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LIBRI<br />
STORIA DISPERATA,<br />
L , ODISSEA IN CITTA<br />
Romanzo di<br />
solitudine e disperazione.<br />
La fuga<br />
dalla famiglia,<br />
la vita nomade. Fino<br />
al ritorno finale.<br />
Bellissimo disastro<br />
NON C’È PIÙ TEMPO<br />
Andrea Carraro<br />
Rizzoli - 222 pp.,13 euro<br />
È una storia abbastanza sgradevole,<br />
quella che Andrea Carraro<br />
racconta nel suo ultimo romanzo<br />
Non c’è più tempo. Intanto è la<br />
storia della perdita di un padre,<br />
un padre con cui si è avuto un<br />
rapporto difficile. Poi è la storia<br />
di una depressione abbastanza<br />
disperante che ti cade fra capo e<br />
collo mandando tutto all’aria.<br />
Quindi è la storia di un’impotenza<br />
(anche sessuale) che cresce,<br />
giorno dopo giorno. Di una gelosia,<br />
per una moglie stremata<br />
che cerca un briciolo di vita in<br />
uno squallido rapporto con un<br />
collega di lavoro. Di un amore<br />
per un figlio piccolo che vive<br />
questa ingiusta situazione.<br />
Insomma, è una storia di quelle<br />
che possono succedere, nelle famiglie<br />
della media borghesia. E<br />
Andrea Carraro non ha mai avuto<br />
paura di immergersi nella mediocrità<br />
italiana, lasciandoci, dei<br />
nuovi mostri che circolano nelle<br />
nostre città (qui, in particolare,<br />
siamo a Roma), un ritratto sempre<br />
credibile e ben sbalzato.<br />
Perché questa è la realtà di esi-<br />
NO PASARAN<br />
Memorie di una guerra civile<br />
Autori Vari<br />
Manifestolibri, 15 euro<br />
Libro più cassetta<br />
Libro più cassetta per imparare<br />
qualcosa sulla guerra civile di<br />
Spagna, che diede il via, anticipandolo,<br />
al macello della seconda<br />
guerra mondiale. Il libro contiene,<br />
oltre all’introduzione del<br />
stenze possibili e anzi molto diffuse,<br />
di drammi piccoli ed enormi<br />
allo stesso tempo.<br />
Indimenticabili e molto forti le<br />
prime pagine, in cui il protagonista<br />
Paolo, quarantenne impiegato<br />
di banca, si confronta con l’agonia<br />
del padre malato e assistito<br />
da un badante filippino.<br />
Arriva la morte, dopo un lungo<br />
periodo di malattia, e il “servo”<br />
straniero manifesta il suo dis-<br />
curatore Fabio Grimaldi, una cronologia<br />
degli avvenimenti e, soprattutto,<br />
la trascrizione di una<br />
serie di interviste effettuate fra il<br />
1996 e il 1999, agli antifascisti<br />
di differente orientamento politico<br />
che parteciparono, giovanissimi,<br />
come volontari internazionali<br />
in sostegno della Repubblica attaccata<br />
dai fascisti di Franco.<br />
Gli intervistati, che ricordano e<br />
analizzano, sono: Luigi Bolgiani,<br />
agio a pulire la stanza da letto<br />
dove il padre ha trascorso i suoi<br />
ultimi giorni. Dopo questo prologo,<br />
inizia l’incubo della depressione,<br />
con sedute sempre<br />
più inutili dall’analista, pedinamenti<br />
alla moglie che consuma i<br />
suoi tradimenti nelle pinete, “infrattata”<br />
in macchina, giornate<br />
infernali in un posto di lavoro<br />
avvilente e inutile. Allora, la partenza.<br />
Una lettera di addio per il<br />
bambino e l’inizio di una vita<br />
Testimonianze e immagini della guerra civile spagnola. Ritratto d’epoca con (tanti) scrittori<br />
Giovanni Pesce, Leo Valiani,<br />
Bruno Visentini Ferrer, Anello<br />
Poma, Alberto Tibaldi.<br />
Nel video, preziose e inedite immagini<br />
dell’epoca ben montate,<br />
interviste alle compagne combattenti<br />
sopravvissute, parole molto<br />
belle e forti di Sciascia, una<br />
straordinaria poesia di Picasso,<br />
una descrizione dei fatti di<br />
Guernica di Koestler davvero toccante.<br />
Perché in questa terribile<br />
man mano sempre più randagia.<br />
Però mai troppo distante dalle<br />
sicurezze della famiglia: Paolo<br />
continua a pedinare la moglie, a<br />
parlare col figlio, a rispettare la<br />
sacralità di feste comandate come<br />
