e-FARCORO 2-2017
FARCORO è la Rivista Musicale di AERCO, l'Associazione Emiliano Romagnola Cori
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Stile<br />
Musica dell’anima<br />
Proseguiamo lungo il percorso della rubrica Musica<br />
dell’anima con una riflessione sulle melodie<br />
previste per i Celebranti. Ce ne parla Padre Matteo<br />
Ferraldeschi, Frate Minore, ha studiato Canto<br />
Gregoriano presso il Pontificio Istituto di Musica<br />
Sacra in Roma, fondatore e docente dei Corsi<br />
estivi di Assisi e di Farfa, Vicario parrocchiale della<br />
Chiesa di San Gregorio VII in Roma, direttore del<br />
Coro Laudesi Umbri di Spoleto.<br />
Il ruolo del celebrante e<br />
la partecipazione attiva<br />
di padre matteo ferraldeschi<br />
Padre Matteo Ferraldeschi<br />
Tema importante e delicato quello dell’actuosa<br />
participatio, del quale tenterò di dire qualcosa non<br />
tanto e solo a livello di principi e di documenti, quanto<br />
a livello pratico ed esperienziale. Sono un sacerdote e<br />
quotidianamente celebro la Liturgia delle Ore e la Santa<br />
Messa. Sono anche addetto ai lavori in fatto di canto<br />
e musica per la liturgia: questo già sin da ragazzo e<br />
maggiormente ora, dopo aver studiato presso il Pontificio<br />
Istituto di Musica Sacra in Roma. Sono anche viceparroco<br />
da un paio d’anni, e dunque come celebrante ho modo<br />
di trovarmi frequentemente e direttamente o di fronte e<br />
insieme al coro, o al popolo o ad entrambi. Se già negli<br />
anni della mia permanenza nella Basilica di Santa Maria<br />
degli Angeli in Assisi mi ero fatto un’idea del concetto<br />
di partecipazione attiva, nel nostro caso riferito al<br />
canto sacro, l’esperienza di questi anni immediatamente<br />
successivi all’ordinazione sacerdotale mi ha confermato<br />
che il ruolo del Coro e del cantore sono certamente<br />
importanti, ma direi che quello del sacerdote celebrante,<br />
se è in grado di cantare, è davvero determinante nel<br />
coinvolgere l’assemblea a prender parte attiva al canto<br />
nella Liturgia. Per dirla con un’immagine semplice e alla<br />
portata di tutti: il gregge va dove lo conduce il pastore.<br />
Anzitutto credo che vi sia ancora bisogno di sgomberare<br />
il campo o il concetto della actuosa participatio da un<br />
terribile equivoco, che inevitabilmente conduce a derive<br />
pericolose: quello che tutti debbano necessariamente<br />
fare qualcosa. L’actuosa participatio è anzitutto interna:<br />
occorre come prima cosa esserci fisicamente e al<br />
contempo avere quella disposizione o atteggiamento<br />
10 | Musica dell’anima