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La Toscana Novembre

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IL BARDICCIO<br />

“NON FATEVI INFINOCCHIARE”<br />

IL NUOVO LIBRO DI ALESSANDRO SARTI<br />

di Barbara Santoro<br />

Foto di Marco Quinti<br />

Conoscere Alessandro Sarti è davvero una<br />

fortuna…il suo entusiasmo è così contagioso<br />

che non si può rimanere sulle “nostre”<br />

bisogna “buttarsi nella mischia” e<br />

“assecondare la sua follia”.<br />

Spesso mi sono chiesta dove va a scovare certe “prelibatezze”<br />

ma sempre la mia domanda è rimasta senza<br />

risposte.<br />

Nato in un ambiente semplice ma ricco di “humus” e<br />

di sano equilibrio, Alessandro appartiene a quella magica<br />

schiera di personaggi che si sono creati da soli,<br />

senza spinte, senza sotterfugi, senza pretese.<br />

Genuino era e tale è rimasto. E questo suo sentimento<br />

(così raro oggi) lo conduce a farci riscoprire un prodotto<br />

che fuori dalle mura della <strong>Toscana</strong> non se ne<br />

conosce l’esistenza.<br />

D'altronde già con i primi due libri (due testi di grande<br />

successo) “Intervenite numerosi!” del 2013 e “Che<br />

musica maestro!” del 2014 ci aveva fatto rivivere una<br />

Valdisieve tra gli anni Sessanta e Ottanta aprendoci<br />

un mondo che sembrava dimenticato o forse solo addormentato<br />

nell’attesa di essere risvegliato.<br />

Anche questo ultimo lavoro nasce dall’incondizionato amore per la<br />

sua terra, ma questa volta l’obbiettivo si sposta sulle tradizioni gastronomiche.<br />

Così il bardiccio, tipico insaccato realizzato con gli ultimi scarti del<br />

maiale e speziato con finocchio selvatico, diventa protagonista di<br />

un’incursione nella storia e nel folklore locale, alla scoperta di quella<br />

cucina “povera” negli ingredienti ma testimonianza di un’antica<br />

sapienza contadina che il lettore apprezzerà pagina dopo pagina. Il<br />

bardiccio è uno solo (“Non fatevi infinocchiare”, ammonisce Bobo<br />

nella copertina firmata da Sergio Staino, attuale direttore del quo-<br />

Sergio Forconi e Piero Torricelli<br />

Presentazione del libro Il Bardiccio!, da sinistra: Leonardo Romanelli, Luigi Cioffi, Stefano Frassineti,<br />

Alessandro Sarti, Paolo Bacciotti, Luciano Artusi, Maurizio Bigazzi<br />

tidiano L’Unità, scherzando sull’ingrediente principe) ma di cose da<br />

dire ce ne sono molte e il libro scorre alternando racconti e interviste,<br />

immagini d’epoca e naturalmente ricette ad hoc pensate da chef<br />

titolati, che collocano il celebre insaccato al centro di primi, secondi<br />

piatti e perfino dessert. Tra un ricordo e un aneddoto, spiccano le<br />

illustrazioni di Giovanni Maranghi e un’accurata ricerca lessicale<br />

di Matilde Paoli, che attribuisce alla salsiccia un ricco pedigree. “Il<br />

bardiccio”, spiega la studiosa, “ci racconta una storia molto ‘saporita’,<br />

fatta di tradizioni locali, ma anche di contatti fra popolazioni, ci<br />

parla di gente che vive duramente, che si sposta e si incontra, che è<br />

capace di scambiare esperienze con l’altro, anche quando viene da<br />

lontano. Una pietanza nata povera, viva in un’area circoscritta ma<br />

capace, a saper guardare, di aprire la mente, oltre che lo stomaco,<br />

a ciò che c’è fuori dai nostri confini”. Non contento l’autore svolge<br />

anche una serie di interviste fra le dinastie di macellai della zona,<br />

uno più simpatico dell’altro.<br />

Edito da Polistampa, la nota casa editrice fiorentina che fa capo ad<br />

Antonio e Mauro Pagliai, con una prefazione di Luciano Artusi, noto<br />

storico delle tradizioni fiorentine, e la postfazione di Leonardo Romanelli,<br />

noto gastronomo e giornalista, il libro acquista una nota di<br />

raffinatezza davvero speciale.<br />

Diciassette sono le ricette di primi piatti fatti con il “bardiccio”,<br />

quindici i secondi e per concludere tre dessert inventati da cuochi,<br />

gastronomi, gelatieri e chef di grande qualità che hanno saputo apprezzare<br />

e rivisitare a loro modo questo insaccato.<br />

Un consiglio: “Non fatevi infinocchiare” ma acquistate il libro di<br />

Alessandro!<br />

Il Bardiccio<br />

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