Tuttavia, il recente decreto legislativo n. 20/07 di attuazione della direttiva 2004/8/CE sulla promozione dellacogenerazione basata su una domanda di calore utile nel mercato interno dell’energia, tende a incentivarela promozione di questa tecnologia che genera una maggiore efficienza energetica ed ha un minor impattoambientale. Al riguardo, il decreto introduce agevolazioni burocratiche per produttori e importatori di energiaelettrica, autorizzando la possibilità di ottenere la certificazione GO per l’energia sostenibile generata.Gli impianti da fonti rinnovabili beneficiano, inoltre, di trattamenti privilegiati connessi al riconoscimentoeconomico dell’energia immessa in rete; in particolare, gli impianti di potenza non superiore a 200 KW hannodiritto al cosiddetto “scambio sul posto”, che elimina il costo di acquisto dell’elettricità per una quantitàpari a quella prodotta dall’impianto, anche se non autoconsumata immediatamente 14 .Il calore utile prodotto da fonti rinnovabili viene, inoltre, incentivato nell’ambito del meccanismo dei CertificatiBianchi (Box 3.7), in quanto riconosciuto idoneo alla riduzione dei consumi di fonti energetiche primarie.Box 3.7 - I Certificati BianchiIl Certificato Bianco (CB) o Titolo di Efficienza Energetica (TEE) è un’attestazione di risparmio energetico che loStato riconosce ai distributori di energia elettrica e gas, per un valore equivalente ad una tonnellata di petrolio,per risparmi ottenuti sia mediante interventi diretti (cogenerazione), sia mediante misure di promozione (lampadinescontate o gratuite a basso consumo) rivolte agli utenti finali.Per ogni CB i distributori ricevono 100 euro all’anno per 5 anni e, grazie alle misure promozionali, i consumatoriarrivano a risparmiare in bolletta fino a 800 euro.La revisione del sistema estende gradualmente il diritto di accesso ai CB per gli impianti di cogenerazione anchea nuovi soggetti, oltre quelli attuali che sono i distributori di energia elettrica e gas (d. lgs. 20/07).Un credito di imposta sul calore generato da <strong>biomasse</strong> per il teleriscaldamento e l’applicazione dell’aliquotaIVA al 10% (anziché al 20%) sulle forniture di energia termica da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazionead alto rendimento, inoltre, sono previsti dalla legge finanziaria 2007.Il sistema di revisione dei CV 15 in attuazione alle misure contenute nella legge finanziaria 2007 (cfr. Prospetto3.3), offre opportunità vantaggiose per la produzione di energia elettrica ottenuta da <strong>biomasse</strong> di14 Si tratta di un servizio commerciale innovativo per la produzione da impianti di cogenerazione fino a 200 KW e da FER fino a 20 KW (aumentato a 200dalla finanziaria 2008) che consente di depositare virtualmente in rete l’energia elettrica prodotta e non immediatamente autoconsumata, in modo chepossa essere prelevata nei tre anni successivi per la copertura dei propri consumi; l’adesione a questo meccanismo consente di pagare al GSE, unicointerlocutore nazionale in sostituzione <strong>delle</strong> attuali imprese distributrici, il solo prelievo netto di energia.15 Nel decreto ministeriale in corso di pubblicazione è prevista l’assegnazione agli agricoltori/produttori di energia di CV di durata pluriennale per le <strong>biomasse</strong>provenienti da un’area di non oltre 70 KM da quella dove sorge l’impianto di trasformazione; ne beneficiano anche le filiere agricole che alimentano impiantidi potenza installata inferiore a 1.000 KW grazie a prezzi vantaggiosi, costituiti dal valore dell’energia elettrica più quello del CV, che restano fissiper diversi anni.RETELEADER 79
