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SUONO n° 527

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JACO PASTORIUS<br />

Chi ha visto Jaco dal vivo<br />

non può dimenticarlo.<br />

Foto di Tom Copi.<br />

Jaco doveva registrare il suo<br />

secondo album solista. Voleva<br />

farlo. Stava componendo nuovo<br />

materiale e provammo insieme alcune<br />

canzoni in Florida, al Sunrise Theater,<br />

dove Jaco lavorava come turnista con<br />

la Peter Graves Orchestra, che era di fatto<br />

la band che accompagnava Bob Hope e<br />

Phyllis Diller durante i loro spettacoli. Testammo<br />

cose come Liberty City e Three<br />

Views Of A Secret. Il nuovo album stava<br />

prendendo forma, era caratterizzato soprattutto<br />

dal Jaco compositore, dai pezzi<br />

che aveva scritto. La prima volta che li<br />

abbiamo suonati dal vivo con una band è<br />

stata una cosa un po’ improvvisata – ma<br />

quando c’è di mezzo Jaco non è detto che<br />

sia una cosa negativa. Provammo a casa<br />

di Joni Mitchell. All’epoca era fidanzata<br />

con il percussionista americano Don<br />

Alias, che Jaco conosceva da un sacco<br />

di tempo. Le prove erano state organizzate<br />

in vista di un concerto a Manhattan,<br />

Seventh Avenue South. Il concerto era<br />

previsto il giorno dopo le prove o la sera<br />

stessa. In ogni caso, solitamente quando<br />

qualcuno organizza un concerto cerca di<br />

fare più pubblicità possibile, in modo da<br />

riempire la sala. Ma Jaco era sicuro che<br />

la sala sarebbe stata piena ugualmente,<br />

grazie al passaparola [in inglese “word<br />

of mouth”, ndr]. Penso che sia stato proprio<br />

in quel momento che gli è venuto<br />

in mente il nome del gruppo, Word of<br />

Mouth. Perché mi disse: Don’t worry.<br />

Word of mouth. E infatti la sala era piena.<br />

Sul palco insieme a me e a Jaco c’erano<br />

Michael Brecker e Bob Mintzer ai fiati e<br />

Don Alias alle percussioni. Ero particolarmente<br />

contento di suonare con Bob,<br />

ci conoscevamo dai tempi di scuola,<br />

dalla fine degli anni 60. In organico<br />

non era presente un tastierista perché<br />

Jaco voleva staccarsi<br />

dal sound dei<br />

Weather Report, dove le<br />

tastiere di Joe Zawinul erano<br />

diventate sempre più dominanti<br />

e la musica davvero complessa, dove<br />

con la mano sinistra Joe aveva iniziato<br />

a doppiare le parti di basso di Jaco e lui<br />

voleva liberarsi dalle limitazioni imposte<br />

dall’uso dei sintetizzatori.<br />

Cosa ne pensi dell’esibizione al Kool Jazz<br />

Festival da cui è stato tratto TRUTH, LI-<br />

BERTY & SOUL?<br />

Andammo un po’ in tour con la formazione<br />

a cinque e poi ci fermammo a<br />

New York per provare con la big band<br />

e fare qualche concerto. Suonammo in<br />

Florida per il suo compleanno nel 1981,<br />

poi alla Savoy Ballroom di New York.<br />

Ma il concerto al Kool Jazz Festival fu<br />

straordinario. C’era la crema del jazz, e<br />

tutti amavano Jaco. Qualche giorno prima<br />

avevo registrato il mio primo album<br />

solista con John Koenig per la Contemporary<br />

Records e in quel periodo ero<br />

spesso in tour con gli Steps, prima che<br />

cambiassero nome in Steps Ahead. Suonavo<br />

sia con loro che con Jaco. In questo<br />

concerto Jaco suona divinamente, e guida<br />

la band in modo magistrale. Riesce a<br />

modellare la musica a suo piacimento.<br />

Mi ero dimenticato di quanto fosse felice<br />

quel periodo perché di lì a poco iniziarono<br />

i problemi: un paio di settimane<br />

dopo, quando partimmo per il Giappone,<br />

«JACO PER<br />

IL JAZZ<br />

È STATO COME<br />

IL PUNK PER<br />

IL ROCK»<br />

ROBERT TRUJILLO,<br />

BASSISTA<br />

DEI METALLICA<br />

la situazione degenerò. Anche quando<br />

suonammo a Montreal, prima del Giappone,<br />

c’erano stati dei segnali che le cose<br />

non stavano andando per il verso giusto.<br />

In che senso?<br />

Jaco salì sul palco con la faccia pitturata<br />

come se dovesse andare in guerra. Se<br />

guardi il video di quel concerto capisci<br />

I COLORI DEL 87

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