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62 ITA EVENTI<br />
Oggi le cover le fanno anche i ragazzini di XFactor. Nel 1980 era una<br />
novità: i pezzi vecchi erano sepolti, non li faceva nessuno. È stata quasi<br />
un’operazione di avanguardia. (Quasi 500.000 copie vendute, ndr).<br />
L’idea l’ho avuta io: una notte di capodanno a Parigi in una discoteca<br />
underground c’erano dei ragazzi vestiti come il primo Elvis Presley.<br />
Non c’era la moda del vintage. Mi hanno affascinato. Non sentivo<br />
che gli anni cinquanta mi appartenessero in qualche modo e puntai<br />
sui sessanta. Ovviamente la Caselli entusiasta: “Mi canti Nessuno mi<br />
può giudicare vero?”.<br />
È stato amico di Maurizio Arcieri dei Krisma, recentemente<br />
scomparso?<br />
Li frequentavo molto, erano surreali. Abbiamo passato un mese insieme<br />
a New York: una sera ci siamo trovati al Danceteria io, i Krisma<br />
e Daniela Scaramuzza. Abbiamo assistito a una ragazzina giovanissima<br />
che si stava esibendo sul palco ballando. Cantava una canzone che<br />
si chiamava “Everybody”, era Madonna. E io dissi la seguente frase:<br />
“Questa non arriverà mai da nessuna parte” (ride, ndr).<br />
Krisma, Camerini, Garbo, Diana Est, un periodo scoppiettante…<br />
Diana Est è stata una mia ballerina, nipote di Mario Lavezzi. L’ho<br />
conosciuta per fare Mr. Fantasy, il programma di Paolo Giaccio sulla<br />
Rai, una delle più belle esperienze in tv.<br />
È stato il programma cult per antonomasia, molto prima dell’avvento<br />
di Mtv.<br />
Una cosa incredibile. Pensa che Giaccio non vuole nemmeno che<br />
spezzoni di Mr. Fantasy vengano trasmessi di notte in qualche contenitore,<br />
dice che deve restare un programma cult.<br />
Dopo Italian Graffiati è stata dura tornare sui suoi passi?<br />
La Caselli diceva che le mie cose cantautoriali, abbinate a un personaggio<br />
così strano erano un po’ difficili per il pubblico. E così mi propose<br />
Bandiera gialla, anche se capivo che era una ripetizione. C’era un<br />
attrito tra me e la casa discografica: volevo fare le mie cose, volevo rispetto.<br />
Ma quando vendi un sacco di dischi non te lo perdonano più<br />
e non ti permettono di fare le cose underground. Mi proposero anche<br />
un provino cantato da Celentano ma oggi posso dire serenamente che<br />
era più bello cantato da lui. Alla fine chiesi alla Caselli di lasciarmi libero<br />
e mi dedicai a una mostra di miei quadri itinerante e da quel momento<br />
sono tornato nel mio mondo. Ogni tanto capita che qualcosa<br />
ancora succeda con altri artisti: recentemente Renato Zero ha sentito<br />
un mio provino e l’ha fatto ascoltare ad Al Bano che ha deciso di inciderlo.<br />
Ultima domanda: sta preparando qualcosa di nuovo nella musica?<br />
Oltre a continuare a cantare dal vivo presto uscirà un nuovo album.<br />
Farò finalmente il cantante-pittore. Video-racconti, quadri, video-arte,<br />
musica: sarà un Dvd e uscirà nell’ottobre dell’anno prossimo. Sarà<br />
qualcosa di molto coraggioso e musicalmente avrà una novità: cinquanta<br />
pezzi dalla durata di un minuto e mezzo ciascuno. Saranno<br />
poesie e non spot pubblicitari. Ho già il titolo: si chiamerà Scruto lo<br />
scroto. Non è una battuta, ma un gioco di un sessantenne che sono<br />
io, sull’evolversi della sua sessualità: al calo del desiderio – come dice<br />
Busi non è più una priorità anche se per me non lo era neppure prima<br />
-, subentra la meditazione. Scrutare lo scroto quindi diventa un’attività<br />
meditativa.