Marco Polo - Luglio/Agosto 2017
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Tellaro<br />
Giglio Castello<br />
Torre di Palme<br />
Rocca San Giovanni<br />
Castel di Tora<br />
Vico del Gargano<br />
Castelsardo<br />
Albori<br />
Chianalea<br />
Savoca<br />
In questa pagina, da<br />
sinistra, il borgo di Giglio<br />
Castello in Toscana<br />
e Torre di Palme nelle<br />
Marche. Nella pagina<br />
precedente, uno scorcio di<br />
Tellaro in Liguria<br />
castonato sul promontorio più alto dell’omonima isola<br />
dell’Arcipelago Toscano, è una pittoresca località<br />
dalle case multicolori arroccata su una collina a 400<br />
metri sul livello del mare. Ma il Giglio non si limita a<br />
mare pulito e paesaggi mozzafiato: il 15 settembre si<br />
celebra il patrono, San Mamiliano, con festeggiamenti<br />
che durano quattro giorni durante i quali è possibile<br />
degustare i piatti tipici dell’isola. Location amena e<br />
di grande suggestione è poi Castel di Tora, nel Lazio,<br />
adagiato sulle sponde nord-orientali del Lago del Turano:<br />
un insieme di pietra e acqua incastonato tra il<br />
verde dei pascoli e dei boschi che, mezzo spopolato<br />
dall’emigrazione, racconta attraverso i suoi silenzi una<br />
storia antica che risale al tempo dei sabini, alle oscurità<br />
medievali e alla tradizione delle civiltà pastorali.<br />
Chiamato sino al 1864 Castrum Vetus o Castelvecchio,<br />
l’attuale borgo conserva ancora resti della cinta<br />
muraria con due torri d’avvistamento e la torre a base<br />
pentagonale della fortezza edificata su una rupe a strapiombo.<br />
Altro gioiellino tutto da scoprire è poi Torre<br />
di Palme, a pochi chilometri da Fermo: percorrendo<br />
le anguste vie del borgo, strette tra le facciate in cotto<br />
delle case, si giunge facilmente al Piazzale Belvedere<br />
che d’estate brulica di vita e da cui si gode di una bellissima<br />
vista del mare Adriatico e della sagoma del<br />
Conero. Per la tappa successiva non basta la vista, ma<br />
si deve lavorare di fantasia: il piccolo borgo Rocca<br />
San Giovanni della provincia di Chieti, che sorge su<br />
un colle roccioso, nel ‘900 ha subito delle demolizioni<br />
che ne hanno modificato l’assetto originario, turbando<br />
l’armonia tra borgo e paesaggio. Seguendo il profumo<br />
che giunge da mare, non resta allora che perdersi tra<br />
gli uliveti, i vigneti e gli aranceti, fino all’inimitabile<br />
Costa dei Trabocchi, delimitata da insenature e candide<br />
spiagge ciottolose. Si continua il viaggio verso<br />
grumi di case bianche dalle cupole arabeggianti, in un<br />
labirinto di vicoli e vicoletti con panorami mozzafiato<br />
e silenzi disarmanti: eccoci al borgo di Albori, piccola<br />
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