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primo trimestre di quest’anno, secondo la media degli<br />
economisti, si ferma insomma allo 0,6%, la metà di<br />
quanto previsto a dicembre. La previsione continua<br />
ad essere quella di un “primo tempo” nel <strong>2021</strong>, con<br />
l’economia sorretta ancora dagli stimoli, dalla corsa<br />
ai vaccini e dall’incertezza, e, poi, afferma sempre la<br />
presidente della BCE, «se avremo attraversato il guado,<br />
le economie potranno riaprire».<br />
Il messaggio di speranza di una ripartenza dell’economia<br />
enunciato da Christine Lagarde sembra<br />
essere stato accolto da MARIO DRAGHI e potrebbe<br />
ispirare quel percorso che dovrebbe consentire al<br />
nostro Paese di uscire, se pur con gradualità, dalla<br />
crisi pandemica, economica e sociale. Pur nella sua<br />
complessità, infatti, la strada da compiere appare,<br />
almeno per ora, ben segnata, con le prime indicazioni<br />
di carattere programmatico sull’utilizzo efficace del<br />
Recovery Fund, massicci investimenti capaci di tonificare<br />
una crescita verde e sostenibile, oltre a precisare<br />
il calendario dettagliato degli stessi investimenti con<br />
la quantificazione dei loro effetti economici; sono,<br />
inoltre, da riempire di contenuti più precisi i capitoli<br />
dedicati ad alcune riforme fondamentali e poi, ad<br />
aprile, in coordinamento col Recovery Plan, dovrà<br />
essere approntato il DEF (Documento di Economia E<br />
Finanza), che dovrà contenere l’aggiornamento delle<br />
previsioni macroeconomiche e i nuovi obiettivi di<br />
finanza pubblica. In pratica, anche se in una situazione<br />
di forte incertezza, si inizierà a delineare lo<br />
scenario della prossima legge di bilancio, da definire<br />
poi in autunno.<br />
Tra le altre indicazioni programmatiche del nuovo<br />
Governo, oltre alla politica che riguarda gli investimenti,<br />
punto centrale per una ripresa effettiva, è da<br />
sottolineare la lotta al virus, con un’accelerazione<br />
sulla somministrazione del vaccino, la ricerca di una<br />
maggior coesione sociale, con la riduzione dei divari<br />
territoriali, la riforma degli ammortizzatori sociali e<br />
la riqualificazione del personale per rispondere alla<br />
nuova richiesta di manodopera. Non manca l’indicazione<br />
per la realizzazione delle indifferibili riforme, tra<br />
le quali si evidenziano quelle della pubblica amministrazione,<br />
del fisco e della giustizia, ed una maggiore<br />
attenzione ai giovani ed al loro futuro, mediante un<br />
sistema educativo più moderno, con un calendario<br />
di aperture delle scuole più ampio, maggiori risorse<br />
ai docenti ed agli strumenti di didattica in continuo<br />
aggiornamento.<br />
Ci domandiamo ora se si riuscirà a trovare quel<br />
giusto equilibrio tra esigenze diverse, a volta addirittura<br />
contrapposte. Il Governo dovrà a breve adottare<br />
decisioni delicate che potrebbero provocare resistenze<br />
o pressioni in parti della società non sempre allineate<br />
agli interessi dell’intero Paese, ma solo “al particolare”,<br />
nonostante sia ora l’intero Paese che sta soffrendo le<br />
conseguenze pesanti della lotta ad una violenza virale<br />
sempre più aggressiva.<br />
Cosimo Sorrentino<br />
Eurocarni, 4/21