> occasione di una mia visita a Roma che feciqualche giorno dopo, aderì: <strong>il</strong> giornale Il Tricolore lo pubblicò con un notevoler<strong>il</strong>ievo e fu anche affisso, mentre nello stesso giorno r<strong>il</strong>asciavo un'<strong>in</strong>tervistaaI Resto del Carl<strong>in</strong>o, sempre nella mia qualità di commissario, ora regolarizzatacon la nom<strong>in</strong>a fatta appunto da Gasparotto (23 agosto), che solo neaveva i poteri.Il manifesto, dopo una breve premessa di saluto ai combattenti ed aireggiani ed aver precisato quale avrebbe dovuta essere la funzione dell' Associazionecombattenti nel nuovo clima determ<strong>in</strong>atosi col crollo del fascismo,così concludeva:Combattenti,mentre vo1gono per 11 Paese cosi gravi eventi, leviamo <strong>il</strong> pensiero ai comm<strong>il</strong>itonicaduti, a quelli che ancora combattono ed a quelli che hanno softrerto la persecuzione e formuliamol'augurio che una giusta e rapida pace consenta all'Italia di riprendere <strong>il</strong> :bervoredelle sue opere <strong>in</strong> un regime di giustizia e di liber,tà che consenta <strong>il</strong> democranico man]fest<strong>il</strong>lrs1e realizzarsi delLe asphazioni del popolo.