MILANO FA RIDERE - Urban

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PIZZA COME VI PARE,
SUL GOLFO DI MILANO
Milano è una piccola
Napoli? Magari! Ma
per la pizza si può
anche avvicinare a
quel modello inarrivabile.
Scegliete bene
E ora, attenti. Ecco un quiz
talmente facile che nemmeno
Amadeus oserebbe mai porre ai
suoi concorrenti: qual è il piatto
più amato al mondo? Cinque lettere:
come pasta, ma molto più
croccante-caliente-filante.
Indovinato? Bravi. E allora diciamolo:
in tempi di bassa autostima
nazionale, essere concittadini di
chi ha inventato la pizza (è lei,
è lei!) rappresenta certo un bel
motivo d’orgoglio. Su, adesso non
fate i leghisti: non vorrete rinnegare
l’italianità della pizza solo
per la sua nascita napoletana, vero?
Mentre ci pensate, noi parliamo
di mozzarelle, di pomodori,
di capperi, di marinare, di capricciose,
giù giù fin dove può portarci
la più sfrenata libidine pizzettara.
Già, perché dietro le cinque
letterine di cui sopra ci sono mille
ricette e segreti... di Pulcinella che
si considerano singolarmente il
migliore, l’originale o il più meritevole
di onore (e morsi).
A cominciare dall’altezza del bordo,
quello che a Napoli chiamano
il “cornicione”: basso o alto?
Morbido o croccante? Da mordicchiare
subito o da lasciare per ultimo?
E il pomodoro, va fresco o
in conserva? Crudo a tocchetti,
o pelato e spadellato? Per non
parlare della mozzarella, argo-
mento su cui si sciolgono amicizie
trentennali. Una domanda su
tutte: bufala o non bufala?
Se vi aspettate da noi risposte
definitive, scordatevelo: teniamo
famiglia (di pizzaioli) e non vogliamo
certo rovinarci vita (che
è già ‘na pizza) e reputazione per
queste pinzillacchere, come direbbe
Totò. Però tutti, mozzarellisti
e fontinari, cornicionisti e balconisti,
trancisti e asportisti, acciughisti
e quattrostagionisti,
abbiamo dei punti fermi su cui
non possiamo transigere: cottura
a puntino (in forno a legna), pomodoro
dolce (cioè non acido),
mozzarella non acquosa o plasticosa,
olio serio (cioè non di semi
o di... motore).
Ingredienti cioè che trovate da
Pulcinella in via Solari 12, dove le
pizze sono sottili e croccanti, al
Ponte in via Vittorio Emanuele a
Corsico, dove invece – secondo la
tradizione napoletana – sono alte
e morbide, oppure al Be Bop in
viale Col di Lana 4, dove le sfornano
anche senza glutine e con
impasto a base di zucca. Da veri
buongustai poi, diffidiamo dei ristoranti
che fanno anche pizze,
cioè dove c’è LEI tra spaghetti,
bistecchina e macedonia. Orrore:
la pizza è la pizza, cioè una scelta
monotematica e monoculturale.
Il problema casomai è come “bagnarla”
a dovere con birre o vini
adeguati (e qui si potrebbe aprire
un altro dibattito: o siete per
caso di quelli che insieme ci bevono
la Coca???). Non preoccupatevi:
in ogni caso, meglio una
Margherita da urlo con una birretta
così così (cioè media), che
una signora Rossa (di capelli?
No, la birra!) con un Calzone mediocre.
Fidatevi.
ALTA, BASSA, BIG O COME DIAVOLO VI PARE
PIZZA BIG
02-2846548
Tutto quello che avreste sempre
voluto in una pizzeria: pulita, colorata
(in giallo-verde: omaggio
al Brasile di Ayrton Senna, presente
in foto), allegra, senza
odori (vietato fumare!), con servizio
rapido e simpatico, prezzi
corretti (da 6 euro), aperta fino
a mezzanotte. E le pizze? Tante
(75!), buone, larghe, sfoglia sottile
e croccante, pomodoro dol-
ce, mozzarella non plastificata.
Fabio, proprietario-pizzaiolo,
impasta, inforna, sorride.
Vi sembra poco? Viale Brianza,
30. Chiusa domenica.
DA RITA E ANTONIO
02-875579
Tutto quello che avete sempre
temuto in una pizzeria: ambiente
triste, luci al neon, camerieri
usurati e spicci. Però la pizza
(dai 5 euro in su) è da tradizio-
ne napoletana verace: cornicione
alto, pasta lievitata e ben
cotta, condimento all’altezza. In
tavola, anche una bottiglia d’olio
(scurissimo) e i pani della casa:
mangiate il pane tipo focaccia,
notevole, ed evitate l’olio.
Via Puccini, 2/a. Chiusa lunedì.
’A SCALINATELLA
02-5461825
Tutto quello che avete sempre
cercato in una pizza: fattura
P.D. SFORNELLI
(e pizzaiolo) di Napoli, cioè
soffice, ben cotta, larga quanto
il piatto, con cornicione adeguato
e mozzarella di bufala
da leccarsi i baffi. La bontà vi
farà dimenticare la spesa piuttosto
impegnativa (dagli 8 euro
in su), se no consolatevi con
le altre, buone (fidatevi, gente,
fidatevi) specialità partenopee
della casa, dalla fantasia di
latticini al fritto di pesce.
Via Bezzecca, 8.
Chiusa lunedì.
illustrazione: www.joffr.net
AL TRANCIO
Come si dice? Cotta
e mangiata. Ecco,
appunto, fate così
SPONTINI
02-29520588
Per chi ha fretta c’è il banchetto
all’ingresso, altrimenti
i tavoli dove la ressa (e la
coda) è perenne. La pizza al
trancio, tra le più note e ricercate
in città, è immutabile
da decenni: in sole due
varianti (normale e abbondante),
alta e morbida. Con
parecchia mozzarella filante,
ma forse troppo olio (ve ne
accorgerete dai vestiti).
Pizza e birra 6 euro, anche
d’asporto. Via Spontini, 4.
Chiuso lunedì.
PIZZERIA
FIORENTINA
02-58306292
L’insegna è storica, l’interno
con i tavolini in formica...
anche. Il trancio, servito
al volo a 3,50 euro, è bello
pastoso e croccante.
Disponibili anche piatti caldi
da rosticceria come zuppa
di farro, melanzane alla parmigiana,
roastbeef, cotoletta
e pesce vario (di venerdì).
Viale Bligny, 41.
Chiuso lunedì sera
e martedì.
ANTICA PIZZERIA
DA GIULIO
02-8392333
La nuova, giovane gestione
non ha per fortuna cambiato
la qualità del trancio. Che rimane
alto e fragrante, con
parecchia mozzarella. Se poi
avete ancora fame, ecco
pappardelle al cinghiale, pasta
e fagioli, cinghiale con
polenta, fritto misto e grigliata
di pesce. Tutto discreto
e molto casalingo.
Corso San Gottardo, 38.
Chiuso lunedì.
SMIRNOFF ICE TM
COOL IDEA.
URBAN 67