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NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

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Fr. Lorenzo Assolani: nota che sta crescendo la sensibilità a vivere le giornate insieme per conoscersi.Così anche nelle singole fraternità cresce la collaborazione con il Guar<strong>di</strong>ano e la reciproca conoscenza,ma è comunque da incrementare per poter meglio elaborare i Progetti <strong>di</strong> Vita Fraterna.Fr. Roberto Ferrari: positiva la conoscenza reciproca. Chiede ai Visitatori generali <strong>di</strong> esprimere il loroparere, sulla base delle loro Relazioni <strong>di</strong> Visita. Rispondono fr. Livio Crisci e fr. Alberto Tosini: fr. Livioevidenzia l’importanza <strong>di</strong> valorizzare l’elaborazione del Progetto <strong>di</strong> Vita Fraterna come occasione <strong>di</strong>lavoro all’interno della fraternità per conoscersi meglio (PVF come “processo”), sia come opportunità <strong>di</strong>collaborazione con il Definitorio provinciale per l’animazione della vita della Provincia. Anche fr. Albertorileva l’importanza del lavoro dato nella costruzione del PVF come occasione per prendersi cura <strong>di</strong> sénella vita della fraternità. In alcune situazioni <strong>di</strong>venta essenziale la presenza <strong>di</strong> qualcuno del Definitorioprovinciale che aiuti a mantenere l’obiettivo prefissato. Il PVF come “arma vincente” su cui puntare. Davalorizzare anche gli incontri tra fraternità limitrofe.Fr. Gabriele Trivellin: avendo lavorato nell’équipe della Formazione Permanente che in<strong>di</strong>cava leiniziative interprovinciali, chiede <strong>di</strong> attuare una verifica su <strong>di</strong> queste.Fr. Cesare Vaiani: quale rapporto tra <strong>di</strong>mensione intellettuale (contenuti) e <strong>di</strong>mensione relazionale. Glistrumenti usati sono funzionali a questa formazione alle relazioni interpersonali?Fr. Leone Rosato: porre attenzione al cammino <strong>di</strong> ogni persona all’interno della comunità. Dare spazioalla preghiera personale e all’aggiornamento teologico e biblico.Fr. Fabio Longo: usare la Lettera a un Ministro per la formazione dei Guar<strong>di</strong>ani.Fr. Agostino Martini: per quanto riguarda la formazione occorre ricordare che la qualità <strong>di</strong> vita dellacomunità <strong>di</strong>pende dalla qualità <strong>di</strong> vita dei suoi componenti, non solo dei Guar<strong>di</strong>ani.Per i lavori <strong>di</strong> gruppo ci si sud<strong>di</strong>vide secondo lo schema pre<strong>di</strong>sposto.Fr. Alberto T. chiede <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare all’interno <strong>di</strong> ogni gruppo un presidente e un verbalista e <strong>di</strong>soffermarsi in particolare sulle seguenti questioni: su quali soggetti puntare; quali strumenti utilizzare;quali mo<strong>di</strong> (residenziale / approccio culturale-intellettuale) impiegare.Quanto emerso dai gruppi sarà fornito ai due Capitoli provinciali per il loro successivo lavoro.Fine ore 11.25. Pausa. Lavori <strong>di</strong> gruppo.verbalista fr. Ernesto DezzaDopo il pranzo, i Capitolari si ritrovano in Assemblea alle ore 14,30.Modera l’incontro fr. Livio Crisci; l’argomento che viene trattato riguarda l’Interprovincialità.È consegnata una scheda portata dal definitore generale fr. Vincenzo Brocanelli che raccoglie le sezionidei documenti recenti dell’Or<strong>di</strong>ne circa l’interprovincialità e la ristrutturazione.Fr. Livio Crisci invita i segretari per l’evangelizzazione a presentare la proposta nata nell’incontro del 25maggio del coor<strong>di</strong>namento provinciale per l’evangelizzazione. La proposta, illustrata da fr. FedericoRighetti, riguarda l’istituzione <strong>di</strong> una fraternità interprovinciale per l’evangelizzazione (FEV) de<strong>di</strong>ta allemissioni al popolo.Fr. Livio Crisci invita fr. Paolo (Lombar<strong>di</strong>a) e fr. Lorenzo Raniero a presentare l’instrumentum laborisdelle rispettive province nella parte sull’Interprovincialità.Fr. Paolo, della Lombar<strong>di</strong>a ricorda che i testi <strong>di</strong> riferimento sono presi dal documento finale del CapitoloGenerale dove, parlando del ri<strong>di</strong>mensionamento e della ristrutturazione, ne sottolineano il valorepasquale. Presenta la delibera e l’orientamento preso dalla Provincia <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a nel Capitolo del 2007non solo verso un incremento della collaborazione interprovinciale, ma anche verso la creazione <strong>di</strong> unanuova entità nel Nord Italia. Nota la domanda della verifica del cammino fatto fin’ora, la richiesta <strong>di</strong> unamappatura delle presenze in prospettiva per il futuro, la necessità <strong>di</strong> guardare all’esperienza <strong>di</strong> altreprovincie (es. quelle tedesche) che sono giunte all’unificazione e magari farsi aiutare. Nel percorso versola nuova Entità accanto al Collegio dei Ministri viene proposta la presenza <strong>di</strong> un coor<strong>di</strong>natore a cui farriferimento per accompagnare le varie decisioni. Le Proposte sono riportate nel documento.Fr. Lorenzo Raniero, del Veneto, presenta i testi che introducono la sezione. La lettera del MinistroGenerale al Capitolo Provinciale: il Ministro suggerisce che il cammino <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> comunionetra le province del Nord Italia sia basato sulla consapevolezza e su <strong>di</strong> un consenso sempre più ampio trai frati; inoltre colloca l’Interprovincialità nell’orizzonte della necessità <strong>di</strong> crescere nella coscienza <strong>di</strong> unfuturo da costruire insieme salvaguardando la qualità della vita evangelica e francescana. Nel testo èpresentato anche il cammino fatto nell’ultimo triennio dalla fraternità provinciale, e il risultato dellaconsultazione fatta tra i frati nel maggio 2009. Il capitolo sarà chiamato pronunciarsi e a sceglierel’orientamento da dare al cammino <strong>di</strong> Interprovincialità, alla luce della scelta fatta dal Definitorio dopo laconsultazione dei frati.5

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