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GdB marzo

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Brevi<br />

LA BIOLOGIA IN BREVE<br />

Novità e anticipazioni dal mondo scientifico<br />

a cura di Rino Dazzo<br />

ALIMENTAZIONE<br />

La genetica dei peperoni non ha più segreti<br />

In arrivo peperoncini e peperoni più resistenti e produttivi. I<br />

ricercatori del World Vegetable Center di Taiwan, infatti, hanno<br />

studiato a fondo la genetica di queste piante scoprendo una<br />

serie di ibridi che possono essere coltivati incrociando le varietà<br />

domestiche, più grandi ma più fragili, e quelle selvatiche, di dimensioni<br />

più piccole ma notevolmente più resistenti. In particolare<br />

gli studiosi asiatici, che hanno pubblicato la loro ricerca<br />

sulla rivista Plos One, hanno analizzato le correlazioni genetiche<br />

tra 35 specie della famiglia Capsicum, che comprende peperoni<br />

comuni, jalapenos, peperoncini del New Mexico e di Caienna, e<br />

15 specie selvatiche e domestiche provenienti da tutti il mondo.<br />

La possibilità di ibridazione si è rivelata molto alta, indipendentemente<br />

dalla vicinanza genetica delle specie, con la possibilità di<br />

dar vita a nuove varietà ibride, resistenti e coltivabili tutto l’anno.<br />

© AlexeiLogvinovich/www.shutterstock.com<br />

RICERCA<br />

Il conservante che danneggia le cellule immunitarie<br />

© Yurchanka Siarhei/www.shutterstock.com<br />

La Food and Drug Administration l’ha approvato diversi anni<br />

fa, ora però uno studio ne ha messo in evidenza la tossicità. Il<br />

TBHQ, o terz-butil-idrochinone, è un composto organico aromatico<br />

utilizzato come conservante che potrebbe danneggiare il<br />

sistema immunitario dei consumatori. Lo sostengono i ricercatori<br />

dell’Ewg, l’Envitomental Working Group, che in un articolo<br />

pubblicato sull’International Journal of Environmental Research<br />

and Public Health hanno descritto come questa sostanza, utilizzata<br />

per decenni allo scopo di aumentare la durata di conservazione<br />

di vari prodotti alimentari, possa migrare verso il cibo dai<br />

materiali di imballaggio e dalle apparecchiature di lavorazione,<br />

influenzando le proteine delle cellule immunitarie e provocando<br />

danni all’organismo. Gli autori dello studio raccomandano<br />

di prestare attenzione alle etichette degli imballaggi in plastica.<br />

72 Il Giornale dei Biologi | Marzo 2021

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