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norme di attuazione - Provincia di Viterbo

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PROVINCIA DI VITERBOSERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICAcoor<strong>di</strong>namento della programmazione dell’uso del territorioorientata anche alle esigenze ecologiche della fauna selvatica,il Piano Territoriale valuta i problemi della fauna e del suoprelievo come parte della salvaguar<strong>di</strong>a delle aree protette.La legge vieta, come è noto, la cacciagione nei parchi e nelleriserve naturali, mentre prevede la possibilità <strong>di</strong> regimi <strong>di</strong> cacciaparticolari nelle cosiddette aree contigue e nelle aree <strong>di</strong>interesse locale (caccia controllata, caccia riservata ai residenti,ecc.).Il problema si pone nelle aree <strong>di</strong> protezione paesistica, chesono già in parte zone <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto, quali i crinali e i valichimontani, le zone intorno a emergenze naturali (biotopi, geotopi,ecc.) e storiche (monumenti d’arte, giar<strong>di</strong>ni, ecc.).La materia non ha solo rilevanza naturalistica ma anchesociale, in quanto la caccia è <strong>di</strong>venuta modernamente unaattività <strong>di</strong> tipo ricreativo e una pratica del tempo libero intornoalla quale orbita un indotto economico tutt’altro chetrascurabile. Essa rientra perciò tra gli aspetti dell’uso delterritorio e del go<strong>di</strong>mento dell’ambiente che sono prerogativa <strong>di</strong>tutti i citta<strong>di</strong>ni e non solo <strong>di</strong> alcune categorie. Nella gestionedelle aree protette il tema della caccia deve essere valutato inbase alle situazioni e alle opportunità locali tenendo presente lapluralità delle attività che possono interessare la popolazione(residenza, turismo, agricoltura, ecc.).L’attuale normativa <strong>di</strong>sciplina l’attività venatoria secondo i criteridella commisurazione dei prelievi sulla base delle capacitàfaunistiche del territorio determinate in base a: ( potenzialitàfaunistiche locali, il numero <strong>di</strong> utenti venatori e l’entità degliabbattimenti per specie) e della programmazione della caccia inambiti definiti e regolamentati sulla base <strong>di</strong> criteri tecnicoscientifici.Relativamente alle potenzialità faunistiche locali, si opera unaazione <strong>di</strong> recupero e potenziamento con immissioni <strong>di</strong>sostegno, reintroduzioni o introduzioni <strong>di</strong> specie nuove. Ma iripopolamenti con finalità non scientifiche o ecologiche mapuramente venatorie possono portare a squilibri biologici e adeffetti indesiderati quali una moltiplicazione ab<strong>norme</strong> <strong>di</strong>presenze animali, con danni alle colture e saccheggio <strong>di</strong>prodotti utili all’uomo, e possono provocare la prevalenzainnaturale <strong>di</strong> alcune specie sulle altre, oltre a problemi <strong>di</strong>consanguineità e <strong>di</strong> degrado genetico.Riguardo al numero <strong>di</strong> utenti venatori, l’attuale normativalimitando la mobilità <strong>di</strong> ogni cacciatore cerca <strong>di</strong> prevenirefenomeni <strong>di</strong> eccessiva concentrazione, stimolando anche unamaggiore responsabilità in<strong>di</strong>viduale nello svolgimento <strong>di</strong> una piùcorretta pratica venatoria.Ma il popolamento animale non è solo un problema <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinavenatoria, perché la fauna è formata dal complesso <strong>di</strong> tutte lespecie animali, anche non cacciabili, che vivono o si spostanoin un determinato ambiente.La sua tutela è legata quin<strong>di</strong> ad altri fattori, quali la qualità e laquantità della flora, la presenza delle acque e il loro grado <strong>di</strong>inquinamento, gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> varia natura.Si deve perciò procedere al rilievo <strong>di</strong> particolari zoocenosi edegli spazi atti alla sopravvivenza <strong>di</strong> determinate comunitàanimali soprattutto se rare o in via <strong>di</strong> estinzione Le con<strong>di</strong>zionilocali devono essere tutelate per evitare una prevalenza dellespecie ubiquiste.La Pianificazione del territorio58NORME DI ATTUAZIONE_ Parte Generale e Disposizioni Strutturali

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