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e-FARCORO 2-2017

FARCORO è la Rivista Musicale di AERCO, l'Associazione Emiliano Romagnola Cori

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Repertorio<br />

Oltre sessanta componimenti hanno caratterizzato<br />

il Concorso di Composizione Corale ‘Una canzone<br />

per l’Adunata’, ideato dalla Sezione ANA di<br />

Treviso per valorizzare brani che incarnino gli<br />

autentici valori alpini e ricordino la Grande<br />

Guerra di cui ricorre il Centenario.<br />

Vista la qualità del lavoro ha ottenuto una<br />

segnalazione di merito ‘Improvviso, l’inverno’ di<br />

Gian Pietro Capacchi.<br />

Improvviso, l’inverno<br />

di GIAN PIETRO CAPACCHI<br />

GIAN PIETRO CAPACCHI<br />

Ha studiato presso<br />

l’Istituto Superiore<br />

di Scienze Religiose<br />

della Facoltà Teologica<br />

di Milano, dove ha<br />

discusso la Tesi in Canto<br />

Gregoriano.<br />

Ha studiato Canto<br />

Gregoriano e Direzione di<br />

coro presso la Scuola ‘C. Monteverdi’ di Cremona. Dal<br />

1991 dirige il Coro Canossa A.N.A. sezionale di Reggio<br />

Emilia (formazione maschile) e dal 1995 la Schola<br />

Cantorum Canossa (formazione femminile).<br />

Il Teatro è l’Ortigara, denominato il Calvario degli Alpini.<br />

Ho percorso in lungo e in largo questa montagna, già<br />

dall’ Adunata del 2006 di Asiago. Sono i momenti che<br />

ti toccano il cuore. Puoi vedere nella realtà ciò che è<br />

accaduto e immaginare...ogni passo tra le rocce.<br />

‘Improvviso l’inverno’... nel cammino del tempo... noi<br />

oggi il compito della Memoria.<br />

Detto questo... come eseguirlo?!?! Ogni maestro vive<br />

e trasmette il testo e la musica, ed esprime ai coristi i<br />

propri sentimenti, i propri pensieri, le proprie emozioni.<br />

Partendo per caso, nel silenzio dei boschi, il 10 di giugno<br />

1917 (la data storica) era caldo anche nell’Altipiano.<br />

Improvviso, con il primo colpo di cannone, giunse<br />

l’inverno (angoscia, tristezza, morte, distruzione). Nelle<br />

battute che accompagnano il testo ho tentato di<br />

trasmettere questa tensione improvvisa, tensione che<br />

accompagna tutte le strofe nelle terze righe. Possiamo<br />

dire che le prime 2 righe, nei primi 2 sistemi raccontano<br />

la storia; nei successivi passaggi della terza riga delle<br />

strofe, la storia si interiorizza e nasce questa variante<br />

armonica, quasi entrasse nell’animo umano; nelle ultime<br />

2 righe ripetute ecco l’altra parte della tragedia storica,<br />

‘un massacro’, ‘Suolo Sacro’, un pensiero alla casa per<br />

coloro che sono sopravvissuti, concludendo...Per non<br />

dimenticare. E’ il testo dell’incisione che si trova sulla<br />

Colonna Mozza dell’Ortigara, a poca distanza dal quale<br />

c’è il Cippo Austriaco. Venti giorni sull’Ortigara.... ricordi<br />

il canto della SAT? Venti giorni terribili (10-29 giugno),<br />

perdite stimate circa 28.000 uomini, giovani soprattutto.<br />

Per noi è un impegno, quasi un dovere continuare a<br />

‘Raccontare’ la nostra storia... e lo facciamo attraverso i<br />

canti...Per non dimenticare...<br />

Questo è solo il mio pensiero, ad ognuno la libertà di<br />

trasmettere ciò che vive dentro.<br />

48 | REPERTORIO

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