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tesi dottorato fabbro.pdf - OpenstarTs - Università degli Studi di Trieste

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1 LA CELIACHIA<br />

1.1 INTRODUZIONE<br />

La malattia celiaca (CD) è un’enteropatia <strong>di</strong> tipo autoimmune che si manifesta, in<br />

in<strong>di</strong>vidui geneticamente pre<strong>di</strong>sposti, in seguito al consumo <strong>di</strong> glutine. L’ingestione <strong>di</strong><br />

glutine provoca in questi soggetti una complessa reazione immunitaria che può tradursi in<br />

lesioni della mucosa intestinale in grado <strong>di</strong> causare alterazioni dell’assorbimento.<br />

L’espressione del danno intestinale della malattia celiaca è tipicamente rappresentata<br />

dall’atrofia dei villi corredata da iperplasia delle cripte del Lieberkühn. Tali con<strong>di</strong>zioni<br />

caratteristicamente e patognomicamente scompaiono dopo eliminazione del glutine dalla<br />

<strong>di</strong>eta.<br />

La storia della CD ha origini molto lontane nel tempo, infatti già nel lontano 250 a.C.<br />

Galeno aveva descritto la presenza <strong>di</strong> questo fenomeno intestinale sia nel bambino che<br />

nell’adulto.<br />

Nel I secolo d.C. Celso introdusse l’aggettivo celiaco (dal greco ..e..a..s, intestino) per<br />

identificare una patologia della cavità addominale a carattere <strong>di</strong>arroico, mentre, a sua volta<br />

Areteo <strong>di</strong> Cappadocia ne riconobbe l’andamento protratto nel tempo e le <strong>di</strong>fficoltà nella<br />

cura.<br />

Ad ogni modo, è soltanto nel 1888 che si ha la prima definizione <strong>di</strong> malattia celiaca come<br />

sindrome da malassorbimento intestinale ad opera <strong>di</strong> Samuel Gee, che in<strong>di</strong>viduò nella<br />

<strong>di</strong>eta una possibilità <strong>di</strong> terapia [1].<br />

La storia moderna della CD ricevette un fondamentale impulso dal me<strong>di</strong>co olandese<br />

Willem Karel Dicke che, negli anni ’50, riuscì a <strong>di</strong>mostrare il ruolo eziologico del glutine<br />

nella sua patogenesi [2, 3].<br />

Dicke osservò che durante la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, i bambini che soffrivano <strong>di</strong> <strong>di</strong>arrea<br />

cronica associata a sindromi <strong>di</strong> malassorbimento intestinale, sintomi tipici della malattia<br />

celiaca, migliorarono notevolmente quando a causa del conflitto ci fu il cosiddetto<br />

“inverno <strong>di</strong>giuno” (1944-1945) in cui, venendo a mancare le scorte <strong>di</strong> farina e frumento, i<br />

piccoli pazienti venivano sfamati con patate, banane ed altri alimenti inconsueti tra cui i<br />

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