Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Salute<br />
LA COESINA, UN BERSAGLIO<br />
MOLECOLARE CONTRO IL TUMORE<br />
Il ruolo dei complessi proteci nelle patologie oncologiche. Lo studio del Cnr è stato<br />
sostenuto dalla Fondazione AIRC e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista eLife<br />
di Pasquale Santilio<br />
A<br />
lcuni ricercatori dell’Istituto<br />
di ricerca genetica e<br />
biomedica del Consiglio<br />
nazionale delle ricerche<br />
in collaborazione con la<br />
University of Otago e l’Australian<br />
National University, hanno scoperto<br />
che componenti della via biochimica<br />
controllata da Wnt, una famiglia di<br />
glicoproteine, potrebbero rappresentare<br />
un bersaglio terapeutico di composti<br />
anti-tumorali.<br />
Sulla base dei dati dell’Associazione<br />
italiana registri tumori (Airtum)<br />
in collaborazione con l’Associazione<br />
italiana di oncologia medica (Aiom),<br />
© Design_Cells/shutterstock.com<br />
è stato stimato che in Italia nel 2020<br />
siano stati diagnosticati circa 1030<br />
nuovi casi di tumore al giorno e che il<br />
numero complessivo, generato dalla<br />
proiezione sull’intero anno, sia di oltre<br />
376mila. In alcuni tumori è possibile<br />
rinvenire mutazioni nei geni che<br />
codificano per il complesso proteico<br />
noto come coesina. Antonio Musio,<br />
ricercatore dell’Istituto di ricerca<br />
genetica e biomedica del Consiglio<br />
nazionale delle ricerche, che ha realizzato<br />
lo studio in collaborazione<br />
con i colleghi neozelandesi dell’University<br />
of Otago e quelli australiani<br />
dell’Australian National University,<br />
ha spiegato: «La coesina contribuisce<br />
a una corretta divisione cellulare,<br />
all’organizzazione tridimensionale<br />
del nucleo e alla regolazione dell’espressione<br />
genica».<br />
Quando la coesina non funziona<br />
in modo corretto, la cellula si destabilizza,<br />
cresce in maniera incontrollata<br />
e si trasforma in cellula tumorale.<br />
Tuttavia, i molteplici ruoli del complesso<br />
proteico offrono anche l’opportunità<br />
di inibire la crescita delle<br />
cellule tumorali interferendo con<br />
le vie biochimiche che dipendono<br />
dalla funzione della coesina stessa.<br />
Prosegue Antonio Musio: «Nella ricerca<br />
abbiamo studiato l’efficacia di<br />
3009 composti chimici, di cui 2399<br />
approvati dalla Food and Drug Administration,<br />
nell’inibire la crescita<br />
delle cellule tumorali con mutazioni<br />
a carico della coesina. Dallo screening<br />
sono stati selezionati 206 composti<br />
e, particolarmente interessante,<br />
si è rivelato il composto LY2090314.<br />
Inibendo il gene GSK3, tale composto<br />
attiva la via biochimica di Wnt,<br />
una famiglia di glicoproteine, determinando<br />
una efficace riduzione della<br />
crescita cellulare».<br />
Tale processo è stato dimostrato<br />
sia in cellule tumorali umane in coltura<br />
che in un animale di laboratorio, lo<br />
zebrafish, suggerendo che la sensibilità<br />
all’attivazione di Wnt nell’ambito<br />
di un contesto genetico in cui la coesina<br />
è mutata, sia espressione di un<br />
fenomeno conservato nel corso dell’evoluzione.<br />
Così ha concluso il ricercatore<br />
del Cnr- Irgb: «Siamo impegnati<br />
da anni a comprendere il ruolo della<br />
coesina nello sviluppo tumorale e i risultati<br />
della ricerca aprono nuove prospettive<br />
per la cura delle neoplasie. Il<br />
fine di questi studi è aprire la strada<br />
allo sviluppo di terapie. In tale ambito<br />
la coesina potrebbe rappresentare<br />
un bersaglio molecolare per impedire<br />
il processo neoplastico». Ricordiamo<br />
che lo studio è stato sostenuto dalla<br />
Fondazione AIRC per la ricerca sul<br />
cancro e i relativi risultati sono stati<br />
pubblicati sulla rivista eLife.<br />
20 Il Giornale dei Biologi | Marzo 2021