povertà e contro l'osservanza del Vangelo. Perché la beata Vergine avrà più caro vedere chenoi lasciamo spoglio il suo altare, per osservare perfettamente il consiglio del santo Vangelo,anzi che vedere che lasciamo ben ornato il suo altare, ma trascuriamo il consiglio del Figliosuo ”.1124 5. Una volta l'uomo di Dio era in viaggio con il compagno nella terra di Puglia. Vicino aBari trovarono sulla strada una grande borsa, di quelle che chiamano fonda.Il compagno, vedendo che sembrava gonfia e piena di denaro, la fa notare al servo diCristo, e insiste perché la si raccolga e si prenda il denaro, per distribuirlo ai poveri.Rifiuta, I'uomo di Dio, affermando che quella borsa è un trucco del diavolo e che ilfrate lo vuole spingere a fare un'azione nient'affatto mer<strong>it</strong>oria, ma peccaminosa, cioè a dare inelemosina il denaro altrui, dopo averlo sottratto di nascosto .Si allontanano dal luogo, si affrettano a riprendere il cammino. Ma il frate, ingannatodalle sue fantasticherie di car<strong>it</strong>à, non è ancora tranquillo, non desiste dal molestare l'uomo diDio, accusandolo di insensibil<strong>it</strong>à per i poveri. Sicché, alla fine, il m<strong>it</strong>e santo accondiscende ar<strong>it</strong>ornare sul posto, non per fare quello che voleva il frate, ma per svelare l'inganno deldiavolo.R<strong>it</strong>orna, in compagnia del frate e di un giovane, incontrato sulla strada, vicino allafonda e comanda di raccoglierla da terra.Il frate comincia, con suo stupore, a tremare, perché già presente il prodigio diabolico.Tuttavia scaccia l'es<strong>it</strong>azione, facendosi forte col comando della santa obbedienza, e stende lamano verso la borsa.Ed ecco: salta fuori un grosso serpente, che sub<strong>it</strong>o scompare insieme con la borsa.Così fu svelato l'inganno del demonio e scoperta l'astuzia fraudolenta del nemico.“ Il denaro--disse allora il Santo al suo compagno-- per i servi di Dio, non è altro, ofratello, che demonio e serpente velenoso ”.1125 6. Più tardi, accadde al Santo un fatto meraviglioso. Mentre, per urgente motivo, si stavarecando a Siena, tre donne poverelle, perfettamente simili di statura, età e volto, gli venneroincontro, in una grande pianura fra Campiglia e San Quirico, porgendogli come graziosoregalo questo saluto non mai sent<strong>it</strong>o: “ Ben venga Madonna Povertà ”.Udendolo, quel vero amante della povertà, si sentì ricolmo di gioia indicibile; nessunsaluto poteva essere più caro al suo cuore quanto quello che esse avevano scelto.<strong>Le</strong> tre donne, dopo il saluto, immediatamente scomparvero. I compagni, considerandoquella rassomiglianza, quel saluto, quell'incontro e quella scomparsa cosi mirabili e fuoridall'ordinario, r<strong>it</strong>ennero con buona ragione che avessero un significato simbolico riguardanteil Santo. Così, il fatto che quelle tre donne poverelle erano tanto somiglianti nel voltoindicava con sufficiente evidenza come l'uomo di Dio possedeva la perfezione evangelica intutta la sua luce e la sua bellezza, perché praticava con ugual perfezione le tre virtùdell'obbedienza, della povertà e della cast<strong>it</strong>à.D'altra parte, quel saluto così insol<strong>it</strong>o e il fatto che le tre donne, dopo il saluto, eranosub<strong>it</strong>o scomparse stava ad indicare che il Santo aveva messo tutta la sua gloria nel privilegiodella povertà, sua madre, sua sposa, sua signora, come egli stesso di volta in volta lachiamava.1126 Nella povertà, Francesco bramava di superare tutti gli altri, lui che proprio dallapovertà aveva imparato a reputarsi inferiore a tutti.
