216Noi avevamo ripreso apertamente i nostri collegamenti personali senzaperaltro a:bbandonare la prudente copertura della organizzazione clandest<strong>in</strong>a e cipreparavamo ad agire nella nuova situazione alquanto <strong>in</strong>certa.PELLIZZIOra che, <strong>in</strong> questo secondo <strong>in</strong>tervento e nei successivi, mi acc<strong>in</strong>goa narrare succ<strong>in</strong>tamente i fatti che si svolsero ed ai quali partecipai direttamenteo <strong>in</strong>direttamente dopo <strong>il</strong> 25 luglio, debbo avvertire che <strong>il</strong> ricordo diessi è tratto dalle annotazioni che scrissi <strong>in</strong> una specie di diario <strong>in</strong> cui sonosegnate quasi quotidianamente le cose di quel periodo, diario che ho salvatoe che costituisce un documento, per me, di grande valore. Non l'ho pubblicatoe non lo pubblicherò mai <strong>in</strong>tegralmente perché esso contiene anche annotazionipersonalissime e giudizii e commenti su persone e fatti che, col distacco chederiva dal passare di oltre vent'anni, meriterebbero di essere riveduti.Il primo contatto politico ebbe luogo <strong>il</strong> matt<strong>in</strong>o del 26 luglio, mentresi svolgeva la dimostrazione nella piazzetta antistante le carceri, di cui si èparlato. Ci <strong>in</strong>contrammo con Degani e questi mi presentò Aldo Magnani. Entrambisi dichiararono comunisti. Nella breve convers"azione, fummo subitoconcordi sulla necessità di colmare <strong>il</strong> vuoto politico che la caduta del fascismoavrebbe aperto nella vita pubblica, e ciò con la costituzione di un Comitato unitariorappresentativo di tutte le correnti antifasciste. Questa parola «unitario»fu detta e ripetuta più e più volte dal Magnani. Essa esprimeva un concettofondamentale dell'<strong>in</strong>dirizzo politico dei comunisti, che poi si sarebbe ribaditosuccessivamente nella costituzione del C.L.N. e che consenti di dirigere politicamentela lotta di Liberazione con decisioni adottate dai partiti o dalle correntiche ne fecero parte, con criteri di pariteticità, <strong>in</strong>dipendentemente cioédall'entità delle forze che rappresentavano.Avevo <strong>in</strong>tuito, nelle ore della vig<strong>il</strong>ia, l'esigenza di un qualche cosa che,all'atto del crollo, si ponesse mediatore fra popolazione e autorità dello Stato<strong>in</strong> attesa dell'assetto democratico che si sarebbe attuato. Ma, se questa era perme una semplice <strong>in</strong>tuizione, compresi da quanto diceva Magnani che <strong>in</strong>vece daparte comunista esisteva già un disegno preord<strong>in</strong>ato anche su questo punto.D'altra parte, la fondatezza della nostra comune decisione mi apparve anchenel constatare l'<strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e <strong>in</strong>compostezza della manitestazione nel cui mezzomi trovavo, dovuta alla spontaneità dell'esplosione di tanti sentimenti e ditanti risentimenti; <strong>in</strong>compostezza che mostrava l'esigenza che questi moti spontane<strong>in</strong>on sfociass·ero <strong>in</strong> una sorta di anarchia e fossero <strong>in</strong>vece guidati responsab<strong>il</strong>menteverso un obiettivo.Convenimmo allora di far luogo al più presto alla costituzione dell'orgaganismosuddetto, dividendoci i compiti prelim<strong>in</strong>ari, cioé i sondaggi per la<strong>in</strong>dividuazione delle correnti e per la designazione dei relativi rappresentanti:Degani e Magnani presso i comunisti e i socialisti; io presso gli ambienti cattolicie presso gli antifascisti dei ceti cosiddetti borghesi. Si decise <strong>in</strong>tanto,noi tre, di affiggere un manifesto rivolto ai reggiani, di cui ha parlato Magnani.
