SUONO n° 527

SELECTOR DOSSIER COME CAMBIANO I DIFFUSORI
a cura della redazione
Sempre più
amplificati
Mai come in questo momento l’offerta di diffusori
attivi è stata ampia e caratterizzata da soluzioni
sempre più convincenti. Al Monaco Hi-End
addirittura un’apoteosi...
Il diffusore attivo lentamente è uscito dalla sua nicchia molto circoscritta
per invadere tutti i settori e gli spazi dell’audio. Inizialmente
erano solo studio monitor, più o meno ingombranti, quelli tutt’ora
presenti in maniera consistente negli studi di registrazione o, comunque,
caratterizzati da un uso e impegno di tipo “professionale” dove le priorità,
rispetto all’Hi-Fi, non hanno una valenza migliore o peggiore, solamente
diversa... Conseguentemente concezione, progetto e realizzazione sono
diversi anche se il fine ultimo rimane lo stesso: raggiungere il migliore
compromesso per ascoltare bene la musica!
In linea di massima un attivo è un diffusore che sposta l’attenzione (e
quindi le risorse di progetto e realizzazione) verso specifici punti e obiettivi:
spesso i cabinet sono essenziali nel design (nel mondo professionale
non occorre essere belli ma funzionali!), così come sono ben più asciutte
le finiture. Gli altoparlanti sono di grande produzione senza isterismi
legati a materiali esotici e customizzazioni improbabili perché innanzi
tutto l’apparecchio deve essere affidabile e, se possibile, durare a lungo.
In altre parole professionale e Hi-Fi, soprattutto quando si parla di
high-end, vanno poco o per nulla d’accordo, quanto meno va per nulla
d’accordo con ascoltatori, sistemi e marchi più strettamente “classici”,
sebbene a ben vedere ognuno dei due mondi abbia qualche cosa da
imparare dall’altro tant’è che molte aziende strettamente professionali
si sono poi avvicinate o spostate completamente in quello Hi-Fi.
48 SUONO luglio 2018