NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

More documents

Recommendations

Info

Intervengono i ministri delle altre province del Nord Italia sul tema dell’Interprovincialità. Fr. FrancescoPatton illustra il cammino fatto dalla provincia di Trento e le scelte del Capitolo 2008, praticamenteall’unanimità: la creazione di un’unica entità, l’allineamento dei capitoli al 2013. In merito alla disponibilitàdei frati a far parte di fraternità interprovinciali, il capitolo ha votato che i giovani completino laformazione iniziale inseriti in queste fraternità e che, terminata la formazione, preferibilmente sianoinseriti in progetti interprovinciali; in merito alla formazione permanente, ha indicato di favorire ciò chesensibilizza all’Interprovincialità.Fr. Bruno Bartolini presenta il cammino fatto dall’Emilia Romagna. Il cammino verso l’Interprovincialità èiniziato, anche se permane una certa difficoltà tra i frati. Le scelte della Provincia (chiusure di case,sostegno di alcune presenze) sono fatte tenendo presente l’orizzonte dell’Interprovincialità; c’è anchel’impegno a formare i frati in vista dell’Interprovincialità.Fr. Mario Vaccari della Liguria, presenta le decisioni prese dalla provincia nel Capitolo del 2009.Il Capitolo è favorevole alla costituzione di un’unica entità e ha approvato l’allineamento dei capitoli al2013 facendo alcune proposte: la formazione di un organismo che guidi l’Interprovincialità e si affianchial Collegio dei Ministri; proporre un questionario ai frati chiedendo la singola disponibilità a partecipare alprogetto. Una mappatura della Provincia è già stata fatta nel Congresso Capitolare. La Provincia credemolto alla formazione di un’unica Provincia e vede in questo l’opportunità per nuove iniziative.Fr. Gabriele Trivellin del Piemonte dice che la sua provincia ha iniziato un cammino di riflessionesull’Interprovincialità già dal 2004. La diminuzione numerica dei frati, iniziata dagli anni 60, non è unfenomeno recente, ed interessa anche le altre realtà della Chiesa locale. Ci si chiede come mantenereviva la testimonianza francescana, questo spinge ad agire e a pensare alla mappatura per individuarealcune realtà nel territorio e qualificarle nella loro attività.Terminata la presentazione dei Ministri Provinciali c’è spazio per gli interventi.Fr. Fabio Longo chiede da quanti anni le province di Trento, Piemonte. Emilia Romagna e Liguria nonhanno postulanti.Fr. Francesco Patton risponde e dice che in trentino negli ultimi anni ci sono stati alcuni postulanti, pochi,ma non è solo questa la motivazione che ha spinto a camminare verso l’Interprovincialità, si tratta anchedi una ricerca di valore.Fr. Gabriele Trivellin dice che in Piemonte non ci sono postulanti da due anni, i numeri sono ridotti e ilnumero dei morti è di gran lunga superiore alle nuove entrate.Fr. Mario Vaccari dice che in Liguria non ci sono postulanti da 5-6 anni, l’Interprovincialità èun’opportunità per la qualità della nostra vita.Fr. Bruno Bartolini dice che attualmente in Emilia ci sono 2 postulanti e che l’anno prossimo ce ne sarà1.Fr. Adriano Busato chiede quante province, oltre a quella Veneta, hanno fatto il sondaggio tra tutti i fratiriguardo all’Interprovincialità. Inoltre chiede se si parlerebbe ancora di Interprovincialità qualora leprovince fossero autosufficienti?I Ministri Provinciali rispondono dicendo che pur non essendo stata fatta una consultazione della base ledecisioni prese dai rispettivi Capitoli Provinciali rispecchiano il sentire e il pensiero dei frati.Fr. Valeriano (della Lombardia) chiede quali sono le motivazioni di coloro che si oppongono o che nonvedono la necessità dell’Interprovincialità.Fr Livio Crisci dice che la risposta a questa domanda è complessa e che non c’è un “referente” chepossa rispondere. La riflessione all’interno dei gruppi può aiutare a capire e a confrontarsi.Fr. Renato Beretta chiede se nel cammino dell’Interprovincialità si parla di Carisma Francescano oesclusivamente dei problemi dei Minori nel nord Italia.Fr Livio Crisci riporta l’esperienza della Toscana che nel processo di ridimensionamento ha tenuto contoanche della presenza nel territorio di altre espressioni francescane.L’assemblea si conclude alle 15.30. Alle 16.00 iniziano i lavori di gruppo e alle 17.15 la celebrazioneeucaristica che conclude la giornata.verbalista fr. Roberto Cracco6
