nell'Apocalisse, al momento dell'apertura del sesto sigillo. Vidi poi un altro angelo saliredall'Oriente, il quale recava il sigillo del Dio vivente.2. Questo araldo di Dio, degno di essere amato da Cristo, im<strong>it</strong>ato da noi e ammiratodal mondo, è il servo di Dio Francesco: lo costatiamo con sicurezza indub<strong>it</strong>abile, seosserviamo come egli raggiunse il vertice della sant<strong>it</strong>à più eccelsa, e, vivendo in mezzo agliuomini, im<strong>it</strong>ò la purezza degli angeli, fino a diventare esempio di perfezione per i seguaci diCristo.Ci spinge ad abbracciare, con fede e pietà, questa convinzione il fatto che egli ebbe dalcielo la missione di chiamare gli uomini a piangere, a lamentarsi, a radersi la testa e a cingere ilsacco, e di imprimere, col segno della croce pen<strong>it</strong>enziale e con un ab<strong>it</strong>o fatto in forma di croce,il Tau, sulla fronte di coloro che gemono e piangono. Ma ci conferma, poi, in essa, con la sua ver<strong>it</strong>àincontestabile, la testimonianza di quel sigillo che lo rese simile al Dio vivente, cioè a Cristocrocifisso. Sigillo che fu impresso nel suo corpo non dall'opera della natura o dall'abil<strong>it</strong>à di unartefice, ma piuttosto dalla potenza meravigliosa dello Spir<strong>it</strong>o del Dio vivo.1023 3. Poiché mi sentivo indegno e incapace di narrare la v<strong>it</strong>a di quest'uomo così degno diessere venerato e im<strong>it</strong>ato in tutto, io non mi sarei assolutamente azzardato a simile impresa,se non mi avesse spinto il fervido affetto dei miei confratelli, nonché l'inc<strong>it</strong>amento di tutti ipartecipanti al Cap<strong>it</strong>olo generale.Ma quella che mi ha fatto decidere è stata la riconoscenza che io debbo al padre santo.Infatti per la sua intercessione e per i suoi mer<strong>it</strong>i, io, quando ero bambino, sonosfugg<strong>it</strong>o alle fauci della morte. Questo ricordo in me è sempre vivo e fresco; sicché temerei diessere accusato di ingrat<strong>it</strong>udine, se non celebrassi pubblicamente le sue lodi.E questa appunto è stata, per quanto mi riguarda, la ragione più forte che mi ha spintoad affrontare quest'opera: io riconosco che Dio mi ha salvato la v<strong>it</strong>a dell'anima e del corpo adopera di san Francesco; io ho conosciuto la sua potenza, per averla sperimentata in me stesso.Per questo ho voluto raccogliere insieme nella misura del possibile, seppure non nellaloro completezza, le notizie riguardanti le sue virtù, le sue azioni e i suoi detti, che s<strong>it</strong>rovavano in forma frammentaria, in parte non menzionate e in parte disperse. Perché,venendo a morire coloro che hanno vissuto col servo di Dio, esse non andassero perdute.1024 4. Per aver ben chiara davanti alla mente, nella maggior certezza possibile, la v<strong>it</strong>a delSanto nella sua ver<strong>it</strong>à e trasmetterla, così, ai posteri, mi sono recato nei luoghi dove egli ènato, è vissuto ed è morto, ed ho fatto diligenti indagini sui fatti con i suoi compagnisuperst<strong>it</strong>i e, soprattutto, con alcuni di loro che furono i suoi primi seguaci e conobbero afondo la sua sant<strong>it</strong>à e che, d'altra parte, sono testimoni assolutamente degni di fede, sia perla conoscenza dei fatti sia per la solid<strong>it</strong>à della virtù.Nel narrare poi, quanto Dio si è degnato di compiere per mezzo del suo servo, ho r<strong>it</strong>enuto dinon preoccuparmi della ricercatezza dello stile, giacché la devozione del lettore trae maggiorprof<strong>it</strong>to da un linguaggio semplice che da un linguaggio pomposo.1025 Inoltre non ho sempre intrecciato la storia secondo l'ordine cronologico, alloscopo di ev<strong>it</strong>are confusioni; mi sono studiato piuttosto di osservare una disposizione piùadatta a mettere in risalto la concatenazione dei fatti. Perciò mi è parso di dover distribuiresotto argomenti diversi cose compiute in uno stesso periodo di tempo, oppure di doverdisporre sotto un medesimo argomento cose compiute in periodi diversi.
