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norme di attuazione - Provincia di Viterbo

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PROVINCIA DI VITERBOSERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICAAmplificazioneEsistono particolari con<strong>di</strong>zioni morfologiche e geologiche chepossono determinare un’amplificazione locale dell’intensitàsismica.Questa amplificazione è connessa a fenomeni <strong>di</strong>concentrazione delle onde sismiche in corrispondenza <strong>di</strong>brusche variazione della topografia (pen<strong>di</strong>, creste rocciosesottili, bor<strong>di</strong> <strong>di</strong> terrazzo o zone <strong>di</strong> ciglio su balze strapiombanti).I fattori geolitolofici che favoriscono i fenomeni <strong>di</strong> amplificazionesi riconducono alle situazioni in cui materiali <strong>di</strong> scarsa rigi<strong>di</strong>tàmeccanica si trovano sovrapposti su un substrato con elevatarigi<strong>di</strong>tà (valli fluviali con depositi addensati e consistentipoggianti su roccia; depressioni poco profon<strong>di</strong> coperte damodesti spessori <strong>di</strong> materiali limosi o limosi-argillosi; accumulidetritici, depositi morenici, conoi<strong>di</strong>; accumuli rocciosi lapideimolto fratturati).Ce<strong>di</strong>mentiLa pericolosità connessa con ce<strong>di</strong>menti o ce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fferenziali<strong>di</strong>pende essenzialmente da fattori litologici:- depositi <strong>di</strong> terreni granulari gradate e poco addensate (sabbiee ghiaie);- depositi <strong>di</strong> terreni con caratteristiche meccaniche scadenti(argille e limi poco consistenti, riporti poco addensati);- contatti tra litotipi con caratteristiche ficihe marcatamente<strong>di</strong>verse;- cavità sotterranee suscettibili <strong>di</strong> collasso.pressione interstiziale che possono dar luogo a fenomeni <strong>di</strong>liquefazione.In tali situazioni si ha la totale per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> resistenza al taglio delmateriale che può quin<strong>di</strong> colare come un fluido anche supendenze molto modeste.FraneI fenomeni franosi che possono essere associati ad un eventosismico si riconducono alle seguenti tipologie:a) frane <strong>di</strong> neoformazione in roccia (scivolamenti, ribaltamentie crolli) o riattivazioni <strong>di</strong> fenomeni franosi quiescenti inroccia, innescate <strong>di</strong>rettamente in corrispondenza dell’eventosismico;b) frane <strong>di</strong> neoformazione connesse a fenomeni <strong>di</strong>liquefazione <strong>di</strong>namica, anch’essi innescati <strong>di</strong>rettamente incorrispondenza dell’evento sismico;c) riattivazione <strong>di</strong> frane preesistenti in terreni argillosi che ingenere si verificano <strong>di</strong>lazionate <strong>di</strong> alcune ore o giornirispetto all’evento sismico.LiquefazioneIl fenomeno assume una particolare pericolosità in presenza <strong>di</strong>materiali granulari poco addensati saturi.Il terremoto può infatti determinare una densificazione delmateriale e, <strong>di</strong> conseguenza, generare elevati valori <strong>di</strong>67NORME DI ATTUAZIONE_ Parte Generale e Disposizioni Strutturali

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