- vi sono Province che hanno fatto la scelta <strong>di</strong> inserire nel programma della formazione inizialel’appren<strong>di</strong>mento della seconda lingua con corsi durante l’anno ed esperienze <strong>di</strong> soggiornoall’estero;- Province che suggeriscono lo stu<strong>di</strong>o della seconda lingua;- Province che assecondano la richiesta <strong>di</strong> coloro che chiedono <strong>di</strong> poter apprendere la secondalingua.Per quanto riguarda il cosiddetto “anno francescano”:- vi sono Province che hanno fatto la scelta <strong>di</strong> inserire nel programma della formazione iniziale,prevalentemente nell’anno precedente la professione solenne, la sospensione degli stu<strong>di</strong>accademici per offrire un tempo prolungato <strong>di</strong> esperienza delle <strong>di</strong>mensioni fondamentali dellanostra vocazione.- Questo periodo viene generalmente progettato in <strong>di</strong>alogo con il Maestro e con il Ministroprovinciale in modo “personalizzato”, può avere come contenuto l’esperienza <strong>di</strong> un anno nellamissio ad gentes, oppure all’interno <strong>di</strong> fraternità che vivono in modo particolarmente significativole priorità (es. fraternità <strong>di</strong> eremo, <strong>di</strong> inserimento, <strong>di</strong> evangelizzazione itinerante, conaccentazione della minorità…).Nel campo della formazione iniziale i segni <strong>di</strong> preoccupazione sono quelli legati alla fragilità deican<strong>di</strong>dati (un po’ in tutta Italia) e alla scarsità numerica dei can<strong>di</strong>dati (tranne in alcune Province), albisogno <strong>di</strong> far terminare gli stu<strong>di</strong> superiori ai can<strong>di</strong>dati prima dell’ingresso in Noviziato, a unarevisione globale della formazione iniziale che non allunghi i tempi ma <strong>di</strong>a profon<strong>di</strong>tà allaformazione, alla necessità <strong>di</strong> avviare una <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> autoformazione e <strong>di</strong> accompagnamento chefavorisca l’interiorizzazione della vocazione, la fedeltà e la perseveranza.c) Formazione permanenteDalle risposte al questionario risulta che tutte le Province hanno fatto in questi anni un grossoinvestimento sulla formazione permanente.- a livello provinciale in alcune province è entrata la mentalità <strong>di</strong> vivere il Capitolo comemomento formativo e progettuale, in molte esiste la prassi del Capitolo delle stuoie a caratterespirituale e formativo;- per buona parte delle Province è risultato uno strumento efficace <strong>di</strong> FoPe l’elaborazione a livellolocale del Progetto <strong>di</strong> Vita Fraterna; il far incontrare le fraternità viciniori (o <strong>di</strong> una zona) perritiri e per l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> temi formativi; così pure il ricorso a pellegrinaggi o a tempi fortiprolungati esperienziali e residenziali, in luoghi significativi (i luoghi francescani <strong>di</strong> Umbria, Lazioe Marche, oppure la Terra Santa, la Cappadocia, altri luoghi); esercizi spirituali; nelle tre areecomincia a essere ricorrente – seppur con modalità <strong>di</strong>verse – l’incontro congiunto dei Definitòri <strong>di</strong>tutta l’area;- per quanto riguarda la FoPe per categorie, tutte le province cercano <strong>di</strong> concentrare gli sforziformativi su Guar<strong>di</strong>ani e Formatori; esistono poi proposte formative legate all’aggiornamentoministeriale e culturale, come ad esempio le settimane <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> francescane organizzate al Suddalla Sicilia, al Centro dal Lazio, dall’Umbria e dalla Toscana e al Nord dal Veneto; qualcheprovincia inserisce nella progettazione FoPe anche incontri specifici per fasce d’età, conattenzione particolare ai frati dell’età <strong>di</strong> mezzo (40-60); altre privilegiano i settori <strong>di</strong>appartenenza (parroci, formatori, guar<strong>di</strong>ani, economi, cappellani d’ospedale…);- in qualche provincia vengono proposti anche tempi sabbatici personali, sotto la categoria delmoratorium o inseriti nel Progetto Personale <strong>di</strong> Vita.Riflettendo sulla situazione della FoPe qualche provinciale rileva anche un senso <strong>di</strong> stanchezzaall’interno dei frati e la necessità <strong>di</strong> saper rinnovare le modalità che rischiano facilmente <strong>di</strong> logorarsi.Risultano comunque forti i bisogni formativi legati alle relazioni, alla comunicazione, all’animazionedella vita fraterna e al ministero.d) Under 10La situazione è molto simile nelle tre Aree e nelle varie Province. Gli Under 10 sono seguiti o da unincaricato oppure <strong>di</strong>rettamente dal Ministro provinciale. In alcune province esiste anche un“Delegato” degli stessi U10 per tenere il collegamento tra <strong>di</strong> loro e con gli altri della rispettiva area.C’è in genere un’attenzione particolare all’accompagnamento personale, l’offerta <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong>12
