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norme di attuazione - Provincia di Viterbo

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PROVINCIA DI VITERBOSERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICAELENCO PRELIMINARE DEGLI EDIFICI E DELLE OPERE DASOTTOPPORRE A VERIFICA (art.2 c. 3 O.P.C.M. 3274/03)EDIFICI DI INTERESSE STRATEGICO EOPERE INFRASTRUTTURALI CON FINZIONI DIPROTEZIONE CIVILE IN CASO DI SISMA:Ospedali, case <strong>di</strong> cura, presi<strong>di</strong> sanitarie ambulatori, se<strong>di</strong> <strong>di</strong> A.S.L.Se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Prefetture, Regione, Provincie,Municipi, Comunità Montane, UfficiTecnici dello Stato.Caserme delle Forze Armate,Carabinieri, Pubblica Sicurezza, Vigilidel Fuoco, Guar<strong>di</strong>a della Finanza eCorpo ForestaleCentrali elettriche, centrali operative,impianti per le telecomunicazioniEDIFICI E OPERE INFRASTRUTTURALIRILEVANTI IN RELAZIONE ALLECONSEGUENZE IN CASO DI COLLASSOSTRUTTURALEAsili nido, scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne egrado, palestre università,conservatori, provve<strong>di</strong>torati.Se<strong>di</strong> comunali decentrate, poste etelegrafi, musei, biblioteche, carceri euffici giu<strong>di</strong>ziari, chiese, teatri,cinema, au<strong>di</strong>torium, e<strong>di</strong>fici per lemostre, sta<strong>di</strong>, e impianti sportivi,centri commerciali, mercati, banche,e<strong>di</strong>fici con cubatura > a 5000 m 3 perogni scala.Fabbriche, e<strong>di</strong>fici con lavorazione <strong>di</strong>sostanze pericolose o tossiche.Stazioni ferroviarie, stazioni autobuse tranviarie, metropolitane, porti eaeroporti.I fattori che possono essere controllati sono la vulnerabilità ed ilvalore degli elementi a rischio me<strong>di</strong>ante interventi strutturali (es.adeguamento delle costruzioni alle <strong>norme</strong> antisismiche) o nonstrutturali (es. limitazioni <strong>di</strong> uso del territorio).La progettazione con criteri antisismici <strong>di</strong>venta obbligatoria neicomuni delle zone sismiche 1, 2 e 3. Nella 4^ zona sismica laprogettazione antisismica <strong>di</strong>viene obbligatoria solo per le opere einfrastrutture <strong>di</strong> cui è prevista la verifica.La delibera stabilisce inoltre che fino al 9 novembre 2004 resterà invigore anche la classificazione sismica precedentemente approvatacon D.G.R. 2649/99 e da facoltà ai proprietari o alle amministrazioni<strong>di</strong> applicare la classificazione sismica in vigore precedentementealla Or<strong>di</strong>nanza del P.C.M. 3274/03 ad eccezione che per lecostruzioni in<strong>di</strong>cate nell’elenco delle opere soggette a verifica.Il più recente DPCM 21-10-03 oltre ad in<strong>di</strong>viduare gli e<strong>di</strong>fici e leinfrastrutture per le quali l’onere delle verifiche è statale, fornisce lein<strong>di</strong>cazioni per le verifiche tecniche da effettuarsi sugli e<strong>di</strong>fici e leopere strategiche come in<strong>di</strong>viduate dal Or<strong>di</strong>nanza 3274/2003. IlDPCM fissa 3 livelli <strong>di</strong> acquisizione dati e <strong>di</strong> verifica in funzione dellapriorità e delle caratteristiche degli e<strong>di</strong>fici e delle opere in esame. Inparticolare il livello 0 prevede unicamente l’acquisizione <strong>di</strong> datisommari su tutte le opere. I 2 livelli successivi si riferiscono acategorie <strong>di</strong> opere ad elevata priorità e si <strong>di</strong>fferenziano per dettaglio<strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> analisi richiesti.Il PTPG in<strong>di</strong>ca come utile per la valutazione del rischio sismicol’effettuazione <strong>di</strong> indagini tese a definire la microzonizzazionesismica : riconoscimento a scala locale <strong>di</strong> aree omogenee dal punto<strong>di</strong> vista della risposta sismica locale.La microzonazione deve sostanzialmente in<strong>di</strong>viduare la presenza <strong>di</strong>terreni <strong>di</strong>namicamente instabili (quelli cioè che in caso <strong>di</strong>sollecitazione sismica possono essere soggetti a deformazionipermanenti, quali frane, liquefazione, addensamento, etc.) e stimarele accelerazioni che si possono determinare sui terreni<strong>di</strong>namicamente stabili.La microzonazione si basa essenzialmente sui risultati <strong>di</strong> indaginigeologiche, geomorfologiche e geotecniche. Esistono infattiparticolari situazioni geologiche e geomorfologiche che determinanovariazioni nella risposta sismica locale (fenomeni <strong>di</strong> amplificazione eattenuazione delle onde sismiche, fenomeni <strong>di</strong> liquefazione) equin<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pericolosità indotta.Queste indagini geologico-tecniche <strong>di</strong> supporto alla pianificazioneurbanistica prendono in considerazione i reali problemi dell’area :66NORME DI ATTUAZIONE_ Parte Generale e Disposizioni Strutturali

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