1026 5. Esporrò gli inizi, lo svolgimento e il compimento della sua v<strong>it</strong>a in quindici cap<strong>it</strong>oli,così distribu<strong>it</strong>i:nel primo descrivo la sua condotta da secolare;nel secondo, la sua conversione a Dio e il restauro di tre chiese;nel terzo, I'ist<strong>it</strong>uzione della Religione e l'approvazione della Regola;nel quarto, lo sviluppo dell'Ordine sotto la sua guida e la conferma della Regolaprecedentemente approvata;nel quinto, la sua v<strong>it</strong>a austera, e in che modo le creature lo confortavano;nel sesto, la sua umiltà e obbedienza e l'accondiscendenza di Dio ai suoi desideri;nel settimo, il suo amore per la povertà e i suoi mirabili interventi nei casi di necess<strong>it</strong>à;nell'ottavo, la sua pietà, e come le creature prive di ragione sembravano affezionarsi a lui;nel nono, il suo fervore di car<strong>it</strong>à e il suo desiderio del martirio;nel decimo, il suo amore per la virtù dell'orazione;nell'undicesimo, la penetrazione delle Scr<strong>it</strong>ture e lo spir<strong>it</strong>o di profezia;nel dodicesimo, I'efficacia nella predicazione e la grazia delle guarigioni;nel tredicesimo, le sacre stimmate;nel quattordicesimo, la sua pazienza, e il trans<strong>it</strong>o;nel quindicesimo, la canonizzazione e la traslazione.Alla fine aggiungerò, per completezza, alcuni dei miracoli da lui compiuti dopo il suofelice trans<strong>it</strong>o.Incomincia la v<strong>it</strong>adel beato FrancescoCAPITOLO ICondotta di Francesco da secolare1027 1. Vi fu, nella c<strong>it</strong>tà di Assisi, un uomo di nome Francesco, la cui memoria è in benedizione,perché Dio, nella Sua bontà, lo prevenne con benedizioni straordinarie e lo sottrasse, nella suaclemenza, ai pericoli della v<strong>it</strong>a presente e, nella sua generos<strong>it</strong>à, lo colmò con i doni dellagrazia celeste .Nell'età giovanile, crebbe tra le van<strong>it</strong>à dei vani figli degli uomini.Dopo un'istruzione sommaria, venne destinato alla lucrosa attiv<strong>it</strong>à del commercio.Assist<strong>it</strong>o e protetto dall'alto, benché vivesse tra giovani lascivi e fosse incline ai piaceri,non seguì gli istinti sfrenati dei sensi e, benché vivesse tra avari mercanti e fosse intento aiguadagni, non ripose la sua speranza nel denaro e nei tesori.1028 Dio, infatti, aveva infuso nell'animo del giovane Francesco un sentimento di generosacompassione, che, crescendo con lui dall'infanzia, gli aveva riemp<strong>it</strong>o il cuore di bontà, tanto chegià allora, ascoltatore non sordo del Vangelo, si propose di dare a chiunque gli chiedesse,soprattutto se chiedeva per amore di Dio.Una volta, tutto indaffarato nel negozio, mandò via a mani vuote contro le sueab<strong>it</strong>udini, un povero che gli chiedeva l'elemosina per amor di Dio. Ma sub<strong>it</strong>o, rientrato in sestesso, gli corse dietro, gli diede una generosa elemosina e promise al Signore Iddio che,
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Tormentato spesso da questa idea co
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mise a dire: “ Questa rondine dev
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il corpo e si rotolava con la bava
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Fissava, pieno di stupore, quella v
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Videro, durante la sua vita, molti
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Damiano, ove allora dimorava con le
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svolgimento della sua vita, cioè a
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Al contatto soave di quelle mani st
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Si alzò immediatamente la donna e,
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Ma il padre, prostratosi ai piedi d
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Ed ecco: improvvisamente un fortiss
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Appena lo ebbe pronunciato, vomitò
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Il governatore ordinò di rinchiude
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1299 1. Nel convento dei frati mino
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Il Santo, che ama l'età innocente,
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a questo piccolo di Cristo in tutta