Se gli cap<strong>it</strong>ava di scorgere qualcuno più povero di lui, almeno all'apparenza, sub<strong>it</strong>o sirimproverava e si inc<strong>it</strong>ava ad essere anche lui così, quasi avesse paura di essere vintodall'altro nell'amorosa gara della povertà.Gli accadde, durante un viaggio, d'incontrare un poverello. Scorgendone la nud<strong>it</strong>à, nefu rattristato nel cuore e disse al compagno con voce di lamento: “ La miseria di costui ci haprocurato grande vergogna; perché noi, come nostra unica ricchezza, abbiamo scelto lapovertà: ed ecco che essa risplende più luminosa in lui che in noi ”.1127 7. Per amore della santa povertà, il servo di Dio onnipotente usava molto più volentieridelle elemosine cercate di porta in porta che non di quelle offerte spontaneamente.Quando, inv<strong>it</strong>ato da grandi personaggi, doveva accettare l'onore di assidersi a mensesontuose, andava, prima, a chiedere dei pezzi di pane nelle case dei vicini e poi, cosìarricch<strong>it</strong>o di miseria, si metteva a tavola.Così fece una volta che era stato inv<strong>it</strong>ato dal cardinale di Ostia, straordinariamenteaffezionato al povero di Cristo. Perciò il cardinale si lamentò con lui, facendogli osservareche, andando a cercar l'elemosina, mentre stava per essere osp<strong>it</strong>ato alla sua mensa, avevaoffeso la sua dign<strong>it</strong>à. Ma il servo di Dio gli rispose: “ O Signore mio, io ho fatto grande onorea voi coll'onorare un Signore più grande. Difatti il Signore si compiace della povertà esoprattutto di quella che consiste nel farsi medicanti volontari per Cristo. E io, questa dign<strong>it</strong>àregale che il Signore Gesù ha assunto per noi, facendosi povero per arricchirci della suamiseria e cost<strong>it</strong>uire eredi e re del regno dei cieli i veri poveri di spir<strong>it</strong>o, non voglio scambiarlacol feudo delle false ricchezze, a voi concesse per un momento”.1128 8. Talora, esortando i frati a cercare l'elemosina, usava argomenti di questo genere: “Andate, perché in questi ultimissimi tempi i frati minori sono stati dati in prest<strong>it</strong>o al mondo,per dar modo agli eletti di compiere in loro le opere con cui mer<strong>it</strong>arsi l'elogio del sommoGiudice e quella dolcissima assicurazione: Ogni volta che lo avete fatto a uno di questi miei fratipiù piccoli, lo avete fatto a me ”.“ Perciò, concludeva, è bello andare a mendicare sotto il t<strong>it</strong>olo di frati minori, t<strong>it</strong>olo cheil Maestro della ver<strong>it</strong>à ha indicato nel Vangelo con tanta precisione, come motivo dl eternaricompensa per i giusti ”.1129 Anche nelle feste principali, quando ve n'era l'opportun<strong>it</strong>à, era sol<strong>it</strong>o andare perl'elemosina. Perché, diceva, nei poveri di Dio si realizza la parola del profeta: L'uomo hamangiato il pane degli Angeli. Il pane degli Angeli è quello che la santa povertà raccoglie diporta in porta e che, domandato per amor di Dio, per amor di Dio viene elarg<strong>it</strong>o persuggerimento degli Angeli santi.9. Una volta, nel giorno santo di Pasqua, siccome si trovava in un rom<strong>it</strong>orio moltolontano dall'ab<strong>it</strong>ato e non c'era possibil<strong>it</strong>à di andare a mendicare, memore di Colui che inquello stesso giorno apparve ai discepoli in cammino verso Emmaus, in figura di pellegrino,chiese l'elemosina, come pellegrino e povero, ai suoi stessi frati.Come l'ebbe ricevuta, li ammaestrò con santi discorsi a celebrare continuamente laPasqua del Signore, cioè il passaggio da questo mondo al Padre, passando per il deserto del mondoin povertà di spir<strong>it</strong>o, e come pellegrini e forestieri e come veri Ebrei.Poiché, nel chiedere le elemosine egli non era spinto dalla brama del guadagno, madalla libertà dello Spir<strong>it</strong>o, Dio, Padre dei poveri, mostrava per lui una speciale sollec<strong>it</strong>udine.
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