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Dispense delle lezioni di Diritto Amministrativo II, modulo 1 ... - Lumsa

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Commissario straor<strong>di</strong>nario), qualora il piano operativo triennale non sia approvato neltermine <strong>di</strong> legge ovvero il conto consuntivo evidenzi un <strong>di</strong>savanzo.La censura, ad avviso del Collegio, non può essere accolta.Non è infatti ravvisabile, nel provve<strong>di</strong>mento gravato, l’esercizio <strong>di</strong> poteri pubblicisticidel tutto privi <strong>di</strong> fondamento legale, né sussiste lo sconfinamento nella sfera <strong>di</strong>attribuzioni <strong>di</strong> altro apparato dell’Amministrazione, circostanze che soleconsentirebbero <strong>di</strong> configurare la più grave <strong>delle</strong> patologie dell’atto amministrativo.La stessa legge statale sui porti attribuisce al Ministero, in via generale, il potere <strong>di</strong>vigilanza sulle Autorità. L’art. 12, primo comma, della legge n. 84 del 1994 <strong>di</strong>spone chel’Autorità portuale "è sottoposta alla vigilanza del Ministro". Il comma successivoprevede poi circoscritte ipotesi <strong>di</strong> controllo sugli atti <strong>delle</strong> Autorità (approvazione deibilanci e del consuntivo, determinazione dell’organico della segreteria).Ne <strong>di</strong>scende che il Ministro può esercitare il proprio potere <strong>di</strong> vigilanza, attraverso larimozione d’imperio degli organi <strong>di</strong>rettivi dell’Autorità portuale, anche al <strong>di</strong> fuori <strong>delle</strong>due ipotesi espressamente in<strong>di</strong>cate all’art. 7 della legge n. 84 del 1994. Tanto costituisceesplicazione dei cosiddetti "poteri impliciti" che l’or<strong>di</strong>namento attribuisce alla PubblicaAmministrazione, pur in <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> una esplicita previsione <strong>di</strong> legge.Resta tuttavia da verificare se il Ministero abbia fatto corretto uso del potere <strong>di</strong> vigilanzae del potere (implicito) <strong>di</strong> commissariamento che l’or<strong>di</strong>namento gli attribuisce. Vannoin tal senso unitariamente scrutinati i successivi motivi cui si affida il ricorrente, chelamenta violazione <strong>di</strong> legge ed eccesso <strong>di</strong> potere sotto <strong>di</strong>versi profili sintomatici.4.2. Secondo l’opinione della dottrina più autorevole, l’uso del potere implicito da partedell’Amministrazione non è esente da limiti, enucleabili anch’essi dai principi generali,primo fra tutti il principio <strong>di</strong> legalità e <strong>di</strong> tipicità dei provve<strong>di</strong>menti amministrativiautoritativi.In tal senso, si è <strong>di</strong> recente affermato che il "potere provve<strong>di</strong>mentale implicito" vaprogressivamente assumendo nel nostro or<strong>di</strong>namento carattere recessivo, anche esoprattutto all’indomani della riforma del 2005 che, intervenendo sulla legge n. 241 del1990, ha positivamente "co<strong>di</strong>ficato" istituti che per lungo tempo erano relegati perl’appunto alla sfera dei poteri impliciti (si pensi, ad esempio, ai poteri <strong>di</strong> autotutela nellaforma della revoca e dell’annullamento, al potere <strong>di</strong> convalida, al potere <strong>di</strong> sospensionedell’atto, oppure al carattere dell’esecutorietà).Si intende per provve<strong>di</strong>mento implicito quel provve<strong>di</strong>mento amministrativo nonprevisto da alcuna norma <strong>di</strong> legge (o <strong>di</strong> regolamento, se si segue la tesi per cui ilprincipio <strong>di</strong> legalità e tipicità può essere inverato, nelle materie non riservate alla legge,da regolamenti). Il potere provve<strong>di</strong>mentale implicito deve <strong>di</strong> regola misurarsi con ilprincipio <strong>di</strong> tipicità, inteso quale connessione fissata dalla normativa tra gli elementidell’atto e la predeterminazione degli effetti che esso può produrre. La tipicità implicache la legge, nell’attribuire all’Amministrazione quel potere, deve stabilirne ipresupposti, il proce<strong>di</strong>mento, gli effetti, e dunque stabilirne la funzione specifica.Il fondamento della tipicità, secondo tale dottrina, va ravvisato negli stessi principicostituzionali relativi allo svolgimento dell’attività amministrativa: per i provve<strong>di</strong>mentidestinati ad incidere sfavorevolmente nella sfera giuri<strong>di</strong>ca dei destinatari, è il principio<strong>di</strong> legalità a fondare la regola della tipicità.51

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