SUONO n° 527

SPECIALE: COME CAMBIANO I DIFFUSORI
DIFFUSORI
Graham Audio LS6/f
Graham audio appartiene
a quel ridotto manipolo
di costruttori fedeli ai sacri
principi dettati dalla
BBC e che in campo audio
meritano ancora grande
rispetto. La società ha
preso vita nel 2011 proprio
con lo scopo di riproporre
gli LS-5/9, uno dei cavalli
di battaglia della radio
nazionale inglese. Poi ha
cominciato ad allargare
il suo campo di interesse...
Paul Graham crede nel
detto “piccolo e bello” e
lo persegue anche a costo
di sdoppiarsi! Nel 2015, infatti,
ha dato vita a una seconda
piccola società, Chartwell Electronics,
ed è questa la ragione
per cui sui diffusori prodotti
spesso si alternano le due sigle,
creando comunque un briciolo
di confusione di cui non ci sarebbe
bisogno. Al di là di questo
gli intenti sono chiarissimi: dare
corpo, anche grazie a collaborazioni
con BBC e Derel Hughes
(figlio di Spencer Hughes, fondatore
di Spendor e parte del
team che realizzò i monitor
BBC originali), ai precisissimi
capitolati enunciati da BBC a
suo tempo (ad avercene ora!).
Da annoverare anche una stretta
collaborazione con il costruttore
di altoparlanti Volt i cui prodotti,
però, non sono stati utilizzati,
in favore di Seas, nel progetto
che ha dato vita al prodotto in
prova. Parliamo di progetto perché
è partendo dalla curiosità di
scoprire cosa sarebbe successo
utilizzando un cabinet a
metà strada tra i piccoli
LS3/5 e gli “abbondanti”
LS5/9 che hanno preso vita
gli LS6, un diffusore da supporto
di medie dimensioni
e, in seguito, gli LS6/f (la
“f” sta per floor standing),
oggetto di questa prova e
primo diffusore da terra
che si ispira ai principi BBC:
notare, infatti, che mentre
la versione della famosissima
scatola da scarpe appare
con la sigla “BBC LS3/5”
i due modelli citati portano
la dicitura “Chartwell”. Altra
indicazione sul fatto che
questo diffusore rappresenti
un coacervo di vecchi principi
e loro nuove applicazioni sta
proprio nella sigla adottata.
Nel codice BBC il “3” rappresentava
il monitor da esterni
mentre il “5” quello da studio.
E il “6”? Semplicemente non
esisteva! Se deve essere stato
eccitante per Paul Graham e
Derek Hughes scoprire che
cosa si potesse ottenere,
ancor più lo è per noi...
Innanzitutto il considerevole
aumento di
volume dedicato al woofer ha
indotto il costruttore a studiare
un nuovo sistema di carico con la
collocazione del condotto reflex
che passa dal pannello posteriore
della LS6/f alla base del diffusore,
integrato nel plinto, cosa che,
secondo il progettista, comporta
anche un diverso percorso
dell’aria con una riduzione della
distorsione. Il mobile è realizzato
con pareti sottili secondo la tecnica
thinwall di BBC ed esternamente
si apprezza lo sforzo,
non indifferente per un piccolo
costruttore, per garantire che le
venature siano coerenti su ogni
lato del mobile. Completamente
ex novo la base (visto che si tratta
del primo modello da stand!)
molto ampia e un po’ rudimentale
anche per il fatto di essere
vincolata alla necessità di raccordarla
con il tubo di emissione:
la casa ha scelto di farlo con
una porta frontale. Sul pannello
frontale, infine, rimane lo switch
a tre posizioni che permette di
esaltare (o meno) la gamma del
tweeter di 1 o 2 dB.
Da un punto di vista di intefacciamento,
sia con le elettroniche
che con l’ambiente, i Graham
Audio LS6/f risultano, vuoi per
le caratteristiche elettriche vuoi
per la capacità di scomparire
(non visivamente però!) nell’ambiente
quale che sia la collocazione,
particolarmente facili da
armonizzare in una catena Hi-Fi
e nella sala ascolto. Per quel che
riguarda le prestazioni sonore
non possiamo che partire dalla
sorpresa, che sorpresa non è, nel
ritrovare il suono di una volta
in un felice mélange. Il termine
che per primo ci sale alla bocca
è “affascinante”, musicalmente
58 SUONO luglio 2018