12Rossi Mar<strong>in</strong>o, Bertani Risveglio, Lodovico Magnani, R<strong>in</strong>aldi Riccardo, FontanesiBruno (ucciso alla Bettola), Storchi Am<strong>il</strong>care - allora - abitante a M<strong>il</strong>ano,ma che sovente passava da Reggio, Alberto Simon<strong>in</strong>i abitante a Bologna maanche questi spesso nella nostra città, tessevano e costruivano le f<strong>il</strong>e. E <strong>il</strong> 25luglio 1943 trovò <strong>il</strong> P.S.I. pronto a dare i suoi uom<strong>in</strong>i migliori per contribuirealla ricostruzione degli organismi democratici nella nostra prov<strong>in</strong>cia. NelComitato di Intesa Patriottica sorto <strong>il</strong> 25 luglio ad opera di gruppi antifascisti(che poi si denom<strong>in</strong>ò « Fronte Nazionale»), composto dai rappresentanti deiPartiti già esistenti o <strong>in</strong> via di formazione, vi rappresentarono <strong>il</strong> P.S.I. GiacomoN<strong>in</strong>o Prandi, Angelo Mazz<strong>in</strong>i e l'ono Am<strong>il</strong>care Storchi.Il vecchio socialista e cooperatore Armando IP<strong>in</strong>otti fu nom<strong>in</strong>ato qualesub-commissario nell' Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale di Reggio.Questo <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi <strong>il</strong> contributo di sacrificio e di sangue che diedero i socialistidella prov<strong>in</strong>cia di Reggio dal 1919 all'8 settembre 1943.PElLLIZZIDebbo dire subito che, all'atto del 25 luglio, io non rappresentavo cheme stesso. Tuttavia, per <strong>il</strong> fatto che non ero mai stato iscritto al partito fascistae per <strong>il</strong> ricordo che qualcuno ancora aveva delle um<strong>il</strong>iazioni e delle violenzeche avevo subito <strong>in</strong> passato, ero assai noto come avversario del regime. Infatti-:- dopo <strong>il</strong> delitto Matteotti e all'atto della trasformazione del fascismo <strong>in</strong> regime<strong>in</strong>iziata col discorso del 3 gennaio 1925 - avevo condotto la dura battagliaantifascista con l'Associazione combattenti assieme ad Aldo Moss<strong>in</strong>~,Arnaldo Cavazzoni, G<strong>in</strong>o Codeluppi ed altri e con questi avevo fondato prima<strong>il</strong> qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ale La Vittoria, da me diretto, che assunse una posizione di nettaopposizione, e poi <strong>il</strong> settimanale La Fav<strong>il</strong>la (ottobre 1924-febbraio 1925) conla collaborazione di Alberto Morandi, che pubblicava scritti di elementi antifascistidi ogni provenienza. Stampatore di quest'ultimo giornale era l'amicoBassi, <strong>il</strong> quale diede prove di eccezionale coraggio <strong>in</strong> quella e <strong>in</strong> successive circostanze:da segnalare, fra queste, la distribuzione che aveva assunto del Nonmollare! di Ernesto Rossi, per la quale era a contatto con me. Gli attentati aMussol<strong>in</strong>i, che ebbero luogo fra <strong>il</strong> 1925 e <strong>il</strong> 1927 e che erano seguiti dallecosiddette rappresaglie, mi videro fra le vittime. Nel 1930 tentai la pubblicazionedi una rivista letteraria con la segreta f<strong>in</strong>alità di fare della cauta frondapolitica; ma, dopo un anno di diffic<strong>il</strong>e vita del periodico, fui duramente attaccatoda Il solco fascista e qualificato pubblicamente come antifascista, qualificaa quei tempi piuttosto pericolosa, e segnalato all'autorità per i provvedimentidel caso. In questa posizione politica rimasi f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e.Al momento del crollo, <strong>il</strong> ceto cosiddetto borghese, al quale io appartenevoper estrazione sociale, come del resto la gran parte del Paese (le adunateoceankhe e le benedizioni di gagliardetti fascisti lo confermavano), si era ormai« adeguato» al regime. A Reggio gli ambienti professionali, quelli cioé ai qualiero maggiormente legato per la mia attività, nella maggioranza accettavano osubivano IasitJUazione. Balstiricol1dare lohe nell'A]bo degli avvocati ,di Reggio,
