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Bioenergia rurale. Analisi e valutazione delle biomasse a fini ... - Inea

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2.4 Gassificazione della biomassaIl primo tentativo di produrre un gas combustibile da materiale organico (legno o carbone) fu realizzato inInghilterra nel 1665: D.Clayton riuscì ad ottenere un gas dal carbone, poi utilizzato per l’illuminazione. Percapire l’importanza di tale processo nella storia europea, si consideri che la maggior parte della città di Londra,nel 1850, veniva illuminata con il cosiddetto town gas, ottenuto dalla gassificazione del carbone. Si devetuttavia arrivare al periodo fra il 1930 ed il 1950 per comprendere quanto questo processo sia stato storicamentee tecnologicamente rilevante.Durante la crisi di disponibilità di combustibili liquidi, in piena seconda Guerra Mondiale, il processo di gassificazionefu ampiamente esplorato, sia in termini scientifici sia in termini applicativi.In questo periodo circa un milione di gassificatori, alimentati con legna o carbone, furono installati in tuttaEuropa per fornire combustibile ad autoveicoli, carri armati, barche, treni e generatori elettrici.Si stima che solo in Italia, nel 1942, vi fossero 35.000 vetture alimentate con gas di gassificazione (Knoef,2005).L’importanza di questo processo si ridusse, nel periodo successivo, a seguito della rinnovata disponibilità dicombustibili liquidi di origine fossile sul mercato internazionale. Soltanto intorno agli anni ’90 del secoloscorso, a fronte della crescente preoccupazione per i livelli di concentrazione atmosferica della CO 2 , si è potutoosservare un ritorno di interesse per la gassificazione, in particolare di biomassa.La gassificazione è un processo che di fatto permette di aumentare il valore di un combustibile, in questo casole <strong>biomasse</strong> solide, trasformandolo in un gas, il quale può essere più facilmente trasportato, stoccato e bruciato.La possibilità di ottenere un gas facilita l’ingresso <strong>delle</strong> <strong>biomasse</strong> nel settore dei piccoli generatori, con l’ulteriorevantaggio di permettere la realizzazione di filiere corte e massimizzare i benefici ambientali dell’usodi questa fonte energetica.È tuttavia necessario sottolineare come questa tecnologia non garantisca ancora efficienze e affidabilità sufficientiper poter essere considerata commerciale.La gassificazione si realizza in appositi reattori, ad una temperatura di circa 800-900°C. Dell’aria, o del vapore,viene introdotta per fornire tramite una combustione parziale, l’energia al processo. Il gas ottenuto ècomposto in massima parte da idrogeno, metano, monossido di carbonio e azoto.2.4.1 Utilizzazione del gas di gassificazione (producer gas)La qualità del gas prodotto non è de<strong>fini</strong>ta soltanto dal suo potere calorifico inferiore, ma della sua composizionechimica. Fra i possibili utilizzi, il gas di gassificazione può essere direttamente bruciato per la produzionedi calore, utilizzato in motori endotermici per la generazione di energia elettrica e per i trasporti, oppurepuò costituire la materia prima per la produzione di bio-combustibili di seconda generazione.RETELEADER 53

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