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Le Fonti Francescane LEGGENDA MAGGIORE - Ofs-monza.it

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Anche per i poveri mendicanti bramava spendere non solo i suoi beni, ma perfino sestesso. Talvolta, per loro, si spogliava dei suoi vest<strong>it</strong>i, talvolta li faceva e pezzi, quando nonaveva altro da donare.Soccorreva pure, con reverenza e pietà, i sacerdoti poveri, provvedendo specialmentealla suppellettile dell'altare, per diventare, così, partecipe del culto divino, mentre sopperivaal bisogno dei ministri del culto.1037 Durante questo periodo, egli si recò a vis<strong>it</strong>are, con religiosa devozione, la tombadell'apostolo Pietro. Fu in questa circostanza che, vedendo la grande molt<strong>it</strong>udine deimendicanti davanti alle porte di quella chiesa, spinto da una soave compassione, e, insieme,allettato dall'amore per la povertà, donò le sue vesti al più bisognoso di loro e, ricoperto deglistracci di costui, passò tutta la giornata in mezzo ai poveri, con insol<strong>it</strong>a gioia di spir<strong>it</strong>o.Voleva, così, disprezzare la gloria del mondo e raggiungere gradualmente la vettadella perfezione evangelica. Si applicava con maggior intens<strong>it</strong>à alla mortificazione dei sensi,in modo da portare attorno, anche esteriormente, nel proprio corpo, la croce di Cristo cheportava nel cuore.Tutte queste cose faceva Francesco, uomo di l)io, quando, nell'ab<strong>it</strong>o e nella convivenzaquotidiana, non si era ancora segregato dal mondo.CAPITOLO IIPERFETTA CONVERSIONE A DIO.RESTAURO DI TRE CHIESE1038 1. Il servo dell'Altissimo, in questa sua nuova esperienza, non aveva altra guida, se nonCristo, perciò Cristo, nella sua clemenza, volle nuovamente vis<strong>it</strong>arlo con la dolcezza della suagrazia.Un giorno era usc<strong>it</strong>o nella campagna per med<strong>it</strong>are. Trovandosi a passare vicino alla chiesadi San Damiano, che minacciava rovina, vecchia com'era, spinto dall'impulso dello Spir<strong>it</strong>oSanto, vi entrò per pregare. Pregando inginocchiato davanti all'immagine del Crocifisso, sisentì invadere da una grande consolazione spir<strong>it</strong>uale e, mentre fissava gli occhi pieni dilacrime nella croce del Signore, udì con gli orecchi del corpo una voce scendere verso di luidalla croce e dirgli per tre volte: “ Francesco, va e ripara la mia chiesa che, come vedi, è tuttain rovina! ”.All'udire quella voce, Francesco rimane stup<strong>it</strong>o e tutto tremante, perché nella chiesa èsolo e, percependo nel cuore la forza del linguaggio divino, si sente rap<strong>it</strong>o fuori dei sensi.Tornato finalmente in sé, si accinge ad obbedire, si concentra tutto nella missione diriparare la chiesa di mura, benché la parola divina si riferisse principalmente a quella Chiesa,che Cristo acquistò col suo sangue, come lo Spir<strong>it</strong>o Santo gli avrebbe fatto capire e come eglistesso rivelò in segu<strong>it</strong>o ai frati.1039 Si alzò, pertanto, munendosi del segno della croce, e, prese con sé delle stoffe, si affrettòverso la c<strong>it</strong>tà di Foligno, per venderle.Vendette tutto quanto aveva portato; si liberò anche, mercante fortunato, del cavallo,col quale era venuto, incassandone il prezzo.

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