30.07.2015 Views

NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

in zone <strong>di</strong>fficili, rischiose e <strong>di</strong> vicinanza ai più poveri,sofferenti ed esclusi; deve aprirsi alla collaborazionecon la Famiglia Francescana e con i laici (cf. anchePdV 25). Inoltre, come insiste il Capitolo generale2009 nel suo Documento, bisogna valorizzare lamissione ad gentes, come parte della nostra storia, ecome culmine della nostra presenza nel mondo (cf.PdV 18-21). Va sottolineata, infine, la necessità <strong>di</strong>investire in nuove forme <strong>di</strong> evangelizzazione, che,«senza tralasciare le attività <strong>di</strong> evangelizzazioneor<strong>di</strong>naria, privilegino nuove iniziative» (cf. Mandato20) e si aprano, come già chiedeva il Capitolostraor<strong>di</strong>nario del 2006, a «cammini ine<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> presenzae <strong>di</strong> testimonianza» (Spc 33).Vi chiedo, cari Fratelli, <strong>di</strong> verificare la nostra vita allaluce <strong>di</strong> quanto detto, coscienti che nella qualità <strong>di</strong> vitasi gioca il nostro presente, chiamato ad esserevissuto con passione, e il nostro futuro, verso il qualeci spinge lo Spirito (cf. VC 110)In camminoNegli ultimi anni ci siamo definiti come men<strong>di</strong>canti <strong>di</strong>senso, in comunione con gli uomini e donne delnostro tempo (cf. Spc 6). È una definizione in sintoniacon l’itineranza che sempre ha caratterizzato la vitafrancescana. Un’itineranza intesa come ricercaprofonda <strong>di</strong> senso e come capacità per andareall’incontro con l’altro. Un’itineranza che ci ricorda lanostra con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> essere ospiti e pellegrini (Rb 6,2;Test 24), uomini in cammino, persone in ricercacostante, in modo da rispondere in fedeltà creativaalle esigenze della nostra vocazione e missione. È,infatti, lungo il cammino che ci parla il Signore e cimostra le esigenze della nostra vocazione e missione(cf. Spc 10).Questa certezza, che il Signore parla lungo ilcammino, ci porta ad affermare che il serviziofondamentale <strong>di</strong> coloro ai quali è stato affidato ilministero dell’autorità è <strong>di</strong> essere loro stessi inpermanente <strong>di</strong>scernimento, <strong>di</strong> accompagnare iConfratelli che sono stati a loro affidati in queiprocessi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, che anch'essi sonochiamati a compiere.A causa degli tsunami che stiamo vivendo nellasocietà, nella Chiesa e nella vita religiosa, e provocatidai rapi<strong>di</strong> cambiamenti, il <strong>di</strong>scernimento è <strong>di</strong>ventato lachiave per vivere il presente con passione e per poterguardare il futuro con speranza (cf. NMI 1). Il<strong>di</strong>scernimento, infatti, <strong>di</strong>venta essenziale perrivitalizzare, ri-creare il nostro carisma, attraversopresenze segno, presenze significative e profetiche,capaci <strong>di</strong> scelte, quasi sempre coraggiose, cherendano concrete le nostre intuizioni, ed incarnino «ilVangelo in maniera concreta e comprensibile allacultura del nostro tempo» (PdV 8). Senza<strong>di</strong>scernimento il presente sarà routine, la nostra vitarischia <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocrità, e il futuro sarà puraimprovvisazione.Chiamati come siamo a fare una lettura attenta deisegni dei tempi e dei luoghi (cf. PdV 29), attraverso iquali «lo Spirito continua ad agire, parlando emanifestandosi, oggi come ieri» (PdV 14), urgevivere in permanente <strong>di</strong>scernimento della nostra vitae missione (cf. Spc 33.35), se non vogliamo darerisposte a domande che nessuno si pone o non farcaso a domande esistenziali dei nostricontemporanei.In questo momento è chiaro che non possiamo néfermarci, contemplando nostalgicamente un passatoche <strong>di</strong>fficilmente tornerà, né correreavventurosamente in avanti senza sapere dovean<strong>di</strong>amo, né cosa preten<strong>di</strong>amo. Come già detto, il<strong>di</strong>scernimento è l’atteggiamento giusto del momentopresente.Per il <strong>di</strong>scernimento ci vuole molta luci<strong>di</strong>tà, grandecoraggio e audacia, e un’adeguata visione <strong>di</strong> futuro.– Luci<strong>di</strong>tà per leggere il più oggettivamentepossibile la nostra realtà, con le sue possibilità e lesue debolezze. Luci<strong>di</strong>tà e autocritica per verificare,fare verità, le nostre scelte in modo da correggerequanto è da correggere, potenziare ciò che c’è dapotenziare, sacrificare quanto bisogna sacrificare.– Visione <strong>di</strong> futuro in modo che le nostre sceltenon siano semplici rattoppi, pane per oggi e fame perdomani. Una visione senza illuderci <strong>di</strong> aver trovatouna risposta per tanti anni, ma ben coscienti che sele risposte <strong>di</strong> ieri non servono per oggi, neppurequelle <strong>di</strong> oggi serviranno per domani. Il nostro è ildestino dei cercatori: iniziare sempre <strong>di</strong> nuovo.– Coraggio e audacia. Non basta luci<strong>di</strong>tà nelleanalisi, né visione <strong>di</strong> futuro, ci vuole anche coraggioper prendere delle decisioni, a volte ancheimpopolari. La cosa migliore è sempre un camminocon<strong>di</strong>viso, ma forse non sempre questo è possibile. Avolte, dopo molto ascolto, dopo molta riflessione econ<strong>di</strong>visione fraterna, dopo molta preghiera, sidevono prendere coraggiosamente delle decisioni,tenendo sempre presente il bene comune alla lucedel nostro carisma e dei segni dei tempi.Il Capitolo generale, cosciente dell’urgenza <strong>di</strong>entrare in clima <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, ha propostoall’intera Fraternità <strong>di</strong> intraprendere «un processo <strong>di</strong>riflessione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento», proponendo anchetre domande da prendersi come base del<strong>di</strong>scernimento: «dove siamo? Verso dove vogliamoandare? Verso dove ci spinge lo Spirito, tenendopresente la nostra realtà (debolezze e potenzialità), isuggerimenti della Chiesa, gli ultimi documentidell’Or<strong>di</strong>ne e i segni dei tempi?». Il tutto allo scopo <strong>di</strong>arrivare ad «opzioni da prendere in un prossimofuturo» (cf. Mandato 10).A tal proposito il Definitorio generale haelaborato un sussi<strong>di</strong>o – Moratorium. Una sosta per<strong>di</strong>scernere – per aiutarci a vivere il processo <strong>di</strong>riflessione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento. È uno strumentosemplice che riprende le precedenti domandearricchendole con testi biblici e francescani.Cari Ministri, pertanto, vi invito a prenderetale sussi<strong>di</strong>o come strumento <strong>di</strong> formazionepermanente per questi anni. Non possiamocontinuare a mettere un rattoppo nuovo ad un vestitovecchio, non possiamo continuare ad improvvisare, aprendere decisioni sospinti dalle urgenze, con ilrischio <strong>di</strong> prendere delle decisioni <strong>di</strong> cui dovremmo19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!