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SUONO n° 527

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INSIDE<br />

di Francesco Bonerba<br />

Slow Music<br />

Il 27 aprile hanno pubblicato il loro nuovo album di inediti, una peregrinazione pop-folk di dodici tappe<br />

legate da una profonda riflessione, ora elogio ora critica sociale, sulla natura e sul rapporto che con<br />

essa intrattiene l’uomo modero. In un viaggio da assaporare e ascoltare con rigorosa lentezza.<br />

Andrea Biscaro e Ilaria Becchino, in arte Secondamarea, duo<br />

milanese ma toscani d’adozione, trapiantatosi da oltre quindici<br />

anni sull’Isola del Giglio. Slow è la loro nuova fatica, prodotta<br />

da Paolo Iafelice e pubblicata da Radicimusic Records, alla quale hanno<br />

partecipato il batterista e percussionista Leziero Rescigno (La Crus,<br />

Amour Fou, Mauro Ermanno Giovanardi), il bassista Lucio Enrico<br />

Fasino (Patty Pravo, Mario Biondi, Fiorella Mannoia) e il trombettista<br />

Raffaele Kohler (Baustelle, Afterhours, Vinicio Capossela). Al loro attivo<br />

vantano una carriera indipendente che ha in un fecondo dialogo tra<br />

le arti il proprio punto di forza: nel 2007, in occasione della mostra<br />

“Nel sogno abitato. Storie dipinte di Dino Campana” a Palazzo Vecchio,<br />

Firenze, attingendo ai brani del loro album Chimera, trasformano in<br />

musica alcune poesie di Dino Campana, illustrate contemporaneamente<br />

dal tratto del pittore Antonio Possenti; nel 2009 pubblicano il libroalbum<br />

Canzoni a carburo incentrato sulla vita e storia di miniera, con<br />

Gabriele Mirabassi al clarinetto e una poesia inedita di Alda Merini,<br />

donata dalla poetessa agli autori, a fare da prefazione al volume allegato;<br />

nel 2013, infine, l’album-libro illustrato Ballate della notte scura scritto<br />

su testi di Tiziano Sclavi, celebre papà di Dylan Dog, dal quale nascerà<br />

poi Gli anni del mare e della rabbia, riedizione contenente quattro<br />

inediti suonati insieme ad Antonio Marangolo (collaboratore storico<br />

di Paolo Conte, Francesco Guccini e Vinicio Capossela) pubblicata in<br />

esclusiva su XL Repubblica. Abbiamo chiacchierato con Andrea Biscaro<br />

per scoprire qualcosa di più.<br />

Partiamo dal principio: perché Secondamarea?<br />

Il nome nasce tanto tempo fa. Seconda perché i primi non ci sono molto<br />

simpatici, meglio i secondi! E la marea perché fa venire a galla i significati,<br />

le sorprese. E poi perché ha un bel suono e ci piace anche visivamente.<br />

Un disco nato dai versi di Dino Campana e un album-libro<br />

illustrato su testi di Tiziano Scalvi. Come vi siete approcciati<br />

a questi due lavori e cosa vi hanno lasciato?<br />

I nostri dischi nascono spesso in modo trasversale. Non è detto che sia<br />

soltanto la musica a spingerci verso un progetto. Lo è stato con Dino<br />

Campana, un progetto legato a un pittore di Lucca, Antonio Possenti,<br />

con il quale c’è stata questa sinergia bellissima: lui esponeva le sue opere<br />

dedicate a Campana e noi mandavamo in diffusione durante tutta la<br />

durata della mostra a Palazzo Vecchio a Firenze un disco in cui abbiamo<br />

musicato i testi di Campana. Un’operazione trasversale alla musica in<br />

cui si intersecavano musica, pittura, poesia. È una caratteristica che ci<br />

ha accompagnato quasi sempre, abbiamo sempre fatto dialogare molto<br />

le arti tra di loro. Ci piace il connubio tra arti diverse. Così con Tiziano.<br />

Sono cresciuto con Dylan Dog per cui è venuto naturale proporre il<br />

32 <strong>SUONO</strong> luglio 2018

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