Marco Polo - Luglio/Agosto 2017

In questa foto, i vigneti della
zona dell'Inferno; in basso,
la cantina storica di Mamete
Prevostini e un calice di vino
bianco di produzione Mamete
Cantine e territorio | Mamete Prevostini
Vini di Valtellina,
tra storia e futuro
Viticoltura e storia:
un emozionante viaggio
enogastronomico
Testi di Guido Montaldo
Sospesa fra Lombardia e il Centro Europa,
la Valtellina, la più settentrionale tra
le valli alpine, insieme alla Valchiavenna,
formano la provincia di Sondrio, un ricco
giacimento enogastronomico e turistico di
grande fascino.
La storia dei vini di Valtellina Mamete
Prevostini, ha inizio nel Crotto (grotta
naturale per conservare bresaole e formaggi),
di Mese, dove il nonno cominciò la
produzione di vino da uve locali, ad uso
del ristorante di famiglia oggi Crotasc.
Quindi Mamete nel 1988 prese in mano le
redini della cantina, affiancandosi ad uno
dei migliori enologi della Valle, Casimiro
Maule, direttore della casa vinicola Nino
Negri. Valtellina è soprattutto sinonimo di
civiltà del vino. Qui la viticoltura, durante
i secoli, ha assunto un ruolo determinante
modificandone addirittura l’aspetto geografico
e condizionando la vita economica
dei suoi abitanti. Lo dimostrano le migliaia
di pietre poste l’una sopra all’altra, che
compongono i muretti di sostegno ai vigneti,
che ricoprono la costiera soleggiata
della valle, costituendo l’area coltivata a
vite in montagna più estesa in Europa, con
oltre 2.500 km di sviluppo lineare.
Un paesaggio mozzafiato! L’area interessata
al vigneto viene individuata tra il
comune di Morbegno e quello di Tirano.
Su questa superficie a vigneto, insistono
le Denominazioni di origine del territorio:
DOCG “Valtellina Superiore” divisa nelle
celebri sottozone (Maroggia, Sassella,
80