Marco Polo - Luglio/Agosto 2017

DDue isole a breve distanza, con mare trasparente e
tantissime spiagge splendide, ma anche una varietà
di attrazioni, dai monasteri ai paesini, dai sentieri di
montagna alle taverne: Samos e Patmos sono la coppia
da non perdere, pur nell’ampia scelta dello splendido
arcipelago greco. Non a caso, soprattutto Patmos
è stata scoperta dai vip, che iniziano a spostarsi qui da
mete più inflazionate…
Samos
Patmos
Samos
Samos, dalle spiagge alle taverne
È l’isola che ha dato i natali a grandi filosofi e matematici
dell’antichità, come Pitagora (570 a.C.) ed
Epicuro (342 a.C.), l’isola di Aristarco (310 a.C.),
astronomo e fisico, e del culto della dea Era, sposa
di Zeus e sovrana dell’Olimpo. Ma Samos è molto di
più. Spiagge inviolate e calette nascoste, siti archeologici,
antichi monasteri e piccole cappelle, fitti boschi
e suggestivi sentieri tracciano il profilo di un’isola
unica, che vale la pena scoprire in auto, attraversando
villaggi costieri e borghi silenziosi. Situata nella parte
settentrionale del Mar Egeo, ad appena 1,2 km di distanza
dalle coste della Turchia, a prima vista incanta
per la bellezza della natura, mediterranea e lussureggiante:
pini marittimi, fichi, gelsomini gialli, olivi e
tantissimi alberi di agrumi plasmano il perimetro e
profumano l’aria lungo le strade panoramiche litoranee.
E poi ci sono le distese di vitigni terrazzati che
si arrampicano fino a 800 metri sulle pareti dei monti
Kerkis (1.437 m) e Ampelos, da cui da secoli si ricava
il Muscat di Samos, apprezzato in tutto il mondo.
L’isola è un incanto da scoprire partendo da Vathi, il
capoluogo, sulla costa nord-orientale dell’isola. Arrivando
dalla strada panoramica il colpo d’occhio è di
grande effetto: decine di case dai tetti rossi, bianche
e ordinate, disposte ad anfiteatro all’interno di uno
stretto golfo costeggiato da un lungomare. Arroccato,
nella parte alta, il cuore storico della città, Ano Vathi,
disegnato da una fitta rete di stretti vicoli pedonali che
si inerpicano fino al Monastero di Zoodohos Pigi.
Lungo il tragitto ci si ferma alla taverna di Ourania,
dove il tempo sembra essersi fermato e l’ospitalità è
indimenticabile. Da vedere il Museo archeologico
Sopra, una vista di
Samos dall'alto. Nella
pagina successiva, in alto,
la Taverna Ourania ad
Ano Vathi con quadri
pittoreschi del locale; in
basso, la spiaggia di
Kokkari. In apertura, il
ristorante Pantheon e la
spiaggia di Tsabou
90