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La Toscana Novembre

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capire che diavolo stava succedendo. E lì mi sono<br />

fregato, perché ho cominciato a studiare quando<br />

ho smesso di studiare, e non ho più smesso, perché<br />

cercavo delle risposte, e l’unica che ho trovato era<br />

nell’embriologia. Nell’embriologia ho tutto quello<br />

che faccio ora. Tutti sanno che quando prende un<br />

infarto fa male il braccio sinistro, ma pochi sanno<br />

perché… Perché da un punto di vista embrionale,<br />

cioè quando il bambino si forma, dopo i pre foglietti<br />

germinativi si forma il tubo neurale che diventerà<br />

la colonna vertebrale, e dopo i metameri che diventeranno<br />

le vertebre. Da ogni metamero nasce il viscere,<br />

l’organo, il muscolo, la parte dermatomerica,<br />

e mantengono una specie di memoria embrionale,<br />

cioè quando viene un infarto, quello che si mette in<br />

moto è il vecchio metamero 2 della toracica, e da<br />

lì nasce lo stomaco, la cervicale, il dermatomero<br />

del braccio e il cuore… quindi ci sono molte gastriti<br />

che sembrano delle angine, molte cervicali<br />

che sembrano infarti e molti infarti che sembrano<br />

gastriti. E questa è l’embriologia. Io, ti ripeto, ho<br />

cominciato a studiare quando ho smesso di studia-<br />

Mandela Forum di Firenze: Espedito De Leonardis "interviene" su<br />

Eddie Guerrero<br />

re, e mi si è aperto il mondo a 360° e non mi sono<br />

più fermato. Questo è il mio percorso.<br />

È risaputo che hai lavorato, e lavori tutt’ora,<br />

con sportivi di ogni genere. Da calciatori a lottatori<br />

di wrestling. Quale è stato il paziente a<br />

cui sei più affezionato?<br />

Ad una persona che non c’è più: Eddie Guerrero. <strong>La</strong><br />

prima volta che ho lavorato con loro a Firenze, andai<br />

lì al Palazzetto dello sport e non sapevo neanche chi<br />

Il dottor Espedito De Leonardis parla di chiropratica durante un convegno<br />

fossero i lottatori di wrestling. Eravamo negli spogliatoi del Mandela Forum e il primo<br />

che mi mandarono era Big Show, più di 2 metri per 200 chili, non passava dalla porta,<br />

era impressionante; e insieme a lui entrò un signore che disse: “Dottore le dispiace se<br />

sto seduto qui vicino a lei?” con molto garbo. “Ci mancherebbe” risposi.<br />

Così si mise sulle panchine dello spogliatoio e quando venivano le persone lui mi<br />

chiedeva molte cose su quello che facevo, sul perché lo facevo con una curiosità<br />

garbata e interessata; poi smetteva e leggeva un libro.<br />

È stato con me quattro ore, durante le quali tutti venivano a conferire con lui, perché<br />

era il leader indiscusso. Ogni due per tre si assentava e leggeva questo libro.<br />

Partiamo alle 16 si arriva alle 20; dopo quattro ore a parlare della mia vita e del suo<br />

passato poco piacevole, gli chiesi cosa stesse leggendo. Leggeva la Bibbia! Tu lo<br />

vedevi sul palco che faceva il suo show e di lui ti facevi un’idea, ma questa era una<br />

persona di una bellezza straordinaria, di una purezza d’animo…<br />

Ci si lascia e ci si vede, sempre a Firenze, dopo un anno. E lì baci e abbracci, continua<br />

questo sodalizio, questa empatia meravigliosa e ci salutiamo col fatto che loro<br />

dovevano tornare dopo sei mesi a Livorno e ci mettiamo d’accordo: sarebbe tornato<br />

portando anche la sua famiglia e sarebbero stati ospiti in casa nostra. Due giorni<br />

prima di venire a Livorno è morto. Non si è mai capito cosa sia successo.<br />

Non mi crederai ma John Cena, Big Show, tutti questi nottoloni piangevano come<br />

una vite tagliata. Avevano fatto nello spogliatoio un tavolino con un altarino e la sua<br />

foto, le candeline e tutto quanto. Guarda se ci penso mi scappa da piangere anche<br />

ora, e io piangevo con loro, perché è la persona che più di tutti mi ha toccato, perché<br />

era un grande uomo. Davvero.<br />

Il tuo caso più complesso?<br />

Il problema è che non ci sono casi complessi e casi facili, sono tutti dei compromessi<br />

tra quello che tu sai che puoi fare e quello che la persona ha o si può aspettare da te.<br />

Per quanto riguarda i recuperi record mi viene in mente quello di Vincent <strong>La</strong>urini, due<br />

anni fa, quando l’Empoli era allenato da Sarri. Aveva questa pubalgia continua, lo<br />

visitai il venerdì e il sabato era in campo. Poi ci sono casi davvero belli, come quello<br />

di un avvocato, una donna che non parla più da dieci anni e in due volte ha ripreso<br />

a parlare.<br />

Ad oggi, in Italia, non esiste alcun percorso di studio riconosciuto nell’ambito<br />

della chiropratica; però, nel 2017 verrà inaugurato a Roma il primo corso<br />

di laurea in Chiropratica organizzato dalla Life University di Marietta. Che sia<br />

un’apertura verso un futuro diverso?<br />

Se così fosse sarebbe una manna dal cielo per la chiropratica, perché la scuola è<br />

l’unico strumento che hai per fare ricerca, perché nessuno di noi ha tempo per fare<br />

ricerca; fare ricerca è della scuola. Io ho attaccato stamani mattina alle 8 e stacco<br />

alle 20, quando ho il tempo di fare ricerca? Per questo spero con tutto il cuore che<br />

vada in porto il progetto.<br />

Espedito De Leonardis<br />

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