TuttoBallo20 Febbraio 2022.EnjoyArt
Carissimi Amici, eccoci giunti alla pubblicazione del numero di febbraio…il mese del Carnevale, delle frappe e castagnole, della buona cucina, ma ricco anche di tanti nuovi appuntamenti d’Arte, con molte novità ed interviste a nuovi personaggi, oramai nostri amici, che vogliamo presentarvi con i loro consigli e le loro idee, e ad amici “di vecchia data” per voi tutti, che già conoscete e che ci allieteranno con le loro riflessioni. Purtroppo il mese inizia con la scomparsa di una grandissima Artista del panorama cinematografico italiano, Monica Vitti, a cui dedichiamo questo numero, poiché ci ha lasciato, insieme a tanti altri Artisti scomparsi negli ultimi tempi, un grande patrimonio che, speriamo, noi amici dell’Arte, riusciremo a custodire come un grande tesoro! Allora, siete pronti con le sorprese di febbraio? E viaaa… scaricate gratuitamente il numero della Rivista Tuttoballo, ricordando sempre il nostro motto: Tuttoballo, la Rivista che ti informa e ti tiene in forma! Buona lettura a tutti!
Carissimi Amici, eccoci giunti alla pubblicazione del numero di febbraio…il mese del Carnevale, delle frappe e castagnole, della buona cucina, ma ricco anche di tanti nuovi appuntamenti d’Arte, con molte novità ed interviste a nuovi personaggi, oramai nostri amici, che vogliamo presentarvi con i loro consigli e le loro idee, e ad amici “di vecchia data” per voi tutti, che già conoscete e che ci allieteranno con le loro riflessioni.
Purtroppo il mese inizia con la scomparsa di una grandissima Artista del panorama cinematografico italiano, Monica Vitti, a cui dedichiamo questo numero, poiché ci ha lasciato, insieme a tanti altri Artisti scomparsi negli ultimi tempi, un grande patrimonio che, speriamo, noi amici dell’Arte, riusciremo a custodire come un grande tesoro!
Allora, siete pronti con le sorprese di febbraio?
E viaaa… scaricate gratuitamente il numero della Rivista Tuttoballo, ricordando sempre il nostro motto: Tuttoballo, la Rivista che ti informa e ti tiene in forma!
Buona lettura a tutti!
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TuttoBallo<br />
Ribellatasi allo ius primae noctis imposto dal barone, Violetta<br />
lo uccise con la sua stessa spada e la celebre Battaglia delle<br />
arance rievoca proprio questa rivolta. In segno di<br />
partecipazione alla festa, tutti i cittadini ed i visitatori, a partire dal<br />
Giovedì Grasso, scendono in strada indossando il classico<br />
Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che<br />
rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e, quindi, l’aspirazione<br />
alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.<br />
Per gli amanti dello shopping sono numerosi i negozi, le piccole<br />
botteghe che si sviluppano lungo le vie del centro storico e sotto il<br />
Castello, con la possibilità di poter acquistare prodotti tipici locali<br />
legati all’enogastronomia genuina e di qualità. A chi piace la vita<br />
notturna la città riserva molte attrazioni scegliendo uno dei tipici<br />
pub o locali caratteristici del centro storico.<br />
Il Piemonte è una regione in cui si mangia e si beve egregiamente<br />
ed Ivrea è degna della terra che rappresenta. Sfoggia una<br />
selezione di salumi e lardo, e ci si può riempire anche solo<br />
assaggiando antipasti a base di uova o di verdure ripiene.<br />
Interessanti anche i piatti con salse alle acciughe o lingua bollita.<br />
Un ingrediente molto presente è la rustica verza con cui preparare<br />
i caponet, involtini di cavolo ripieni di carne, e la zuppa di cavolo,<br />
la “supa mitonà”, con pane, brodo e formaggio.<br />
Nella cucina eporediese troviamo tante minestre a base di latte,<br />
riso e castagne, e altrettanti brodi di carne o di magro, da<br />
insaporire con formaggio e qualche cucchiaio di vino rosso.<br />
Tra i primi spiccano, i tajarin fatti in casa e i risorti con funghi,<br />
verdure o con zucca gialla. I secondi sono soprattutto a base di<br />
carne, spopolano i bolliti e gli stracotti di selvaggina<br />
accompagnati da vini rossi della zona.<br />
Ricette della tradizione sono la bagna caoda e la tofeja (i<br />
fagioli con le cotiche e il piedino di maiale cotti nel tipico<br />
forno a legna), e le fresse, delle deliziose polpettine di<br />
frattaglie e uvetta avvolte nell’omento di maiale.<br />
Tra i prodotti tipici della zona troviamo i biscotti eporediesi tipici<br />
della città di Ivrea fatti con cacao, nocciole e mandorle,<br />
caratteristici per il loro cuore morbido avvolto da una crosta<br />
croccante. Il fricandò, tipico spezzatino con frattaglie, cipolle,<br />
vino rosso e polenta. I baduin, classici sanguinacci da un gusto<br />
carico e speziato. Il salame di Turgia con carne di vacca, lardo e<br />
pancetta suina, sale, pepe, aglio, vino rosso e spezie. I tomini,<br />
tipici formaggi a pasta filante di latte di capra o vaccino da<br />
mangiare freschi o alla griglia. Le famosissime miasse, rettangoli<br />
croccanti cucinati con farina di mais, uova, olio e acqua da<br />
accompagnare rigorosamente con formaggio piccante e<br />
leggermente speziato (Salignun).<br />
Per gli amanti dei dolci e del cioccolato avranno il piacere di<br />
scoprire la Torta 900, una torta a base di pan di Spagna e<br />
delicata crema al cioccolato, la cui ricetta fu creata nel 1900 dal<br />
pasticciere Ottavio Bertinotti, in onore del nuovo secolo e<br />
brevettata nel 1972. Il marchio “Torta 900” è stato, in seguito,<br />
rilevato dalla famiglia Balla, che è ancora oggi proprietaria<br />
esclusiva del marchio.<br />
Ivrea è nota anche per la produzione di vini come l’Erbaluce<br />
di Caluso ed il Caluso passito, il Carema DOC e il Canavese<br />
DOC. Il primo è un vino bianco secco nato dal vitigno erbaluce in<br />
purezza. Il Carema DOC invece nasce da uve nebbiolo (minimo<br />
85%) e dà origine ad un vino rosso con un affinamento<br />
importante. Il Canavese DOC può essere un vino bianco nato da<br />
uve Erbaluce, rosato o rosso con uve Nebbiolo, Neretto o Freisa<br />
in percentuali differenti.<br />
Ivrea è patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, non vi farà<br />
facilmente dimenticare le sue virtù, mentre vi avvierete verso il<br />
viaggio di ritorno, portando con voi una valigia piena di<br />
un’esperienza da favola e la pancia piena.