Gulli Luglio 2018 completo_Low

ATTUALITÀ
RANE giurassiche
Quando sentiamo parlare di resti fossili “catturati”
all’interno di una goccia di resina divenuta nell’arco
di milioni di anni ambra, la nostra fantasia corre
inevitabilmente alla saga cinematografica di Jurassik
Park. Tanto più che l’ultimo capito dei lucertoloni
riportati in vita è appena andato in scena. Potrete
quindi immaginare la reazione dei fan alla notizia di
qualche settimana fa secondo la quale in Myanmar
(ex Birmania nel Sud Est asiatico), all’interno di una
“goccia” di ambra risalente a 99 milioni di anni fa, in
pieno Cretaceo, è stato scoperto lo scheletro di una
rana. Si tratta di un tesoro inestimabile per ricercatori
e paleontologi che potrebbe aiutare a capire come
questo gruppo di animali si è evoluto nelle foreste
pluviali. Il rappresentante di questa nuova specie,
battezzata Electrorana Limoae, era piccolo, lungo
meno di tre centimetri. Con buona probabilità quindi
si trattava di un esemplare giovane la cui somiglianza
con le attuali raganelle è incredibile. Gli studiosi
hanno potuto infatti eseguire una tomografia che
ha evidenziato il buono stato di conservazione del
cranio, delle zampe anteriori, parte della spina dorsale
e di un arto posteriore. Nella stessa goccia di resina
fossile è rimasto intrappolato anche un altro piccolo
essere vivente. Si tratterebbe di un insetto simile a uno
scarafaggio, che però non è ancora stato identificato.
«Sono stati ritrovati diversi pezzi di ambra che
racchiudono rane, soprattutto in Messico e nella
Repubblica Dominicana, ma tutti risalgono a non
più di 20-30 milioni di anni fa», dice Lida Xing (China
University of Geosciences, Pechino). Questa scoperta
ci porta molto più indietro nel tempo, quando sulla
terra scorrazzavano indisturbati i dinosauri, estinti in
massa 66 milioni di anni fa.
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