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itratti<br />

CONTE GALÈ,<br />

LO SCENOGRAFO<br />

DELLA RADIO<br />

Il più longevo conduttore delle radio private italiane racconta<br />

ad Itaeventi la sua formazione di ballerino, attore, coreografo;<br />

dal teatro a Rtl 102.5 con Miseria e nobiltà, un personaggio<br />

autoironico e innovativo. di Guido Biondi<br />

Gabriele Galeotti in arte<br />

Conte Galè è il più longevo<br />

conduttore di Rtl<br />

102.5, attualmente in onda con<br />

Amadeus e Paolo cavallone in<br />

Miseria e nobiltà, dal lunedì al<br />

venerdì dalle 13 alle 15. “Sono<br />

fiorentino” racconta il Conte<br />

Galè, “in realtà sono nato in<br />

Emilia sull’appennino, una realtà<br />

di campagna. Ma fin da bambino<br />

sono stato mandato a Firenze<br />

a studiare”.<br />

Ci racconta la sua formazione?<br />

Ho fatto il liceo artistico e l’Accademia<br />

delle Belle Arti, dovrei<br />

essere scenografo, ho un dottorato:<br />

l’ho fatto per poco tempo<br />

insieme a danza classica, corsi di<br />

teatro, dizione e recitazione. Ne<br />

ho fatto tesoro quando ho iniziato<br />

a lavorare in radio, è stato propedeutico.<br />

Poi sono andato a Bologna<br />

a fare la scuola di teatro A.<br />

Galante Garrone.<br />

Ha capito subito in che direzione<br />

andare?<br />

Ho fatto danza in piazza della<br />

Signoria a Firenze: era quella<br />

la mia passione. Pero’ non<br />

sono mai stato convinto di fare<br />

il ballerino, io volevo studiare: la<br />

maggior parte dei ballerini non<br />

sono molto eruditi… Sono alla<br />

sbarra sin da piccoli e non hanno<br />

molto tempo per studiare. Dove<br />

andavo io alla scuola non c’erano<br />

pregiudizi sessuali alla Billy Elliot,<br />

ovvero chi danza deve per<br />

forza essere gay; ho avuto un sacco<br />

di colleghi assolutamente eterosessuali.<br />

Poi ho iniziato la carriera<br />

in teatro, facevo parte del<br />

Maggio musicale e nel frattempo<br />

facevo mille cose, quello che<br />

capitava. Un periodo disordinato<br />

anche se credo di essere una persona<br />

molto ordinata: non sono<br />

mai stato un buon manager di<br />

me stesso, ho solo cercato di seminare<br />

bene, di lavorare correttamente<br />

ed in fondo è questa la<br />

mia filosofia di vita, sono anche<br />

buddhista. Credo che le scuole<br />

all’estero aiutino di più a scegliere<br />

una direzione; in Italia sei un<br />

po’ affidato a te stesso. Ammetto<br />

che stare dietro alle quinte mi<br />

stava stretto sentendomi io molto<br />

“personaggio”: oltre a non bastare<br />

a me era un po’ l’opinione<br />

di chi mi stava vicino, cercavano<br />

di spingermi a fare il protagonista.<br />

L’ultimo lavoro che ho fatto<br />

prima della radio, nel 2000,<br />

è stato durante la ricorrenza del<br />

quattrocentenario dell’opera lirica:<br />

la prima opera fu rappresentata<br />

a Firenze nel ‘600 a Palazzo<br />

Pitti alla Corte dei Medici;<br />

lo scenografo era il Buontalenti.<br />

Alla mostra alla Biblioteca nazionale<br />

di Firenze furono esposte le<br />

tavole luminose dei disegni del<br />

Buontalenti e ricreai i costumi<br />

di quattro disegni originali facendoli<br />

ricamare in modo corrispondente.<br />

64 ITA EVENTI

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