1IGIENE URBANAIl degrado delle aree pedonalidovuto alle gomme damasticare e altri depositiFRANCESCO VANDONINelle aree urbane sempre più vastesu<strong>per</strong>fici vengono riservate ai solipedoni escludendo <strong>il</strong> traffico di veicoli.Queste isole pedonali risultano particolarmentecurate <strong>per</strong> quanto concerne<strong>il</strong> criterio architettonico; solitamentele pavimentazioni sono costituite damateriale lapideo di un certo pregio,gli impianti <strong>il</strong>luminanti, le panchine etutto quanto riguarda l'arredo urbanorisultano di buona fattura e, conseguentemente,di costo elevato. Questezone sono spesso descritte come "<strong>il</strong>salotto" della città ma, a differenza delsalotto di casa, sono a<strong>per</strong>te a chiunquevoglia accedervi con conseguentirischi di vandalismo, incuria o sporcamentiaccidentali. Risultano evidenti atutti le scritte vandaliche eseguitesenza alcun rispetto su ogni genere disu<strong>per</strong>ficie verticale, <strong>il</strong> degrado creatodalle gomme da masticare che lascianomasse appiccicose sul lastricatoorizzontale, le macchie oleose dovutea mezzi di servizio e, purtroppo, i residuiorganici, a volte umani, dovute allamaggiore espressione dell'inciv<strong>il</strong>tà.Considerato l'elevato costo di talio<strong>per</strong>e, specialmente se raffrontato ainterventi standard di pavimentazioni inbitume, si evidenziano come indispensab<strong>il</strong>io<strong>per</strong>azioni <strong>per</strong> una adeguatapulizia e successiva protezione di questezone dal degrado sopra descritto.Studi s<strong>per</strong>imentali hanno dimostratoche le masse solide insistenti sullesu<strong>per</strong>fici piane pedonali sono costituite,<strong>per</strong> la massima parte, da chewing gum,deiezioni animali e residui di alimenti.La particolarità delle aree interessatedalla pulizia, piazze di valore storico earchitettonico, impone la certezzaassoluta che l'intervento attuato nonproduca o inneschi fattori chimico fisicinon controllab<strong>il</strong>i. Il danneggiamento dimatrici storiche non rappresenta infattisolo un danno economico ma, soprattutto,un danno irreparab<strong>il</strong>e al patrimoniostorico. Da ciò deriva la necessitàche apparecchiature e prodotti risultinotestati severamente, in modo daestromettere dal mercato la concorrenzameno qualificata e, nel contempo,tranqu<strong>il</strong>lizzare la committenza <strong>per</strong>quanto riguarda <strong>il</strong> risultato finale.Dekos, <strong>per</strong> verificare se l'idea progettualefosse costruita su esigenzereali, dopo s<strong>per</strong>imentazioni di laboratorioe di piccole dimensioni chehanno dimostrato la fattib<strong>il</strong>ità dellostudio sotto l'aspetto tecnico, ha procedutoad offrire, in via s<strong>per</strong>imentale,<strong>il</strong> servizio ad una società municipalizzatadeputata alla pulizia di questearee. L'interesse di questa aziendaha su<strong>per</strong>ato ogni aspettativa ed èsfociato in una commessa di circa20.000 metri quadrati da sottoporre alavori di pulizia generale, rimozionechewing gum e protezione.I risultati ottenuti hanno dimostrato lavalidità di quanto sv<strong>il</strong>uppato a livelloteorico.La pulizia con bicarbonato ha consentitodi ottenere: assenza di abrasionedella matrice del supporto, ottimorisultato di pulizia, apprezzatoeffetto igienizzante, buon effetto dirimozione, ottima velocità di esecuzione,fac<strong>il</strong>e manovrab<strong>il</strong>ità e ut<strong>il</strong>izzo.Il lavoro eseguito ha riscontrato l'approvazionedel committente ed innescatola richiesta da numerose altreMunicipalizzate d'Italia (Roma, Ravenna,Trieste, Cosenza, ...).Gli studi ed <strong>il</strong> lavoro s<strong>per</strong>imentale diPiazza del Duomo a M<strong>il</strong>ano, in precedenzacitato, hanno consentito