il Natale, a mantenere aperti<br />
spiragli per un possibile ritorno.<br />
E ci vuole una grande sapienza,<br />
ma anche tanta sincerità e pietà,<br />
per mettere in piedi dialoghi<br />
secchi, come quelli fra Paolo e<br />
sua moglie Rosa, o fra Paolo e<br />
sua madre (che, com’è normale,<br />
lo va a cercare quando lui decide<br />
di vivere in strada, chiedendo<br />
l’elemosina), o fra Paolo e il suo<br />
bambino. Così come sono necessarie<br />
queste descrizioni della città,<br />
il traffico a piazzale Clodio, la<br />
fauna metropolitana di studenti<br />
e naziskin, giardini e giardinetti,<br />
Villa Ada, Villa Torlonia, il<br />
Bambin Gesù dove lavora Rosa,<br />
la chiesa a piazza Santa Susanna<br />
per poter mendicare o quella in<br />
cemento di via Palmiro Togliatti,<br />
il campo nomadi sulla Casilina.<br />
Pieghe e svolte, miserie e splendori<br />
della grande Urbe. Il cimitero<br />
del Verano dove, in un fornetto<br />
dei tanti ordinati in riquadri,<br />
sono state sistemate le ceneri<br />
del padre.<br />
Fino alla violenza della strada,<br />
ormai insostenibile, che riporterà<br />
Paolo a casa. Una famiglia<br />
finita in pezzi, ma pur sempre<br />
una famiglia.<br />
Non era facile raccontare una vicenda<br />
del genere ma Andrea<br />
Carraro è un bravo scrittore e ha<br />
scritto un libro che resterà.<br />
GUERRA DI SPAGNA, FILM E LIBRO<br />
illustrazione: Lorenzo Mattotti, L’humanitè, tratta dalla copertina del libro.<br />
SILVIA BALLESTRA<br />
guerra civile, che vide cadere intellettuali<br />
anche miti come Garcia<br />
Lorca o Camillo Berneri, a fianco<br />
delle migliaia di cittadini che resistettero<br />
sulle barricate e nei villaggi,<br />
a fianco di Carlo Rosselli,<br />
Longo, Di Vittorio, Nenni, accorsero<br />
in sostegno anche tanti<br />
scrittori: Hemingway, Orwell,<br />
Malraux, Sciascia, Vittorini,<br />
Camus, Brecht, Neruda, Thomas<br />
Mann…<br />
<strong>FA</strong>VOLE<br />
MI CONSENTA<br />
Alessandro Amadori<br />
Libri Scheiwiller<br />
165 pp.,12,50 Euro<br />
È possibile, oggi in Italia, parlare<br />
di Silvio Berlusconi senza<br />
addentrarsi in giudizi politici?<br />
Compito arduo, ma Alessandro<br />
Amadori, studioso di semiotica,<br />
docente di psicologia sperimentale,<br />
già ricercatore del<br />
Cirm, compie un piccolo prezioso<br />
miracolo. Il sottotitolo dice<br />
tutto o quasi: “Metafore,<br />
messaggi e simboli. Come<br />
Silvio Berlusconi ha conquistato<br />
il consenso degli italiani”.<br />
Così Amadori parte dalla struttura<br />
e morfologia della fiaba<br />
(Propp e la scuola di Mosca)<br />
per individuare, scientificamente,<br />
i meccanismi affabulatori di<br />
Silvio. Il suo “abbellire” la realtà,<br />
le sue simbologie, i suoi<br />
messaggi. Trucchi e trucchetti,<br />
certo, ma anche simbologie e<br />
strategie comunicative, applicazioni<br />
da manuale delle tecniche<br />
di comunicazione pubblicitarie,<br />
applicate alla comunicazione<br />
politica.<br />
Amadori segue passo passo,<br />
con decine di esempi illuminanti,<br />
la prodigiosa tecnica<br />
del “grande comunicatore” e<br />
finisce per svelarne meccanismi<br />
e caratteristiche tecniche,<br />
abilità e ambiguità. Un piccolo,<br />
geniale trattato di semiologia<br />
che si potrebbe scambiare<br />
anche per il libretto delle<br />
istruzioni, manuale per capire<br />
il Cavaliere e la sua comunicazione<br />
politica, ai limiti dello<br />
spot e al confine della fiaba.<br />
Unico punto debole (del<br />
Cavaliere, non del libro di<br />
Amadori) che i protagonisti<br />
delle favole hanno sempre un<br />
antagonista (il drago, la strega<br />
cattiva, il lupo, ecc.), mentre<br />
Silvio antagonisti non ne ha.<br />
Dilemma: questo lo renderà<br />
invincibile o renderà la sua favola<br />
meno appassionante per<br />
il pubblico? Chi vivrà vedrà.<br />
Intanto, leggete il libretto delle<br />
istruzioni.<br />
A.R.<br />
SMIRNOFF ICE TM<br />
COOL IDEA.<br />
URBAN 51