XXXVII CAPITOLO PROVINCIALEseconda parte28 Giugno - 3 LuglioScuola Apostolica “Sacro Cuore di Gesù” dei Padri Dehoniani, Albino (BG)Cronaca(a cura di f.s.r.)28 giugnoNel pomeriggio di ieri, domenica 27 giugno, i Frati sono giuntiad Albino, presso la Scuola Apostolica “Sacro Cuore” dei PadriDehoniani, per iniziare la seconda parte del XXXVII Capitoloprovinciale. Gli arrivi sono stati caratterizzati, come sempre,dalla reciproca accoglienza che, come ha sottolineato Fr.Roberto Ferrari nella odierna celebrazione delle Lodi, è stata laprima espressione di questa seconda fase del Capitolo. Lagioia della ritrovata fraternità si è, poi, espressa nella graziadella preghiera, con cui è incominciata la prima sessione delCapitolo. I Frati, infatti, si sono ritrovati in Aula alle 9.00 per unalectio divina guidata dal Presidente del Capitolo, fr. AlbertoTosini, che, commentando il brano di Luca 9,51-62, li haesortati a riprendere il cammino verso Gerusalemme sulle ormedi Gesù e, come Lui, con ferma decisione tendere alcompimento della loro vocazione, lasciandosi alle spalle tuttiquei legami che potrebbero essere di ostacolo. Divisi pergruppi i Capitolari hanno, quindi, condiviso quanto la Parolaaveva in loro suscitato, terminando questo primo momentocapitolare con un comune rendimento di grazie.Nella seconda sessione del mattino il Presidente del Capitolo eil Ministro provinciale hanno rivolto il loro saluto all’Assemblea.Il Ministro, in particolare, ha ripercorso il cammino compiuto dalla Provincia tra la prima e la secondafase del Capitolo, mettendo in evidenza i compiti che attendono i Capitolari nei prossimi giorni.Il pomeriggio è stato interamente dedicato ai lavori di gruppo, durante i quali sono state riprese le quattroschede, frutto della prima fase capitolare, per integrarle con i contributi pervenuti dalla riflessionecondotta in questi mesi nelle Fraternità della Provincia.L’Eucaristia, presieduta da Fr. Alessandro Ferrari, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini diLombardia, ha concluso la giornata. In essa oltre a ricordare i numerosi Frati della Provincia cheportano il nome degli apostoli Pietro e Paolo, siamo stati invitati a rinnovare lo spirito di comunione cheabbiamo assaporato lo scorso anno con tutta la Famiglia Francescana durante la celebrazione delCapitolo delle Stuoie.29 giugnoDopo aver solennemente celebrato l’Eucaristia nella festadei santi Pietro e Paolo, i lavori capitolari sono ripresi inAula questa mattina alle ore 9.00 con l’approvazione degliultimi verbali della prima parte del Capitolo. I segretari deidiversi gruppi hanno, quindi, presentato il risultato deilavori della giornata di ieri. Nel resto della mattinata e nellaprima sessione pomeridiana i Capitolari si sononuovamente divisi per gruppi per continuare l’elaborazionedelle proposte. Il tema di oggi era quello della qualità dellavita fraterna entro cui si attua la Formazione Permanente.7
Page 1: Anno XXXII - n. 206 - Luglio 2010NO
Page 4 and 5: XXXVII CAPITOLO PROVINCIALEGiornata
Page 8 and 9: Come, infatti, dice il Documento su
Page 10 and 11: COMPIINCONTRO COMPI - DEFINITORIO G
Page 12 and 13: - vi sono Province che hanno fatto
Page 14 and 15: su quello della condivisione econom
Page 16 and 17: c) Nella solidarietà (economia)- V
Page 18 and 19: di rinnovamento, per giustificare i
Page 20 and 21: poi pentirci. Abbiamo bisogno di te
Page 22 and 23: ELEZIONI DEFINITORI PROVINCIALIIl g
Page 24 and 25: collaborazione e la condivisione di
Page 26 and 27: 2) Si passa poi a un momento di con
Page 28 and 29: DALLE CLARISSE DELLA FEDERAZIONEAss
Page 30 and 31: VITA DELLA PROVINCIALA FRATERNITÀ
Page 32: 15, , Cermenate: in chiesa si inaug

NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?