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Il super tifoso
Viola
A cura di
Lucia Petraroli
Dopo il successo raggiunto negli anni Novanta
con la canzone “Brutta”, adesso si esibisce in
giro per il mondo con la band della figlia
Con lui parliamo di Fiorentina, delle vecchie glorie della squadra
e del nuovo presidente Commisso
di Lucia Petraroli / foto courtesy Alessandro Canino
Alessandro Canino, cantante
celebre per aver portato
al successo Brutta, ora gira
il mondo insieme alla band Hit Italy
della figlia Hit Italy ed ha ricevuto anche
il Leone d’oro a Venezia. Dopo l’uscita
del singolo Sentimento fragile,
anche in versione spagnola, è in partenza
per una tournée che lo porterà
nel Sud America. Il suo sogno però,
ci confida, sarebbe tornare a Sanremo
proprio con la figlia. Alessandro fa
il punto insieme a noi anche sul momento
in casa Fiorentina, raccontandoci
l’ammirazione per Antognoni, il
sentimento ritrovato in città grazie a
Commisso, ma attenzione perché per
Chiesa ha qualcosa in più da dire…
Innanzitutto parliamo di Alessandro:
cosa stai facendo in questo
momento?
Insieme a mia figlia, sto portando
avanti un progetto che si chiama Hit
Italy. Portiamo in giro per il mondo
le maggiori hit italiane. Davvero
una bella esperienza, sta avendo un
buon successo; una band, la nostra,
che esiste già da qualche anno. Condividere
il palco con mia figlia è una
grande soddisfazione.
Amore per la musica
da sempre ma anche
una grande passione
per il calcio, nello
specifico per la Viola,
è cosi?
Ho 46 anni e la seguo
da quando ne avevo 4.
Ho iniziato ad andare
allo stadio con mio
nonno che mi ha trasmesso
l'amore per
la Fiorentina. Partivamo
da Coverciano,
dove lui abitava, per
raggiungere a piedi lo
stadio.
Partita indimenticabile
e quella più brutta?
Ho vissuto molte soddisfazioni
grazie alla
Viola, soprattutto perché
erano gli anni di
Giancarlo Antognoni, Il cantante oggi
il mio mito. Ricordo
però anche il suo bruttissimo infortunio
con il portiere del Genoa, Silvano
Martina, un episodio che mi colpì
molto. In seguito, ho avuto poi la fortuna
di diventargli amico.
Miglior giocatore di sempre?
Giancarlo su tutti. Mi è entrato nel
cuore da piccolo. Stressavo mio padre
e mio nonno per portarmi a vederlo
agli allenamenti. Ho avuto
anche la fortuna di essere amico di
molti di campioni come Rui Costa e
Batistuta.
Cosa rappresenta per te Firenze e
la Fiorentina? Che cosa le unisce?
Io spiego sempre alle persone che
mi stanno vicino che sono profondamente
legato alla Fiorentina perché la
considero una parte della mia vita e
della mia famiglia.
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ALESSANDRO CANINO