origine agricola nazionale e convenienza per le filiere agricole del biogas e dell’OVP. Unitamente al sostegnoa progetti di investimento basati sulle filiere locali di produzione (sono attualmente all’esame ministeriale accordiper la realizzazione dei distretti agro-energetici), tali norme giocano un ruolo fondamentale affinchégli imprenditori agricoli siano in grado di de<strong>fini</strong>re piani d’investimento nel settore <strong>delle</strong> bioenergie, soprattuttonel campo della generazione distribuita.La legge finanziaria 2008 estende il riconoscimento di una tariffa fissa (c.d. Conto Energia - cfr. nota 14) agliimpianti da fonti rinnovabili, aventi potenza elettrica inferiore ad 1 MW, per un periodo di 15 anni 16 .Inoltre, dal 1° gennaio 2008 è facilitato il ritiro dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e da generazionedistribuita 17 , con l’introduzione di una remunerazione minima garantita, a seconda della fonteutilizzata, per i piccoli impianti di produzione da rinnovabili (fino a 1 MW di potenza), quale sostegno aggiuntivoagli incentivi già previsti per questi impianti; il GSE è il solo soggetto centralizzato a ritirare l’energiaprodotta, con un ruolo di intermediario commerciale sotto il controllo dell’AEEG (delibera 280/07).3.2.2 La promozione dell’utilizzazione dei biocarburanti nei trasportiLe effettive condizioni di competitività sul mercato nazionale dei biocarburanti sono state inficiate dallo scarsocontingente di biocarburanti in esenzione da accise o soggetto ad aliquota ridotta (Tab. 3.2) e alla mancanzadi un piano pluriennale di defiscalizzazione che, invece, avrebbe potuto incentivare gli accordi per l’utilizzazionee lo sviluppo <strong>delle</strong> coltivazioni nazionali tra imprese agricole, trasformatori industriali e distributoricommerciali e avrebbe potuto promuovere, anche attraverso l’impegno <strong>delle</strong> amministrazioni locali,programmi di alimentazione <strong>delle</strong> autovetture con miscele di biocarburanti.Nel 2005, con il d. lgs. 128, il nostro Paese ha fissato l’obiettivo nazionale per la quota di mercato dei biocarburantidi origine agricola (biodiesel, bioetanolo e suoi derivati, ETBE e bioidrogeno), in attuazione della direttiva2003/30/CE finalizzata a promuoverne l’utilizzazione nei trasporti. Il decreto imponeva a società petroliferee distributori di soddisfare la domanda di benzina e nafta da trasporto con biocarburante puro o miscelatoin una percentuale minima pari all’1% entro il 2005 e al 2,5% entro il 2010, ma fissava obiettivi al disotto del target dell’UE che sono costati all’Italia una procedura di infrazione 18 .16 Già la legge di conversione del d.l. 159/07 ha riconosciuto i CV per 15 anni a <strong>biomasse</strong> e biogas purché derivanti da prodotti agricoli, allevamento eforestali nell’ambito di intese di filiera o contratti quadro; nel ddl 1817 (finanziaria 2008) i valori <strong>delle</strong> tariffe fisse in Conto Energia per gli IAFR,espresse in €/kWh, differiscono in base alla tipologia di fonte rinnovabile come segue: 1) eolico: 0,222; 2) geotermico: 0,204; 3) moto ondoso e maremotrice:0,345; 4) idraulica, se diversa da quella del moto ondoso: 0,226; 5) rifiuti biodegradabili e <strong>biomasse</strong> differenti dalla tipologia di seguito indicata:0,227. Inoltre, la legge di conversione del d.l. 159/07 ha riconosce i CV per 15 anni a <strong>biomasse</strong> e biogas purché derivanti da prodotti agricoli,allevamento e forestali nell’ambito di intese di filiera o contratti quadro.17 La Generazione Distribuita si basa sull’integrazione nelle reti elettriche di piccoli-medi impianti di produzione da fonti rinnovabili e di cogenerazione (quasisempre a gas naturale), generalmente connessi alla rete di distribuzione.18 L’obiettivo dell’UE era di sostituire, entro il 2005, il 2% dei consumi totali di benzina e gasolio da autotrazione con biocarburanti, per poi salire al 5,75%entro il 2010, ma il mancato raggiungimento a livello comunitario dell’obiettivo per il 2005 ha spinto la Commissione a rivedere gli strumenti di mercatoe di ricerca e a riesaminare i provvedimenti legislativi (cfr. Paragrafo 1.2.1).80 RETELEADER
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