27Andammo assieme dal tipografo Pedr<strong>in</strong>i nella via Amos Maramotti (ora donM<strong>in</strong>zoni), che sapevo essere un vecchio socialista e ben conoscevo. Questi, dopoqualche resistenza <strong>in</strong>iziale, accettò l'<strong>in</strong>carico della stampa. Nelle prime oredel pomeriggio la bozza era pronta ed io andai a correggerla. Ma <strong>il</strong> manifestonon fu mai affisso perché la questura r1fiutò la necessaria autorizzazione. Invanocercai di parlare col prefetto Vittad<strong>in</strong>i, che - specialmente dopo la dimostrazionedel matt<strong>in</strong>o - era allarmatissimo e mi fece dire dal rag. Boccardiche non poteva adottare nessun provvedimento perché tutti i poteri eranostati assunti dall' autorità m<strong>il</strong>itare. E <strong>il</strong> manifesto, mutata la situazione, scomparvee non ne è rimasta traccia.Quel primo <strong>in</strong>contro era stato comunque importante, perché rivelavache l'organizzazione comunista clandest<strong>in</strong>a - di cui sapevo l'esistenza, ma dicui ignoravo l'efficienza e l'importanza - veniva ora alla ribalta con i suoi uom<strong>in</strong>i,i quali dimostravano di possedere una grande maturità politica, adattandosiab<strong>il</strong>mente alle circostanze per non perderne <strong>il</strong> controllo e possib<strong>il</strong>menteguidarle. Una rivelazione fu per me <strong>il</strong> Magnani, che Degani mi aveva presentatocome un ex-operaio di Correggio e che constatai preparato e già <strong>in</strong> possessodi un disegno strategico - evidentemente predisposto dal suo partito - eanche dei mezzi tattici per attuarlo.Intanto, nel pomeriggio del 26, la radio andava ripetendo <strong>il</strong> secondo proclamadi Badoglio <strong>in</strong> cui affermava fra l'altro: «Non è l'ora di abbandonarsi a«dimostrazioni che non saranno tollerate. Sono vietati gli assembramenti e la«,forza pubblica ha l'ord<strong>in</strong>e di disperderli <strong>in</strong>esorab<strong>il</strong>mente ». Inoltre <strong>in</strong> giornataveniva affisso un manifesto del Presidio m<strong>il</strong>itare col quale esso annunciava diassumere tutti i poteri disponendo che erano vietate le riunioni di più di trepersone ed anche le adunanze <strong>in</strong> luogo chiuso, avvertendo che i trasgressorisarebbero stati deferiti ai tribunali m<strong>il</strong>itari. La situazione generale, dopo la convulsanotte sul 27, era caratterizzata: a) dalla fuga o dalla scomparsa dallacircolazione dei gerarchi fascisti, nonché degli 'squadr1sti che avevano imperversatodopo l'avvento del regime, con ciò confermando che anche nella nostraprov<strong>in</strong>cia <strong>il</strong> fascismo si reggeva su palafitte marce o, nella migliore ipotesi, nonaltro era che un castello di carte dest<strong>in</strong>ato a crollare al primo soffio; solo gli« stracci» erano rimasti e, <strong>in</strong>consapevoli dei risentimenti personali che si sarebbero<strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>mente sfogati su di loro, erano andati all'aria; b) dalla improvvisacarenza del vertice nelle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni e negli Enti <strong>in</strong>cui si articolava la vita sociale ed economica della prov<strong>in</strong>cia; c) dalla r<strong>il</strong>uttanzadegli uom<strong>in</strong>i del ceto borghese e non compromessi col regime ad assumereresponsab<strong>il</strong>ità pubbliche.Di qui l'urgenza che l'organismo progettato si costituisse per poter agiread evitare che le autorità dello Stato (di quello Stato <strong>in</strong> dissoluzione!) adottasseroprovvedimenti con la tipica mentalità burocratica e fascista, la qualeultima non poteva essere stata cancellata <strong>in</strong> sole 48 ore.Iniziai qu<strong>in</strong>di subito ad avere contatti con gli amici che potei r<strong>in</strong>tracciare.Anzitutto <strong>il</strong> vecchio avv. G<strong>in</strong>o Montessori, notissimo massone appartenentealla cosiddetta corrente ru<strong>in</strong>iana, presso <strong>il</strong> quale trovai <strong>il</strong> commercianteAngelo Anceschi suo confratello, di cui conoscevo i sentimenti. Gli esposi i
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