incontro con<strong>di</strong>visi (giornate formative, ritiri, esercizi) e un progressivo inserimento nella vita e nelleattività provinciali e interprovinciali. È comunque una fase in cui permangono fragilità e criticità.e) Fraternità “nuove”Per fraternità “nuove” si intendono quelle fraternità che hanno avviato progetti nuovi o <strong>di</strong>rinnovamento <strong>di</strong> realtà già esistenti. Alcune <strong>di</strong> queste esperienze le incontreremo anche nel corso <strong>di</strong>questa settimana, mercoledì 9 giugno. Sono fraternità stimolanti e significative all’interno dellaConferenza o <strong>di</strong> un’Area. Ad esse guardano spesso i giovani in formazione perché vi intravedonoun’incarnazione significativa del nostro carisma, particolarmente nelle <strong>di</strong>mensioni dello spirito<strong>di</strong> orazione e devozione, della vita fraterna, della minorità che si fa con<strong>di</strong>visione edell’evangelizzazione. In esse i giovani in formazione chiedono solitamente <strong>di</strong> poter trascorrereperio<strong>di</strong> <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento dei tratti qualificanti la nostra forma vitae.Le fraternità segnalate come tali sono:* Al Nord:- Trentino: con<strong>di</strong>visione con i poveri (Cles-TN) e una esperienza <strong>di</strong> fraternità itinerante;- Liguria: fraternità centrata sulle Priorità in contesto extraconventuale e <strong>di</strong> forte minorità(Celle Ligure-SV);- Veneto: fraternità missionaria <strong>di</strong> vita semplice e <strong>di</strong> evangelizzazione itinerante (Roncajette-PD) e una fraternità per l’accoglienza <strong>di</strong> religiosi e sacerdoti in <strong>di</strong>fficoltà (Vittorio Veneto-TV);- Emilia Romagna: fraternità dell’Antoniano (BO) che opera attraverso i mass me<strong>di</strong>a e nelcampo dei bisogni socio-assistenziali e fraternità “San Paolo Apostolo” a San Cesario sulPanaro (MO) che privilegia l’evangelizzazione attraverso approcci tra<strong>di</strong>zionali e nuovi;* Al Centro:- Toscana: fraternità <strong>di</strong> inserimento in ambiente a forte immigrazione cinese nella città <strong>di</strong>Prato, si caratterizza per semplicità <strong>di</strong> vita e impostazione sulle priorità;- Marche: la fraternità <strong>di</strong> Valleremita (AN), che si caratterizza per l’impostazione <strong>di</strong> tipoeremitico;- Lazio: la fraternità <strong>di</strong> “Torre Angela” nella periferia <strong>di</strong> Roma, si caratterizza per l’autosostentamento attraverso il lavoro <strong>di</strong>pendente, la vita fraterna e <strong>di</strong> preghiera.- Sardegna: la fraternità <strong>di</strong> S. Mauro a Cagliari che si caratterizza come fraternità <strong>di</strong>evangelizzazione del mondo giovanile e <strong>di</strong> accoglienza vocazionale.* Al Sud:- Salerno: l’eremo <strong>di</strong> Sant’Angelo le Fratte (PZ), che si caratterizza per la vita eremitica;- Benevento: la fraternità <strong>di</strong> contemplazione ed evangelizzazione a Lioni (AV), è anche sededell’accoglienza vocazionale stabile;- Foggia: sono state avviate una “Fraternità <strong>di</strong> preghiera” a Termoli (CB) e una “Fraternità <strong>di</strong>evangelizzazione”;- Sicilia: è stata avviata una fraternità per l’animazione e l’aiuto economico alla Custo<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Terra Santa a Palermo;- Napoli: da anni a Marcianise (CE) esiste una Fraternità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione con gli ultimi.f) Progetto CompiCome COMPI abbiamo ritenuto opportuno dare attuazione al Capitolo generale 2009 soprattuttoattraverso l’elaborazione <strong>di</strong> un progetto triennale, che ci ha visti impegnati nell’Assembleadell’ottobre 2009 e in quella del marzo 2010, durante la quale è stato anche approvato. Perl’importanza che tale Progetto triennale ha per il nostro cammino, e per il fatto che è concepitoesattamente come attuazione del Capitolo generale 2009, abbiamo deciso <strong>di</strong> stamparlo sottoforma<strong>di</strong> depliant e <strong>di</strong> farlo giungere a tutti i frati della Conferenza.2. Missione evangelizzatricea) Ad gentesGeneralmente l’impegno missionario delle Province è abbastanza forte e si colloca sul piano dellaformazione e sensibilizzazione missionaria, su quello della <strong>di</strong>ffusione della stampa missionaria,13