13su un cent<strong>in</strong>aio di iscritti, all'<strong>in</strong>fuori di alcuni (ricordo: Mario Bertacchi, GiottoBon<strong>in</strong>i, Giann<strong>in</strong>o Degani, Medoro Ligabue e Vittorio Pellizzi), tutti avevanoaderito al partito, chi per conv<strong>in</strong>zione, chi per necessità e qualcuno, purtroppo,per opportunità; e tutti se ne andavano alle cerimonie <strong>in</strong> orbace, taluni conla faccia feroce d'occasione (anche se poi al momento opportuno furono lesti amutare vestito e faccia). Così era per gli altri Albi professionali. Nella Magistraturalocale erano naturalmente tutti iscritti al partito ed <strong>il</strong> presidente delTribunale, Bocconi, era anche succeduto al Gualazz<strong>in</strong>i quale presidente dell'Istitutofascista di cultura; ma alcuni (Loffredo, Maniga, Di Marco e Dardani)manifestavano la loro <strong>in</strong>sofferenza e si dichiaravano con me pronti ad assumerele loro responsab<strong>il</strong>ità al momento opportuno. Nella borghesia commerciale,<strong>in</strong>dustriale e soprattutto agraria <strong>il</strong> fascismo, come è noto, aVeva anche a Reggiouna larga base, perché tutto sommato esso veniva considerato - nonostantecerte 'enunciazioni velleitarie o demagogiche («andare verso <strong>il</strong> popolo », «siamocontro la vita comoda », ecc.) - una barriera contro <strong>il</strong> temutissimo socialcomunismo,che -era rappresentato dalla letteratura giornalistica e dalla propagandapolitica come una specie di mostro feroce e pronto a fagocitare ogn<strong>il</strong>ibertà, soprattutto quella - molto apprezzata - di possedere. Solo pochissimi<strong>in</strong>tellettuali, anziani legati alle vecchie consorterie o giovani <strong>in</strong>sofferenti -anche al di fuori del gruppetto che faceva capo a Degani -, seguivamo laproduzione letteraria e politica dei paesi democratici, che f<strong>il</strong>trava con difficoltàfra le maglie della censura poliziesca, e conservavamo le nostre idee di uom<strong>in</strong><strong>il</strong>iberi cresciuti alla scuola crociana. Così nelle scuole: gli <strong>in</strong>segnanti, <strong>in</strong> generale,erano conformisti e gli -alunni - tranne i pochi ispirati da <strong>in</strong>segnanti isolati epreoccupati di una educazione più completa e i pochissimi nati <strong>in</strong> ambientidella scomparsa s<strong>in</strong>istra liberale o socialista - erano <strong>in</strong>ebriati da slogans come«libro e moschetto, fascista perfetto », o esaltati dalla mitologia imperiale diispirazione dannunziana.Questo era, molto sommariamente, l'ambiente nel quale vivevamo noipochissimi antifascisti appartenenti al ceto professionale, con scarsa possib<strong>il</strong>itàdi azione, con pochi collegamenti e con la necessità di usare una grande cautelanella manifestazione del nostro pensiero, senza l'appoggio di una organizzazionedi protezione, come poteva essere quella della Chiesa o quella di una reteclandest<strong>in</strong>a di tipo comunista. D'altra parte dovevamo star bène attenti all'attivitàspionistica ed agli agenti dell'OVR!A, i quali avevano fatto <strong>in</strong> passatodei gravi guasti fra i nostri amici, e parevano soprattutto attenti all'attivitàdegli <strong>in</strong>tellettuali.Una parte del ceto borghese riteneva di esaurire la propria carica antifascistae di dar sfogo alla sua <strong>in</strong>so~ferenza alla oppressione ed alle risib<strong>il</strong>i regolefasciste (<strong>il</strong> «voi» <strong>in</strong>vece del « lei », l'abolizione della stretta di mano, <strong>il</strong>«viva <strong>il</strong> duce» nelle lettere <strong>in</strong> luògo dei saluti, ecc.), dedicandosi alla mormorazione,alla diffusione di barzellettè su uom<strong>in</strong>i e cose del regime o scambiandopiccoli disegni o epigrammi o fotografie che mettevano <strong>in</strong> ridicolo <strong>il</strong> regimee i suoi gerarchi.Tuttavia alcuni di noi avevamo saputo <strong>in</strong>trecciare relazioni negli ambientidella questura e della prefettura, talché sia <strong>il</strong> Lotti, questore, che <strong>il</strong>
- Page 1: RICERCHESTORICHERivista di storia d
- Page 4 and 5: TECNOSTAMPA . Via Bodoni, 4 - R.E.
