Tab. 1.3 - Il bilancio energetico italiano (MTEP), 2006Disponibilità e Combustibili Gas Petrolio Rinnovabili Energia Totale Var. %impieghi (MTEP) solidi naturale (*) elettrica 2006-051. Produzione 0,63 9,06 5,77 13,21 0,00 28,68 -2,62. Importazione 16,80 63,85 106,82 0,74 10,19 198,41 0,53. Esportazione 0,17 0,30 27,18 0,00 0,35 28,01 -5,64. Variazione scorte -0,11 2,91 0,68 0,00 0,00 3,47 -5. Consumo internolordo (1+2-3-4) 17,37 69,70 84,74 13,95 9,84 195,60 -1,16. Consumi e perdite delsettore energetico -0,52 -0,83 -6,72 -0,09 -43,87 -52,03 -7. Trasformazionein energia elettrica -12,09 -26,83 -9,59 -11,95 60,46 0,00 -8. Totale impieghifinali (5+6+7) 4,77 42,04 68,43 1,91 26,42 143,57 -2,1Industria 4,57 16,21 7,43 0,28 12,14 40,63 -1,0Trasporti 0,00 0,41 42,86 0,17 0,87 44,32 0,8Usi civili 0,01 24,26 5,85 1,30 12,94 44,36 -5,7Agricoltura 0,00 0,17 2,61 0,16 0,46 3,41 0,2Usi non energetici(sintesi chimica) 0,19 0,99 6,13 0,00 0,00 7,31 -4,8Bunkeraggi 0,00 0,00 3,55 0,00 0,00 3,55 -* Al netto degli apporti di pompaggio (energia elettrica impiegata per il sollevamento di acqua, a mezzo pompe, al solo scopo di essere utilizzatasuccessivamente per la produzione di energia elettrica).Fonte: Ministero dell’Economia e <strong>delle</strong> Finanze, 2007.Mentre il settore dei trasporti è totalmente dipendente dal petrolio, la produzione di energia elettrica da fontirinnovabili, nel 2006, è aumenta del 4,5% rispetto al 2005 (Tab. 1.4), con oltre 52 miliardi di KWH. Gli incrementimaggiori si sono avuti nell’eolico (+37%) e nel fotovoltaico, la cui produzione, per effetto del sistemadi incentivazione in conto energia 14 , ha raggiunto i 35 milioni di KWH (+12,9%).14 A differenza <strong>delle</strong> incentivazioni in conto capitale per la costruzione di impianti, il “conto energia” incentiva l’energia elettrica prodotta da impiantifotovoltaici collegati alla rete elettrica per una potenza incentivabile complessiva di 1.200 MW. Il decreto interministeriale 19/2/07, che ha introdottoprocedure semplificate, prevede premi aggiuntivi per gli impianti abbinati a interventi di efficienza energetica degli edifici nonché incrementi di tariffeper installazioni realizzate in scuole, ospedali e piccoli Comuni.RETELEADER 27
Tab. 1.4 - Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabiliFonte rinnovabile, 2006 KWH (miliardi) % su totale fonte energia Var. % 2006/2005Idroelettrico 36,6 69,9 1,6Biomasse 6,7 12,8 9,2Geotermica 5,5 10,5 3,8Eolico 3,2 6,1 37Solare fotovoltaica 0,35 0,7 12,9TOTALE 52,35 100 4,5Fonte: GSE, marzo 2007.Anche le <strong>biomasse</strong> hanno fatto registrare un significativo incremento nella produzione di energia elettrica(+9,2%), con quasi 7 miliardi di KWH, ma contribuiscono al fabbisogno energetico lordo soltanto per il 12,8%(GSE, 2007).Allo stato attuale, le caratteristiche del nostro approvvigionamento energetico mettono a rischio il raggiungimentodegli obiettivi stabiliti dall’UE per il 2012 per l’Italia, ovvero ridurre le emissioni di CO 2 – come stabilitodal Protocollo di Kyoto – del 6,5%, dal momento che nel 2005 le emissioni rispetto all’anno di riferimento(1990) sono addirittura aumentate del 12,1% e dello 0,3% rispetto al 2004 (dati European EnvironmentAgency). Il nostro Paese occupa, attualmente, il terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito,in termini di emissioni di gas clima alteranti, con 225,5 milioni di tonnellate di CO 2 accertate nel 2005, pariall’11,4% del totale UE; il trasporto su strada, la produzione di energia elettrica e di calore e la raffinazionedel petrolio sono i principali settori responsabili dell’aumento <strong>delle</strong> nostre emissioni di gas serra rispettoai livelli del 1990.Come già accennato, la garanzia che il sistema di scambio <strong>delle</strong> quote di emissione 15 rappresenti uno strumentoefficace per combattere il cambiamento climatico si è tradotta in una <strong>valutazione</strong> coerente da partedella Commissione Europea dei PNA 2008-2012 che ha portato a ridurre il quantitativo totale di quote diemissione proposto da quasi tutti i Paesi; nel PNA 2008-2012 dell’Italia (decisione CE del 15/5/07) il tettomassimo di emissioni annue autorizzato è stato ridotto a 195,8 milioni di tonnellate di CO 2 (il 6,3% in menodi quanto richiesto).La fattibilità a rispettare gli impegni di Kyoto (Box 1.12) dipende non solo dalla possibilità di migliorare l’efficienzadei sistemi di combustione <strong>delle</strong> risorse già disponibili ma anche dalla capacità di aumentare la quantitàdi biomassa prodotta e utilizzata, attraverso il miglioramento <strong>delle</strong> pratiche agronomiche e forestali.Tuttavia se, da un lato, la maturazione di nuove tecnologie potrebbe far aumentare l’efficienza di produzione15 Il 2 aprile 2007 è diventato operativo nel nostro Paese il mercato volontario <strong>delle</strong> unità di emissione di CO 2 , gestito dal Gestore del Mercato Elettrico(GME).28 RETELEADER
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