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Guida autonoma<br />

movimenti del proprio<br />

veicolo. Sulle nostre strade<br />

coesisteranno essenza delle<br />

competizioni e sistema sociotecnico.<br />

La cosa interessante<br />

dello sport motoristico è che<br />

la valutazione del rapporto<br />

rischio-rendimento per una<br />

manovra diventa un fattore<br />

critico dal punto di vista delle<br />

prestazioni”.<br />

La relazionabilità è un aspetto<br />

importante. La piattaforma<br />

di veicolo IAC utilizzerà la<br />

tecnologia dei sensori di ultima<br />

generazione, consentendo<br />

ai fornitori di apprendere<br />

come questi si comportano<br />

al di fuori dei criteri abituali<br />

e costruendo conoscenze<br />

rilevanti per gli studenti.<br />

I primi giri sono virtuali,<br />

utilizzando la tecnologia di<br />

simulazione Ansys e il cloud<br />

computing Microsoft Azure,<br />

che riduce i costi e consente ai<br />

team di essere valutati prima<br />

di implementare il rispettivo<br />

software a bordo di un’auto.<br />

Sandeep Sovani, direttore del<br />

settore automobilistico globale<br />

di Ansys, sottolinea che non<br />

sono previste scorciatoie:<br />

“Se si guarda allo sviluppo<br />

AV su strada, ogni azienda<br />

sviluppa il proprio pacchetto<br />

di scenari, una proprietà<br />

intellettuale altamente<br />

apprezzata. Assicurare che i<br />

loro veicoli siano in grado di<br />

superare determinati tipi di<br />

scenario offre la possibilità di<br />

disporre di un ampio dominio<br />

di progettazione operativa,<br />

cosa che conferisce loro un<br />

vantaggio competitivo sul<br />

mercato”.<br />

Ma Ansys sta anche<br />

imparando. “Siamo interessati<br />

alle modalità in cui le persone<br />

utilizzano il simulatore e alle<br />

connessioni di cui hanno<br />

bisogno con diversi tipi di<br />

software”, continua Sovani, “ci<br />

assicuriamo che interfacciarsi<br />

con questi programmi sia<br />

semplice, in modo che gli<br />

utenti possano concentrarsi<br />

solo sullo sviluppo dei propri<br />

software. E dall’altro lato<br />

stiamo anche considerando<br />

l’implementazione sul cloud e<br />

la solidità del simulatore stesso<br />

per varie simulazioni di guida”.<br />

Nelle gare i produttori di sensori possono valutare il funzionamento dei sistemi al di fuori del loro tipico profilo operativo.<br />

SOFTWARE<br />

PER L’ALTA VELOCITÀ<br />

Lo stesso vale per i fornitori<br />

di sensori. Sebbene il<br />

“machine learning” e<br />

l’hardware più economico e<br />

più capace stiano offrendo<br />

notevoli miglioramenti<br />

delle prestazioni, Bertogna<br />

osserva che il posizionamento<br />

ad alta velocità può essere<br />

problematico quando si<br />

utilizzano telecamere “rolling<br />

shutter” e lidar, a causa della<br />

distanza che il veicolo può<br />

coprire durante una rotazione.<br />

Questo pone l’accento<br />

sull’esigenza di una migliore<br />

progettazione del software che<br />

possa consentire un utilizzo a<br />

velocità più rapida.<br />

Risolvere queste sfide<br />

è un importante passo<br />

avanti che introduce nuove<br />

potenziali applicazioni per<br />

l’automazione. Il professor<br />

David Shim, direttore del<br />

Korea Advanced Institute<br />

of Science and Technology<br />

Institute for Robotics, ritiene<br />

che i progressi del software in<br />

pista potrebbero consentire<br />

l’automazione della guida su<br />

strada a livello autostradale.<br />

“La guida autonoma ad alta<br />

velocità in pista consentirà<br />

di rendere più affidabile e<br />

precisa la guida autonoma<br />

in autostrada. Credo che, in<br />

futuro, il limite di velocità<br />

per le auto autonome sarà<br />

superiore ai 60 mph (97<br />

km/h) e renderà le autostrade<br />

più efficienti. IAC aiuterà<br />

a sviluppare una migliore<br />

tecnologia di guida autonoma<br />

ad alta velocità”, spiega.<br />

“Attualmente, i sensori<br />

e i computer per la guida<br />

autonoma non sono<br />

abbastanza veloci per gestire<br />

situazioni ad alta velocità.<br />

Avremo bisogno di sensori<br />

con tassi di aggiornamento<br />

più rapidi e di computer più<br />

veloci che offrano tassi di<br />

aggiornamento più elevati<br />

per la guida autonoma. Non<br />

possiamo fare molto per<br />

l’hardware. Tuttavia, saremo<br />

in grado di elaborare algoritmi<br />

più efficienti e personalizzati<br />

per queste situazioni”.<br />

UN DESIGN<br />

ACCATTIVANTE<br />

Anche il design del veicolo<br />

offre conoscenze da acquisire.<br />

Deep Orange 12, un progetto<br />

di ingegneria automobilistica<br />

gestito dal Centro<br />

Internazionale per la Ricerca<br />

Automobilistica della Clemson<br />

University, è incentrato sulla<br />

progettazione del telaio Dallara<br />

IL-15 adattato per la IAC.<br />

Matt Peak, consigliere delegato<br />

di Energy Systems Network,<br />

sostiene che esistano alcune<br />

sfide uniche per l’utilizzo<br />

nell’ambito degli sport<br />

motoristici, ad esempio<br />

laddove attacchi dei sensori<br />

mal progettati, potrebbero<br />

disturbare l’aerodinamica del<br />

veicolo, e che tutti i sistemi di<br />

bordo devono essere studiati<br />

in base a considerazioni di<br />

dimensioni, peso e potenza<br />

con lequali le applicazioni<br />

stradali non hanno nulla a che<br />

vedere. A parte i miglioramenti<br />

delle prestazioni, ritiene che<br />

tutto questo potrebbe fornire<br />

informazioni per una migliore<br />

integrazione dell’hardware<br />

anche sulle future auto di serie<br />

A sua volta, si spera che la<br />

IAC colmerà il divario tra<br />

gli appassionati di sport<br />

motoristici tradizionali, che<br />

potranno assistere alle corse<br />

automobilistiche di vetture<br />

dall’aspetto familiare sulle<br />

piste più famose, e le aziende<br />

tecnologiche. Le sfide sono<br />

varie, ma la natura competitiva<br />

è simile a quella delle gare<br />

che prevedono la presenza dei<br />

piloti, secondo Peak.<br />

“Il compito più arduo<br />

ricadrà sui team, che devono<br />

programmare i propri veicoli in<br />

modo tale da utilizzare sensori<br />

che siano i più funzionali<br />

considerando i rispettivi punti<br />

di forza”, spiega.<br />

“Spetta a questi team capire<br />

quanto peso dare ai vari<br />

flussi d’ingresso dei vari<br />

sensori in arrivo e creare<br />

26<br />

marzo-aprile 2021

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