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Gulli Luglio 2018 completo_Low

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Il granchio di plastica sulla spiaggia<br />

di Fort Kochi in India. Un grido d’allarme<br />

arme<br />

per l’ecosistema marino del XXI secolo.<br />

AMBIENTE<br />

di di Giorgio Xxxxx Xxxxxx Clerici<br />

Ogni anno in Italia produciamo circa 12,3 milioni<br />

di tonnellate di rifiuti plastici usati per trasportare e<br />

conservare beni di consumo. E se li mangiassimo?<br />

P<br />

MI MANGIO<br />

L’IMBALLAGGIO<br />

Per molti di noi, nel <strong>2018</strong>, la prima spesa dell’anno<br />

è stata una sorpresa. Avvicinandoci ai banchi<br />

di frutta e verdura del supermercato, abbiamo<br />

trovato nuovi sacchetti biodegradabili per imbustare<br />

e prezzare la merce sfusa e, soprattutto,<br />

abbiamo scoperto che avremmo dovuto pagarli a<br />

parte: da uno a tre centesimi ognuno, a seconda<br />

della catena di distribuzione. La cosa non è stata<br />

presa benissimo dai consumatori, almeno sul<br />

momento, e da ogni parte si sono levati strali<br />

contro l’ennesimo balzello ai danno dei cittadini.<br />

A distanza di tempo, però, ed esaurita la<br />

polemica, si può dire che il provvedimento ha<br />

una sua logica: oltre a imporre l’uso di materiali<br />

più ecologici, rende visibile un costo (quello del<br />

sacchetto) che prima era nascosto, ricaricato sul<br />

prezzo di frutta e verdura, ricordandoci che nulla<br />

è gratis e che tutti i nostri comportamenti hanno<br />

una ricaduta sull’ambiente.<br />

ANDIAMOCI PIANO<br />

Già, perché il fine ultimo della tanto vituperata<br />

legge era quello di contrastare un uso troppo<br />

disinvolto dei sacchetti di plastica: un grosso<br />

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