La Toscana Novembre
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
capire che diavolo stava succedendo. E lì mi sono<br />
fregato, perché ho cominciato a studiare quando<br />
ho smesso di studiare, e non ho più smesso, perché<br />
cercavo delle risposte, e l’unica che ho trovato era<br />
nell’embriologia. Nell’embriologia ho tutto quello<br />
che faccio ora. Tutti sanno che quando prende un<br />
infarto fa male il braccio sinistro, ma pochi sanno<br />
perché… Perché da un punto di vista embrionale,<br />
cioè quando il bambino si forma, dopo i pre foglietti<br />
germinativi si forma il tubo neurale che diventerà<br />
la colonna vertebrale, e dopo i metameri che diventeranno<br />
le vertebre. Da ogni metamero nasce il viscere,<br />
l’organo, il muscolo, la parte dermatomerica,<br />
e mantengono una specie di memoria embrionale,<br />
cioè quando viene un infarto, quello che si mette in<br />
moto è il vecchio metamero 2 della toracica, e da<br />
lì nasce lo stomaco, la cervicale, il dermatomero<br />
del braccio e il cuore… quindi ci sono molte gastriti<br />
che sembrano delle angine, molte cervicali<br />
che sembrano infarti e molti infarti che sembrano<br />
gastriti. E questa è l’embriologia. Io, ti ripeto, ho<br />
cominciato a studiare quando ho smesso di studia-<br />
Mandela Forum di Firenze: Espedito De Leonardis "interviene" su<br />
Eddie Guerrero<br />
re, e mi si è aperto il mondo a 360° e non mi sono<br />
più fermato. Questo è il mio percorso.<br />
È risaputo che hai lavorato, e lavori tutt’ora,<br />
con sportivi di ogni genere. Da calciatori a lottatori<br />
di wrestling. Quale è stato il paziente a<br />
cui sei più affezionato?<br />
Ad una persona che non c’è più: Eddie Guerrero. <strong>La</strong><br />
prima volta che ho lavorato con loro a Firenze, andai<br />
lì al Palazzetto dello sport e non sapevo neanche chi<br />
Il dottor Espedito De Leonardis parla di chiropratica durante un convegno<br />
fossero i lottatori di wrestling. Eravamo negli spogliatoi del Mandela Forum e il primo<br />
che mi mandarono era Big Show, più di 2 metri per 200 chili, non passava dalla porta,<br />
era impressionante; e insieme a lui entrò un signore che disse: “Dottore le dispiace se<br />
sto seduto qui vicino a lei?” con molto garbo. “Ci mancherebbe” risposi.<br />
Così si mise sulle panchine dello spogliatoio e quando venivano le persone lui mi<br />
chiedeva molte cose su quello che facevo, sul perché lo facevo con una curiosità<br />
garbata e interessata; poi smetteva e leggeva un libro.<br />
È stato con me quattro ore, durante le quali tutti venivano a conferire con lui, perché<br />
era il leader indiscusso. Ogni due per tre si assentava e leggeva questo libro.<br />
Partiamo alle 16 si arriva alle 20; dopo quattro ore a parlare della mia vita e del suo<br />
passato poco piacevole, gli chiesi cosa stesse leggendo. Leggeva la Bibbia! Tu lo<br />
vedevi sul palco che faceva il suo show e di lui ti facevi un’idea, ma questa era una<br />
persona di una bellezza straordinaria, di una purezza d’animo…<br />
Ci si lascia e ci si vede, sempre a Firenze, dopo un anno. E lì baci e abbracci, continua<br />
questo sodalizio, questa empatia meravigliosa e ci salutiamo col fatto che loro<br />
dovevano tornare dopo sei mesi a Livorno e ci mettiamo d’accordo: sarebbe tornato<br />
portando anche la sua famiglia e sarebbero stati ospiti in casa nostra. Due giorni<br />
prima di venire a Livorno è morto. Non si è mai capito cosa sia successo.<br />
Non mi crederai ma John Cena, Big Show, tutti questi nottoloni piangevano come<br />
una vite tagliata. Avevano fatto nello spogliatoio un tavolino con un altarino e la sua<br />
foto, le candeline e tutto quanto. Guarda se ci penso mi scappa da piangere anche<br />
ora, e io piangevo con loro, perché è la persona che più di tutti mi ha toccato, perché<br />
era un grande uomo. Davvero.<br />
Il tuo caso più complesso?<br />
Il problema è che non ci sono casi complessi e casi facili, sono tutti dei compromessi<br />
tra quello che tu sai che puoi fare e quello che la persona ha o si può aspettare da te.<br />
Per quanto riguarda i recuperi record mi viene in mente quello di Vincent <strong>La</strong>urini, due<br />
anni fa, quando l’Empoli era allenato da Sarri. Aveva questa pubalgia continua, lo<br />
visitai il venerdì e il sabato era in campo. Poi ci sono casi davvero belli, come quello<br />
di un avvocato, una donna che non parla più da dieci anni e in due volte ha ripreso<br />
a parlare.<br />
Ad oggi, in Italia, non esiste alcun percorso di studio riconosciuto nell’ambito<br />
della chiropratica; però, nel 2017 verrà inaugurato a Roma il primo corso<br />
di laurea in Chiropratica organizzato dalla Life University di Marietta. Che sia<br />
un’apertura verso un futuro diverso?<br />
Se così fosse sarebbe una manna dal cielo per la chiropratica, perché la scuola è<br />
l’unico strumento che hai per fare ricerca, perché nessuno di noi ha tempo per fare<br />
ricerca; fare ricerca è della scuola. Io ho attaccato stamani mattina alle 8 e stacco<br />
alle 20, quando ho il tempo di fare ricerca? Per questo spero con tutto il cuore che<br />
vada in porto il progetto.<br />
Espedito De Leonardis<br />
57