- Page 7 and 8: ORIGINE, COSTITUZIONE, ATTIVITA' E
- Page 9 and 10: dere in esame l'atteggiamento dei c
- Page 11 and 12: 9chia amicizia con alcuni di loro,
- Page 16 and 17: 14Vittadini, prefetto, all'atto del
- Page 18 and 19: 16stanzialmente raccolta e impugnat
- Page 20 and 21: 18PO'i incaminciarana gli arresti a
- Page 22 and 23: 20nacciati di fucilazione per tradi
- Page 24 and 25: glieria a Reggio. Aveva una conosce
- Page 26 and 27: 24zare la fermata del lavoro nella
- Page 28 and 29: 216Noi avevamo ripreso apertamente
- Page 30 and 31: 28motivi della mia Visita e subito,
- Page 32 and 33: 30Con questo massacro cadeva l'ulti
- Page 34 and 35: 32forze che rappresentava o il pres
- Page 36 and 37: 34ROMBALDILei, Pellizzi, ci ha acce
- Page 38 and 39: 36gio, col cuore gonfio di amarezza
- Page 40 and 41: provmcla, e di tale deliberazione,
- Page 42 and 43: 40carcere. Portò la notizia che il
- Page 45 and 46: 43INCONTRO CON CROCEEra appena comi
- Page 47 and 48: 45e subito simpatizzammo, naturalme
- Page 49 and 50: 47prendere che a noi si sarebbe uni
- Page 51 and 52: 49Soleri, che lo aveva veduto molte
- Page 53: 51forza - di cui il fascismo era es
- Page 57 and 58: 55lezioni suNa sociologia di Toniol
- Page 59 and 60: 57« TEMPO NOSTRO»UN'INTERESSANTE
- Page 61 and 62: collaboratore sceglierà uno degli
- Page 63 and 64:
61sua legge d'amore e di povertà,
- Page 65 and 66:
63quell'espressione «senza inconve
- Page 67 and 68:
Le premesse storiche della lotta di
- Page 69 and 70:
67Questo nuovo rapporto di produzio
- Page 71 and 72:
69Lo sviluppo del capitalismo delle
- Page 73 and 74:
71L'equilibrio fra gli elementi pOS
- Page 75 and 76:
783. - La politica delle «Riforme
- Page 77 and 78:
Con la dissoluzione della società
- Page 79:
77mezzadrili. Il latifondo dava una
- Page 82 and 83:
80Per quanto concerne la dislocazio
- Page 84 and 85:
82RipresaMalgl'ado tutto noi siamo
- Page 86 and 87:
84Dai calcoli fatti fino ad ora non
- Page 88 and 89:
86per tale periodo - malgrado la si
- Page 90 and 91:
L'argomento meriterebbe un discorso
- Page 93 and 94:
RecensioniGUERRINO FRANZINI:Storia
- Page 95 and 96:
93vennero date all'inizio e durante
- Page 97 and 98:
95-- e se ne ha conferma leggendo l
- Page 99:
97fermazione), di cui non abbiamo c
- Page 102 and 103:
100Viterbo Cocconcelli con funzioni