1130 10. Ecco quanto accadde una volta.Il servo di Dio, che si era molto aggravato, dal luogo di Nocera veniva ricondotto adAssisi, da una scorta di ambasciatori, che il devoto popolo assisano aveva appos<strong>it</strong>amenteinviato.Gli accompagnatori, col servo di Dio, giunsero in un villaggio poverello, chiamatoSatriano. Siccome l'ora e la fame facevano sentire il bisogno di cibo, andarono a cercarlo per ilpaese. Ma, non trovando niente da comprare, tornarono a mani vuote.Allora il Santo disse a quegli uomini: “ Se non avete trovato niente, è perché avete piùfiducia nelle vostre mosche che in Dio (col termine " mosche " egli indicava i denari). Matornate indietro nelle case da cui siete passati e domandate umilmente l'elemosina, offrendocome pagamento l'amor di Dio. E non crediate che questo sia un gesto vergognoso oumiliante: è un pensiero sbagliato, perché il Grande Elemosiniere, dopo il peccato, ha messotutti i beni a disposizione dei degni e degli indegni, con generosissima bontà ”.I cavalieri mettono da parte il rossore, vanno spontaneamente a chiedere l'elemosina eriescono a comprare con l'amor di Dio quello che non avevano ottenuto con i soldi.Difatti quei poveri ab<strong>it</strong>anti, commossi e ispirati da Dio, offrirono generosamente nonsolo le cose loro, ma anche se stessi. E così avvenne che la povertà di Francesco sopperisseall'indigenza, che il denaro non aveva potuto alleviare .1131 11. Nel tempo in cui giaceva ammalato nel rom<strong>it</strong>orio vicino a Rieti, veniva vis<strong>it</strong>atospesso da un medico, che gli faceva le cure opportune. Ma siccome il povero di Cristo nonaveva la possibil<strong>it</strong>à di ripagarlo con un compenso proporzionato alla prestazione, Iddiogenerosissimo, per non lasciare senza ricompensa il medico e i suoi pietosi servigi anche quisulla terra, lo volle compensare Lui stesso, al posto del povero.Lo fece con questo solo beneficio: Questo medico si era fatto costruire proprio allorauna casa, spendendovi tutti i suoi guadagni. Ma, a causa di una larga spaccatura, apertasi dacima a fondo, la casa minacciava di cadere da un momento all'altro.Non sembrava possibile impedire il crollo con i mezzi della tecnica umana; ma ilmedico, che aveva piena fiducia nei mer<strong>it</strong>i del Santo, con grande devozione e fede chiese aifrati di dargli qualche oggetto che l'uomo di Dio aveva toccato con le sue proprie mani. Dopomolte e insistenti preghiere, poté avere dai compagni del Santo una ciocca dei suoi capelli.La sera mise la ciocca dentro la spaccatura. Alzandosi, al mattino trovò la crepaperfettamente saldata, tanto che non si poteva né estrarre la reliquia, che ci aveva messo, néscorgere traccia alcuna di spaccatura.In questo modo, colui che aveva curato con tanta premura il corpicciolo in rovina delservo di Dio, mer<strong>it</strong>ò di scongiurare il pericolo di rovina per la propria casa.1132 12. In un'altra circostanza, I'uomo di Dio aveva voluto trasferirsi in un certo rom<strong>it</strong>orio,per dedicarsi più liberamente alla contemplazione. Poiché era infermo, chiese ad unpoveruomo che lo trasportasse sul suo asinello.Nel caldo dell'estate, I'uomo seguiva a piedi il servo di Dio, su per la montagna.Affaticato dal percorso molto lungo e difficoltoso e stremato dalla sete, a un certo puntoincominciò a gridare forte dietro al Santo: “ Muoio di sete! Se non trovo sub<strong>it</strong>o un po'd'acqua, muoio di sete! ”.Senza indugio il servo di Dio saltò giù dall'asino, si inginocchiò per terra e, levando lemani al cielo, continuò a pregare, finché sentì di essere stato esaud<strong>it</strong>o.
Terminata finalmente la preghiera disse all'uomo: “ Va in fretta a quella pietra e làtroverai l'acqua viva, che in questo momento Cristo, nella sua misericordia, ha fatto sgorgaredal sasso per te ”.Stupenda degnazione di Dio, che con tanta facil<strong>it</strong>à si piega ai desideri dei suoi servi!Bevve, I'uomo assetato, I'acqua scatur<strong>it</strong>a dalla pietra per la miracolosa preghiera diFrancesco, attinse la bevanda dal sasso durissimo.In quel luogo non c'era mai stato prima un filo d'acqua, ne mai lo si poté trovare,dopo, nonostante le più accurate ricerche.1133 13. Vedremo più innanzi, a suo luogo, in qual modo Cristo abbia moltiplicato levivande, tra le onde del mare, per i mer<strong>it</strong>i del suo poverello. Per ora ricordiamo solo questo:con poco cibo a lui offerto in elemosina, salvò per un lungo periodo i marinai dalla fame e dalpericolo di morte. Ciò basta per dimostrarci con chiarezza che il serv<strong>it</strong>ore di Dio onnipotentefu simile a Mosé nel fare scaturire l'acqua dalla pietra, e ad Eliseo nel moltiplicare le vivande.Via, dunque, dai poveri di Cristo ogni ombra di sfiducia ! Se, infatti, la povertà diFrancesco fu un'amministratrice tanto generosa da venire incontro così efficacemente allenecess<strong>it</strong>à di quanti offrivano a lui il loro aiuto, quando già erano venute a mancare le risorsedel denaro, dell'industria umana e della natura, tanto più saprà procurare quei beni che laProvvidenza divina concede a tutti, nell'ordine normale delle cose.Se, dico, I'arida pietra, alla voce del povero, somministrò acqua abbondante ad unpoverello assetato, è chiaro che, fra tutte le cose, nessuna ormai negherà i propri servigi acoloro che hanno lasciato tutte le cose, per scegliere il Creatore di tutte le cose.CAPITOLO VIIIIL SENTIMENTO DELLA PIETA''.COME LE CREATURE PRIVE Dl RAGIONESEMBRAVANO AFFEZIONARSI A LUI1134 1. La vera pietà, che, come dice l'Apostolo, è utile a tutto aveva riemp<strong>it</strong>o il cuore diFrancesco, compenetrandolo così intimamente da sembrare che dominasse totalmente lapersonal<strong>it</strong>à di quell'uomo di Dio.La pietà lo elevava a Dio per mezzo della devozione, lo trasformava in Cristo permezzo della compassione, lo faceva ripiegare verso il prossimo per mezzo dellacondiscendenza e, riconciliandolo con tutte le creature, lo riportava allo stato di innocenzaprim<strong>it</strong>iva.Per essa sentiva grandissima attrazione verso le creature, ma in modo particolareverso le anime, redente dal sangue prezioso di Cristo Gesù; e, quando le vedeva inquinatedalle brutture del peccato, le compiangeva con una commiserazione così tenera che ognigiorno, le partoriva, come una madre, in Cristo.1135 E la ragione principale per cui venerava i ministri della parola di Dio era questa: che essifanno rivivere la discendenza del loro fratello morto, cioè fanno rivivere il figlio di Cristo, che èstato crocifisso per i peccatori, quando li convertono, facendosi loro guida con piasollec<strong>it</strong>udine e con sollec<strong>it</strong>a pietà.
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Il Santo, che ama l'età innocente,
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