Vado e Torno 06-2023

La possibilità di visitare la
storica fabbrica portoghese
di Tramagal (ne parliamo nel
box a pagina 57) e di testare
il nuovo eCanter all’Estoril
ci ha mostrato chiaramente
quanto il veicolo di nuova
generazione, già ordinabile
anche in Italia, il secondo
mercato di sbocco in Europa
per volumi dopo quello
francese e prima ancora della
Germania, differisca dal precedente.
Con una sola parola
a definire quanto fatto in questi
ultimi anni dagli ingegneri
nipponici, in stretta collaborazione
con Daimler: flessibilità.
A dispetto dei suoi 60 anni
di vita, che festeggia proprio
quest’anno, il light truck Fuso
non ne vuol sapere di smettere
di rinnovarsi.
Si può scegliere
tra 42 versioni
Se, infatti, la prima generazione
dell’eCanter prevedeva
un’unica versione da 7,49 ton
di massa totale, passo di 3.400
millimetri e autonomia di 100
chilometri con pacchi batterie
da 81 kilowattora di capacità,
adesso c’è ampia possibilità di
scelta. A cominciare dalle batterie
in dotazione: l’eCanter
può essere equipaggiato con
uno, due o tre pacchi batterie.
Rispettivamente, la versione
Il truck si guida con un solo pedale
Le strade che
circondano lo storico
circuito dell’Estoril
sono risultate perfette
per testare il Canter
elettrico di nuova
generazione. Perché
se dall’esterno poco
cambia rispetto alla
versione precedente,
in termini di guidabilità
sono stati fatti grandi
passi avanti. Il Canter,
anche nella sua
versione elettrica,
rimane un riferimento
di essenzialità: è un
veicolo da lavoro
che ha il compito di
rendere più agevole
la giornata di chi lo
guida. Immaginando
soste frequenti, il
fatto di essere keyless
e il disinserimento
automatico del freno
di stazionamento
quando viene
innestata la marcia
vanno proprio in
questa direzione. La
seduta è comoda,
l’altezza dello
sterzo regolabile
in modo intuitivo
e le sospensioni
attutiscono bene i
sobbalzi anche su
percorsi non asfaltati.
Più che l’accelerazione
decisa, tipica del
veicolo elettrico,
ci soffermiamo sul
recupero di energia
in frenata: l’eCanter
permette di impostare
dalla leva del cambio
quattro modalità di
guida, da B0 a B3, con
la modalità B2 che è
di default. L’impatto
crescente del recupero
di energia in frenata
fa sì che si passi dalla
modalità di guida
molto vicina a quella
di un veicolo termico
(B0) fino alla B3, in cui
rilasciando il pedale
dell’acceleratore il
truck rallenta al punto
da rendere davvero
superfluo l’utilizzo del
pedale del freno, utile
soltanto per arrestare
completamente il
veicolo. Con la chiara
indicazione sul display
di quanta energia
si sta recuperando.
In tema di comfort,
la cabina da 2 metri
di larghezza offre
davvero tanto spazio
in più all’interno
rispetto a quella da
1,7 metri.
LE BATTERIE NON
INGOMBRANO
L’assenza
dell’albero di
trasmissione,
resa possibile
dall’assale
posteriore con
motori elettrici
integrati, ha
permesso agli
ingegneri Fuso
di alloggiare le
batterie nello
spazio interasse,
adeguando
il passo del
veicolo al
numero di pacchi
batterie scelto
dal cliente.
La tecnologia
delle batterie
sull’eCanter
di nuova
generazione è
quella litio ferro
fosfato (Lfp).
‘S’ ha un pacco batterie da 41
kilowattora, passi da 2.500 a
3.400 millimetri e 70 chilometri
di autonomia stimata;
la versione ‘M’ ha due pacchi
batterie da 82 kilowattora
di capacità, passi da 3.400 a
4.750 millimetri e autonomia
di 140 chilometri; infine, la
versione ‘L’ ha tre pacchi batterie
da 123 kilowattora, autonomia
di circa 200 chilometri
e passo di 4.450 o di 4.750
millimetri.
Cosa cambia nel
cuore del truck
La scelta, insomma, dipende
fortemente dalle esigenze di
trasporto del singolo cliente
e tiene naturalmente in considerazione
la massa totale a
terra, ora compresa per l’e-
Canter in un range che va da
4,25 ton (guidabile in Italia
anche con patente B, dal 16
giugno 2022) alle 8,55 della
versione più pesante. Flessibilità,
si diceva, anche per
quanto riguarda la cabina, che
può essere larga 1,7 o 2 metri.
Molto interessante, e di
chiara impronta Daimler
(l’abbiamo già vista sia nell’e-
Actros, sia nell’eEconic, presentati
negli anni scorsi) la
progettazione della catena cinematica,
con l’eliminazione
dell’albero di trasmissione a
favore dell’assale elettrificato
dotato di motori elettrici che
erogano una potenza di 150 o
175 cavalli di picco (coppia
di 43 chilogrammetri) che diventano
rispettivamente 115 e
150 cavalli in continuo, con
una coppia di 25 chilogrammetri.
Tutto comparabile alle
prestazioni garantite dal
convenzionale veicolo diesel,
quanto meno in termini di potenza
erogata dal veicolo.
L’assenza dell’albero di
trasmissione permette, proprio
come accade nei camion elettrici
Mercedes, di alloggiare
le batterie longitudinalmente
nello spazio interasse, senza
pregiudicare le possibilità di
allestimento. E a proposito di
batterie, ecco un’altra grande
novità della nuova generazione
di eCanter: la tecnologia
litio ferro fosfato (Lfp) delle
batterie fornite dalla cinese
Catl, che garantiscono una
durata maggiorata a dieci anni
e, spiegano i tecnici Fuso, assicurano
standard di sicurezza
più elevati in caso di eventi
avversi.
Un progetto, insomma, innovativo,
che si riflette naturalmente
sulla guidabilità del
light truck, come spieghiamo
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