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Rivista Gennaio

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pubblicato in Da Villore al Pellegrino,

i Manescalchi avrebbero avuto origine

dai Malaspina, come confermano

alcuni documenti inoppugnabili. Nel

1607 un Giuliano di Bartolomeo, proveniente

da Schignano e discendente

da un ramo dei Malaspina di Villore, si

trasferisce in una casa detta “Mulinaccio”

a Barberino del Mugello. Era chiamato

il “Cerchiaio” e gli fu attribuito

per la prima volta il cognome Maliscali.

A Schignano si trovano ancora oggi

alcune abitazioni dei “Cerchiai” decorate

con i fiori e lo Spino fiorito, simbolo

di uno dei rami genealogici dei

Malaspina. Anche a Barberino, Giuliano

“Cerchiaio” continua l’architettura

di Schignano: sia le pietre che incorni-

ciano la porta d’ingresso che un tabernacolo

sono scalpellati con riferimenti

allo Spino fiorito, come pure la parete

esterna. I figli di Giuliano e i suoi nipoti

hanno perpetuato questa tradizione

fino alla fine del Seicento nei poderi

del Cerretino, dove si erano trasferiti.

Dunque, una famiglia rimasta fedele a

se stessa nei secoli.

La casa di Giuliano detto “Cerchiaio” e il tabernacolo a Barberino del Mugello dove sono visibili tracce dei simboli malaspiniani

MALASPINA IN MUGELLO

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