dimettere a punto un sistema, sino adoggi mai attuato, che prevede l'ut<strong>il</strong>izzodi vapore d'acqua a media tem<strong>per</strong>atura(130° - 180°C) e a bassa pressione(4 - 8 bar), che assicura una<strong>per</strong>fetta riuscita dell'o<strong>per</strong>a.Studi s<strong>per</strong>imentali dimostrano che lemasse, in precedenza descritte, allatem<strong>per</strong>atura di circa 75° C, tendonoa <strong>per</strong>dere la loro consistenza e, inparticolare <strong>per</strong> quanto riguarda legomme da masticare, ad assumereuno stato semifluido tale che, sottoponendola massa a leggera pressione,se ne provoca <strong>il</strong> distacco dalsottofondo.1. Sistema Dekos <strong>per</strong> la puliziadelle pavimentazioni compostodalle macchine Sobijet eLevogum (a destra)54 <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 14 maggio - giugno 2005
1 2Altro criterio unico adottato in fasedi progetto riguarda <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o dellamassa, sino ad ora mai attuato con imetodi precedentemente descritti,indispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la salvaguardiadell'igiene e della completezza dell'intervento.Ultima peculiare caratteristica delsistema consiste nella protezione dell'areauna volta pulita. Eseguito l'interventodi pulizia è indispensab<strong>il</strong>eproteggere l'area, in modo che rinnovatidepositi non richiedano nuovamentel'esecuzione di costosi interventi.Tale risultato è stato ottenuto,in fase s<strong>per</strong>imentale, mediante l'applicazionesulla matrice di derivatifluorurati. Secondo la letteratura questicomposti possiedono la caratteristicadi un'ottima oleo ed idrorepellenzasenza sostanziali effetti stressantidella matrice stessa.Come già premesso, al momentoattuale la società dispone di una validae testata apparecchiatura <strong>per</strong> la puliziageneralizzata delle su<strong>per</strong>fici lapidee<strong>per</strong> mezzo di bicarbonato di sodio.(Sobijet 224 SE; <strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 10settembre - ottobre 2004).L'ut<strong>il</strong>izzo della macchina Levogumrichiede, grazie all'automazione applicata,l'intervento di un solo o<strong>per</strong>atore.Secondo <strong>il</strong> degrado della su<strong>per</strong>ficieda trattare e nel caso la patina disporco si presenti tale da ostacolarel'individuazione della massa darimuovere, sarà effettuato un interventodi lavaggio di tutta la su<strong>per</strong>ficiecon bicarbonato di sodio. Eseguitoquesto trattamento l'o<strong>per</strong>atore provvederàa valutare, in base alla tipologiadelle masse da rimuovere e allaresistenza e tipologia della matricedel supporto, <strong>il</strong> prodotto da ut<strong>il</strong>izzarein soluzione acquosa.Il criterio di base comune è l'azioneemolliente e sgrassante, la differenza ècostituita dalla forza di aggressione.1. Dimostrazione della Levogumcon lo "zoccolo" aspirante2. Confronto tra pavimento trattatoe stato inizialeCreata la soluzione, l'o<strong>per</strong>atore inizierà<strong>il</strong> lavoro di rimozione applicando topicamentelo "zoccolo" sulla massa darimuovere. I tempi di rimozione dipendonoda numerose variab<strong>il</strong>i quali lanatura della massa da rimuovere, ladimensione della massa e la tipologiadella matrice del supporto.Mediamente, e considerando anche <strong>il</strong>tempo di spostamento dello "zoccolo",tra una massa e l'altra sono sufficienti3 - 5 secondi <strong>per</strong> la completarimozione della massa. Terminata larimozione delle masse solide si interverràsulla su<strong>per</strong>ficie <strong>per</strong> pulire lemacchie di olio ancora presenti.Infine sulla pavimentazione, pulita edasciutta, verrà steso <strong>il</strong> prodotto protettivo.<strong>Lavori</strong> <strong>Pubblici</strong> n. 14 maggio - giugno 2005 55